Investire è certamente un modo intelligente per accrescere il proprio patrimonio, ma comprendere quanta parte investire del proprio patrimonio potrebbe essere piuttosto difficile.
Eppure, è proprio da qui che bisognerebbe partire: prima di iniziare a investire, è infatti importante considerare quanto denaro tenere in contanti e quanto si è disposti a investire, pur sapendo che l’ammontare della liquidità e degli investimenti finanziari dipenderà da una serie di fattori, come i propri obiettivi, la tolleranza al rischio e l’orizzonte temporale.
I rischi degli investimenti
Chiarito quanto sopra, condividiamo come, quando si tratta di investire, ci sono una serie di rischi potenziali di cui bisogna essere consapevoli. Sebbene alcuni rischi possano essere mitigati, altri sono sostanzialmente fuori dal proprio controllo.
Questo non deve certamente intimorire gli aspiranti investitori! Piuttosto, è la giusta occasione per avvicinarsi al trading con la giusta consapevolezza.
Per esempio, uno dei rischi più comuni associati agli investimenti è il rischio di mercato, ovvero il pericolo che il valore dei propri investimenti diminuisca a causa delle variazioni del mercato. Sebbene non sia possibile evitare completamente questo rischio, la diversificazione del portafoglio può contribuire a ridurne l’impatto.
Un altro rischio comune è quello dell’inflazione, ovvero del rischio che il potere d’acquisto degli investimenti diminuisca nel tempo a causa del rialzo dei prezzi. Proprio per questo motivo, al fine di mitigare il pericolo, è utile scegliere investimenti che abbiano il potenziale di crescere a un tasso superiore a quello dell’inflazione.
Infine, c’è sempre la possibilità di perdere denaro. Sebbene si dedichi molto studio alle strategie finanziarie, non c’è mai alcuna garanzia di ottenere un profitto. Ed ecco perché è importante investire solo il denaro che si è disposti a perdere.
Quanto denaro si dovrebbe investire?
Come abbiamo già anticipato, la risposta a quanti soldi bisognerebbe investire dipende dai propri obiettivi finanziari e dal proprio livello di rischio. Chi sta cercando di accrescere il proprio patrimonio a lungo termine, vorrà probabilmente investire più denaro. Se invece si desidera preservare il proprio capitale perché magari si pensa di averne bisogno da un momento all’altro per qualche operazione importante, allora sarebbe meglio tenere il proprio denaro in liquidità.
Insomma, non c’è una risposta giusta o sbagliata quando si tratta di quanto denaro investire. Tutto dipende da ciò che si sta cercando di ottenere. Chi si sente più a suo agio con il rischio, allora potrebbe voler investire una percentuale maggiore del proprio denaro. Se invece si ha una forte avversione al rischio, allora probabilmente vorrà tenere più denaro in liquidità.
Di qui, una riflessione fondamentale: anche se ci si affida a un consulente, solamente l’investitore potrà avere la giusta consapevolezza nel comprendere quanto denaro investire, pensando ai propri obiettivi finanziari e al proprio livello di rischio prima di assumere una decisione.
Quanto denaro si dovrebbe tenere in liquidità?
Come regola generale, bisognerebbe tenere in liquidità, prontamente disponibile, almeno 3 – 6 mesi di spese di sostentamento personale e familiare, includendo in tale conteggio il denaro per il cibo, l’alloggio, i trasporti, le utenze e altre spese essenziali. In questo modo si riuscirà a garantire la copertura delle proprie esigenze di base in caso di perdita del lavoro o di altri problemi finanziari.
Oltre a questo, la quantità di contanti da tenere a portata di mano dipende naturalmente da ogni risparmiatore / investitore. Alcuni preferiscono tenere un fondo di emergenza consistente in caso di spese impreviste o di fluttuazioni del reddito. Altri preferiscono invece investire la maggior parte del loro denaro e tenere a portata di mano solo una piccola quantità di liquidità.
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Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
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