Gli investitori abituati ad un approccio “tradizionale” al trading online ritengono che investire sui massimi sia quasi un suicidio. Ma è davvero così oppure questa convinzione è frutto di errori di valutazione e di conseguenza i picchi dei mercati sono in realtà grandi occasioni per fare trading online? Ogni situazione fa storia a sè ma Julie Dickson di Capital Group ha le idee ben chiare su quello che sull’attuale fase delle borse e non si unisce alla già nutrita schiera di analisti che da mesi va ripetendo che il cambio di rotta dei mercati è imminente.
La tesi controcorrente della Dickson merita di essere approfondita perchè va a sfatare un luogo comune duro morire: il fatto che per comprare sia necessario attendere che i mercati siano sui minimi.
Quando i mercati ai massimi sono occasione di investimento?
Nel lungo periodi i mercati ai massimi rappresentano una finestra utile per entrare. E’ questa la tesi dell’analista di Capital Group. La sua ipotesi non è basata su convinzioni personali ma dai dati storici. In passato, infatti, le borse si sono sempre mosse al rialzo nel lungo termine riuscendo spesso a raggiungere nuovi picchi nei cicli precedenti. Ciò è la dimostrazione di come gli stessi massimi siano in realtà buoni punti di ingresso per i trader di lungo termine.
L’S&P 500 è la dimostrazione di questa dinamica. Dal 1950 ad oggi, ogni qualvolta che l’indice è arrivato al suo massimo su un orizzonte temporale di un anno, i titoli che lo compongono hanno generato un rendimento medio del 17,1 per cento nel successivo anno. Ad eccezione dell’anno che ha segnato l’inizio della crisi finanziaria globale, il 2007, i trader che hanno investito sull’S&P 500 hanno realizzato sempre die profitti in ognuno di questo periodi.
Il passato deve fare scuola e quindi, per il futuro, si potranno si mettere in conto delle flessioni momentanee ma l’orientamento generale è destinato a restare positivo. Una buona indicazione per i trader bullish che oggi possono fare trading su indici di borsa e azioni con spread molto bassi grazie al broker FP Markets.
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Le azioni da comprare quando i mercati sono ai massimi
Chiarito perchè i mercati sono destinati a crescere nel lungo termine pur essendo ai massimi, l’analista ha quindi passato al setaccio i vari settori azionari per trovare i migliori titoli da comprare.
A livello settoriale al primo posto c’è ovviamente l’intelligenza artificiale. Non basta però dire AI per garantirsi trade vincenti ma è necessario comprendere la dinamica esatta di quello che l’esperta definisce lo stack dell’intelligenza artificiale ossia quattro diversi livelli che sono alla base del suo funzionamento: semiconduttori, infrastrutture, app e modelli di AI. Oramai è chiaro che tra i colossi di Wall Street sia in corso una vera e propria gara tra le big del tech per posizionarsi al meglio in ognuno di questi 4 livelli. Alphabet, Meta e Microsoft sono tre delle società più attive su questo fronte. Ci sono poi i leader della produzione di chip come Nvidia, Broadcom e Micron che potrebbero restare le big del mercato ancora per tanti anni.
Al di là degli esempio e dei nomi, per la Dickson è fondamentale procedere ad una attenta valutazione dello stack per individuare quali sono le quotate che hanno le maggiori possibilità di successo e quindi posizionarsi sulle loro azioni.
Accanto all’intelligenza artificiale, un secondo aspetto da non trascurare è quasi un classico della finanza: la remunerazione degli azionisti. I colossi della tecnologia dell’informazione hanno da poco introdotto le cedole. Meta, Alphabet e Salesforce hanno deliberato il primo stacco di dividendi nella prima metà del 2024 cambiando le consuetudini del settore. Se si tiene conto che le società tech hanno rappresentato il 14,1 per cento dei dividendi di tutto l’S&P 500 (secondo posto nella classifica dei settori più remunerativi) si può avere un’idea del peso del comparto. Vero è che nella stragrande maggioranza dei casi i dividend yield delle società tech sono modesti ma gli importi delle cedole non lo sono affatto e visto che per il 2024 e per il 2025 è previsto un aumento degli utili di queste società, anche la remunerazione riservata agli azionisti non può che salire. Questa è una seconda notizia positiva per i trader.
A livello geografico, l’analista suggerisce di avere un occhio di riguardo per il Giappone. Il mercato, svanito lo spettro storico della deflazione, è su livelli che non si vedevano dal 1989. Azioni come Obic e JustSystems stanno godendo di ottima visibilità grazie alla centralità alle politiche di digitalizzazioni sempre più spesso usate per contrastare la sfida demografica e sostenere la produttività. Ma non si tratta solo di fare di un problema un’occasione di sviluppo. La verità è che in Giappone si sta consolidando sempre di più l’industria nazionale dei semiconduttori con Tokyo Electron in rapida crescita. Se a ciò si somma il fatto che molte società globali stanno localizzando la loro produzione nel Sol Levante, non si possono non inserire le azioni giapponesi nella lista dei titoli da comprare con i mercati ai massimi.
Come fare trading con i mercati sui massimi
La posizione della Dickson è improntato sull’ottimismo ma, come già detto, essa è minoritaria visto che a dominare è la convinzione che le borse sia destinate a ritracciare una volta arrivate ai massimi.
A prescindere da quale sia l’opinione personale di ogni trader (si spera sempre frutto di attenta valutazione), è fondamentale utilizzare strumenti che consentono di operare in entrambe le direzioni e quindi sia al rialzo che al ribasso. I CFD sugli indici azionari potrebbero essere la scelta migliore per avere campo di manovra libero. Con i contratti per differenza è possibile fare long trading e short trading.
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