dollaro AUD

Per un trader che opera sul mercato delle valute, conoscere quali sono gli elementi catalizzatori che condizionano l’andamento di ogni valuta è fondamentale per costruire strategie trading. In questo articolo analizzeremo una valuta di cui non si parla tanto: il Dollaro Australiano (AUD).

La domanda che ci poniamo è semplicemente questa: quali sono i driver che influenzano l’andamento del tasso di cambio AUD/USD (Dollaro Australiano / Dollaro Usa).

Prima di scendere nel dettaglio invitiamo i nostri lettori a prendere visione del grafico in basso che descrive l’andamento del Dollaro Australiano in rapporto al Biglietto Verde.

Il Dollaro Australiano e l’economia dell’Australia: una premessa

L’Australia è un paese molto lontano dall’Italia e il fatto che abbia un fuso orario completamente diverso, impatta sull’appeal di AUD. Tuttavia stiamo sempre parlando di una commodity currencies (in relazione alla valuta) e di un paese (l’Australia) che è punto di riferimento del mercato delle valute. Per questo motivo non c’è nulla di cui stupirsi se il cross AUD/USD è presente nei portafogli di investimento di molti traders italiani.

Del resto oggi l’investimento nel forex in generale ì più accessibile a tutti grazie a strumenti derivati come i CFD che, nel caso specifico del tema che stiamo trattando, riflettono l’andamento della coppia AUD/USD. Con i Contratti per Differenza si può investire al rialzo ma anche al ribasso (short trading). Fondamentale, però, è fare pratica con un conto demo gratuito (come quello offerto da eToro>>>100mila euro virtuali prima di passare al trading con soldi reali).

Prima di analizzare i fattori che condizionano l’andamento del Dollaro Australiano può essere utile avere un quadro dell’economia australiana nel suo insieme.

L’economia di Camberra è strettamente connessa con le esportazioni di materie prime. Attualmente l’Australia può vantare il 14esimo PIL globale nonostante una popolazione di neppure 26 milioni di abitanti distribuita su un territorio vastissimo.

Secondo la BRI, il Dollaro Australiano è una delle valute più scambiate al mondo. Come abbiamo già accennato in precedenza, poichè connesso all’export di beni agricoli, di energia e di una serie infinita di metalli preziosi come ad esempio nichel, oro, petrolio, minerali di ferro, carbone e diamanti), AUD fa parte delle valute dette commodity currencies.

L’attività di export dell’Australia si dirige verso i seguenti paesi (dati forniti dall’Australian Bureau of Statistics (ABS):

  • Cina (23 per cento delle importazioni totali)
  • Stati Uniti (11 per cento)
  • Giappone (7 per cento)
  • Corea del Sud (5 per cento)
  • Thailandia (5 per cento)
  • Germania (5 per cento).

Negli ultimi anni l’economia dell’Australia è stata caratterizzata da elevati surplus di bilancia commerciale.

La banca centrale dell’Australia è la Reserve Bank of Australia (RBA), un istituto considerato molto refrattario ad interventi di politica monetaria. L’orientamento della RBA è di tipo conservatore, un approccio non diverso da quello seguito, in linea di tendenza, dai vari governi del Paese.

Quali fattori condizionano il cambio Dollaro Australiano/Dollaro Usa?

Quando parliamo di Forex è necessario tenere in considerazione un concetto molto semplice: l’andamento di ogni valuta dipende dal rapporto tra la domanda e l’offerta. Di conseguenza diventa necessario valutare quali sono i fattori che condizionano le due voci.

Nel caso specifico del Dollaro australiano, a condizionare la valuta nel breve termine sono il sentiment degli investitori e l’attività speculativa. Sul lungo periodo, invece, la valuta australiana è influenzata dalla bilancia commerciale, dai prezzi delle materie prime, dal differenziale tra i tassi di interesse e dall’inflazione.

Nei prossimi paragrafi esamineremo, uno per uno, i vari driver che abbiamo citato.

Prima di scendere nel dettaglio, ricordiamo che chi non se la dovesse sentire di fare trading sulle coppie con il Dollaro Australiano (esempio AUD/USD) può optare per il copy trading e quindi copiare le strategie dei traders più bravi su questo asset. A dare questa possibilità è il broker eToro che mette anche a disposizione un conto demo gratuito per testare questo innovativo strumento di investimento.

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Politica monetaria RBA e differenziali

La politica monetaria seguita delle banche centrali è il primo fattore di condizionamento del Forex. Nel caso dell’Australia, anche il differenziale dei tassi di interesse impatta sull’andamento della valuta di riferimento. Questo indicatore è dato dalla differenza tra i tassi di interesse australiani e i interesse delle altre economie (Usa, Giappone, area Euro).

La storia insegna che i tassi di interesse australiani sono sempre stati più alti rispetto a quelli degli altri grandi paesi. Questo differenziale ha rappresentato un sostegno per la domanda di AUD.

Logicamente i tassi di interesse sono condizionati dalle decisioni di politica monetaria della Reserve Bank of Australia. Proprio per questo motivo chi vuole fare trading sulle coppie con AUD non può prescindere dall’analisi delle mosse di politica monetaria della RBA. Per la cronaca la banca centrale dell’Australia comunica le sue decisioni il primo martedì di ogni mese.

Prezzi delle materie prime e commercio internazionale

Poichè il dollaro australiano ha una correlazione positiva con l’andamento dei prezzi delle materie prime di cui il paese esportatore, se la domanda di commodities aumenta, allora anche AUD tende a rafforzarsi nel cambio con le altre valute. Questa situazione si verifica perchè i paesi compratori (ad esempio di ferro di cui l’Australia è un grande esportatore) devono vendere le loro valute e comprare Dollari Australiani per pagare il ferro comprato.

Per quello che invece riguarda il correlato commercio internazionale, le imprese esportatrici vengono pagate in dollari australiani e di conseguenza in caso di un aumento dell’export, c’è un rialzo della domanda di AUD da cui deriva un aumento delle quotazioni del dollaro.

Le società esportatrici, infatti, vengono pagate in dollari australiani dagli acquirenti internazionali. Un aumento delle esportazioni provoca quindi un aumento della domanda di AUD, e quindi delle sue quotazioni. Ovviamente vale anche il caso opposto: se l’Australia importa di più, allora l’offerta sale e la quotazione del dollaro si abbassa.

Inflazione

Il terzo fattore che condiziona la performance del dollaro australiano, è l’inflazione. I prezzi al consumo impattano tantissimo sulle decisioni di politica monetaria di tutte le banche centrali e la RBA non fa eccezione a questa regola.

Quando i prezzi diventano più costosi, allora la domanda tende a flettere. Di conseguenza cala anche la domanda di dollari australiani con relativo indebolimento di AUD.

Il sentiment del mercato

In ultimo tra i fattori che condizionano l’andamento del dollaro australiano c’è anche il generico sentiment di mercato. Nel caso specifico dell’Australia questo parametro è influenzato soprattutto dal trend dell’export di materie prime. Il principio è il seguente: se le esportazioni di materie prime di cui l’Australia è detentrici salgono, allora il sentiment di mercato migliora e quindi il valore del dollaro AUD sale.

Come fare trading sul dollaro australiano (AUD)

Grazie a quanto esposto nei precedenti paragrafi, adesso abbiamo a disposizione tutti gli elementi che occorrono per fare trading sul dollaro australiano. Ovviamente si può comprare direttamente valuta, tuttavia se la finalità dell’investimento è di tipo speculativo allora conviene operare con strumenti derivati come i CFD. In questo caso si tratta di scegliere CFD su cross come ad esempio AUD/USD. Grazie ai contratti per differenza si può speculare in entrambe le direzioni quindi sia al rialzo che al ribasso (short trading).

Prima di posizionarsi è fondamentale procedere sia con l’analisi tecnica che con l’analisi fondamentale. Conoscere i fattori che condizionano la valuta può essere utile per tracciare la propria strategia operativa.

Un broker che consente di fare trading con i CFD su AUD/USD è eToro. Scegliendo questo fornitore è possibile avere subito la demo gratuita da 100 mila euro virtuali per imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi veri.

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