Il concetto di volatilità è essenziale in ambito finanziario. I media generalisti sono soli occuparsi di volatilità solo quando i mercati finiscono sulle montagne russe e quindi, ad esempio, i prezzi delle azioni registrano violenti ribassi seguiti da repentini rally. Viceversa chi opera con il trading ha a che fare con il concetto di volatilità ogni giorno, anche in situazioni che un non-investitore può giudicare tranquille.
La volatilità, quindi, c’è sempre ed è intimamente connessa al concetto stesso di investimento. Per dirla con parole più semplici: senza volatilità non si potrebbe neppure investire visto che sono proprio le oscillazioni di prezzo a determinare le occasioni di guadagno per i traders. Questo vale come regola generale. E’ logico, poi, che un occhio attento sa rilevare se sui mercati c’è più o meno volatilità.
Un traders esperto e con una certa esperienza alle spalle non ha paura della volatilità e quindi non ha timore di correre rischi anche consistenti pur di guadagnare. Questo avviene perchè gli investitori esperti sono capaci di gestire la volatilità senza farsi condizionare dai cambi di direzione del mercato.
In questa guida spiegherò proprio come gestire la volatilità trasformandola in un valore aggiunto.
Prima di scendere nel dettaglio, mi preme fare una premessa. Capire come fare trading nelle situazioni ad alta volatilità richiede delle basi solide. Per questo motivo, se sei un investitore principiante, prima di leggere questa guida specifica, ti consiglio di imparare come diventare trader. Puoi anche mettere alla prova le tue conoscenze aprendo un conto demo trading per imparare ad investire senza correre il rischio di perdere denaro reale. Se sei un lettore di Borsainside, saprai che su questo sito consigliamo solo i migliori broker Forex e CFD.
Ad esempio un broker che siamo soliti citare spesso è eToro (leggi qui la recensione). Anche in questo caso ti suggeriamo di fare pratica con il conto demo eToro (è gratis) per imparare le basi del trading e quindi poter poi operare nelle situazioni ad alta volatilità dei mercati.
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Se sai come fare trading, grazie anche alla pratica che hai assunto con il conto demo, ora sei pronto a imparare a gestire la volatilità.
Volatilità cosa è e come funziona
Cosa è la volatilità è la classica domanda che, spesso, si è portati a considerare quasi scontata. Poichè ritengo che le definizioni siano comunque importanti è da queste che voglio partire. La volatilità è un indicatore che misura la dimensione delle variazioni di prezzo di una qualsiasi attività finanziaria. Capisco che per i media generalisti, il concetto di volatilità sia da mettere in relazione solo con le borse, ma, per un investitore, la volatilità riguarda tutti i mercati (materie prime, forex, criptovalute e così via).
Come già anticipato prima, la volatilità può essere sia forte che debole. Più alta è la volatilità maggiori sono le possibilità di guadagno ma anche i rischi che si corrono.
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E’ per questo motivo che, come già detto in precedenza, sono soprattutto i traders esperti che investono nelle situazioni caratterizzate da forti variazioni dei prezzi. Lo fanno perchè sanno gestire la volatilità.
I traders esperti sono un punto di riferimento a cui tendere, non un obiettivo impossibile! Tra l’altro se scegli di fare trading con un broker affidabile come eToro puoi anche copiare dai traders più bravi e imparare così da loro. Tutto questo è possibile grazie alla funzione Copy Trading che puoi usare anche in modalità demo cliccando sul link in basso.
Il meccanismo di funzionamento della volatilità è semplice e naturale. Molto spesso basta una particolare notizia inattesa, per far cambiare direzione ai mercati. E’ in quel momento che la volatilità è massima.
Al di là dell’impatto delle notizie, ci sono però alcuni mercati e alcuni strumenti che sono caratterizzati da una volatilità intrinseca a causa di alcuni fattori specifici come, ad esempio, l’alto volume di negoziazione. Un mercato molto volatile è il Forex mentre le azioni sono meno volatili soprattutto rispetto ad alcune coppie di valute ben precise.
Il mercato del Forex oggi è il più volatile. Sono i numeri a dirlo non io visto che il Forex ha un volume di trading giornaliero pari a 5,3 trilioni e inoltre è attivo 24 ore su 24, 5 giorni alla settimana su 7.
LEGGI ANCHE – Orari di mercato nel Forex
E’ per questo motivo che in tanti scelgono di investire sul Forex. Anche tu puoi farlo ma ricorda sempre di usare solo broker affidabili, come ad esempio IG (leggi qui la recensione), che ti permettono di operare prima in modalità demo. Il citato IG, ad esempio, ti mette a disposizione 30.000 euro virtuali per imparare a fare Forex trading.
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Tipi di volatilità
Per i media generalisti la volatilità è un concetto teorico ma non è così per un trader. Per questo motivo un traders deve sapere che ci sono vari tipi di volatilità. In particolare abbiamo:
- volatilità storica: basata sulle oscillazioni di prezzo che un asset ha registrato in passato
- volatilità implicita: basata sull’analisi delle fluttuazioni del rischio di un mercato. Questa tipologia di volatilità indica la volatilità attesa per tutta la durata dall’opzione.
Calcolo volatilità
Come si calcola la volatilità? Per i media generalisti, la volatilità è un concetto astratto ma non può essere tale per un investitore. C’è infatti una precisa formula per il calcolo della volatilità. Questo metodo di calcolo cambia a seconda del tipo di volatilità.
Quindi il calcolo della volatilità storica è diverso da quello della volatilità implicita. Nei paragrafi seguenti troverai le rispettive formule. Ricorda che entrambi i tipi di volatilità hanno dei precisi limiti. Quindi mai abusare di questi indicatori.
Formula calcolo volatilità storica
Per calcolare la volatilità storica di un titolo, la formula da usare è la seguente:
?(x) = ? V(x) = ? [? ni = 1 (xi = XÌ?) 2] / n
Con XÌ? = (? ni = 1xi) / n che è la media delle variazioni
I simboli riportati nella formula per il calcolo della volatilità storica sono i seguenti:
?: la variante
xi: la variazione di prezzo al momento i
N: il numero totale di periodi
Come puoi constatare calcolare la volatilità storica non è affatto semplice. La formula, infatti, è abbastanza complessa.
Formula calcolo volatilità implicita
Se il calcolo della volatilità storica non è semplice, quello della volatilità implicita è ancora più complesso. La formula per calcolare la volatilità implicita, infatti, è basata su un modello molto particolare che si chiama Black & Scholes.
Questo modello ti permette di calcolare il valore teorico di un titolo partendo dai seguenti dati:
- Valore attuale delle azioni sottostanti
- Tempo (espresso in anni) che resta per l’opzione prima della scadenza
- Prezzo di esercizio che è fissato dall’opzione
- Tasso di interesse libero di rischio
- Volatilità dei prezzi del titolo
A prescindere al tipo di volatilità, il calcolo esprimerà sempre e solo valori positivi. Più alti sono questi valori, maggiore sarà la volatilità.
Volatilità Forex
Il Forex ha una sua volatilità che va oltre quella che può essere intesa come la volatilità tradizionale. Se operi con i CFD sulle valute, avrai certamente sentito parlare di un concetto molto particolare: il coefficiente di volatilità Forex detto anche leva operativa.
Con questo termine si indica la variazione di un’attività rispetto alla variazione di un corrispondente indice di mercato.
La leva operativa è molto importante per investire sull’andamento delle valute. Di conseguenza se vuoi guadagnare con il Forex ma non sai da dove iniziare, allora ti consiglio di partire dal conto demo gratuito che ti permette di fare pratica senza correre il rischio di perdere denaro reale. Puoi usare il conto virtuale eToro che ti permette anche di copiare dai migliori traders.
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Come fare trading sfruttando la volatilità
Fare trading sfruttando la volatilità significa imparare a gestire nel migliore dei modi questa variabile. Quindi se non ti senti psicologicamente pronto ad investire in situazioni ad alta volatilità, ti consiglio di lasciar perdere e di operare in modo più graduale.
Chi oggi sa gestire la volatilità, certamente non sapeva farlo anni fa. Questi precedenti ti devono indurre a maturare il giusto approccio al mondo del trading: mai fare il passo più lungo della gamba ma procedere sempre per step. Ad esempio puoi inziare ad operare in situazioni caratterizzate da una bassa volatilità (meno rischi e ovviamente meno possibilità di profitto) per poi passare a contesti caratterizzati da alte variazioni di prezzo (montagne russe).
Per proteggerti della volatilità, ti segnalo i seguenti accorgimenti:
- Evita le perdite su ordini che sono collocati all’interno di un gap di prezzo
- Punta ad una maggiorazione dell’esecuzione di ordini attivando l’opzione di esecuzione parziale
- Evita di attivare ordini causati dal solo ampliamento dello spread
- Dai esecuzione agli ordini limite e take profit anche su picchi di prezzo istantanei
Ti ricordo che se scegli di fare trading con la piattaforma MetaTrader4, la più famosa al mondo, potrai usare, tra i tanti indicatori disponibili, anche l’indicatore di volatilità. Questo strumento ti permette di identificare i picchi di volatilità in borsa. E’ sulla base di questa informazione che poi deciderai se ti conviene o no investire attraverso i CFD.
Impara ad usare correttamente la piattaforma Metatrader4, quindi, e avrai a tua disposizione un ottimo strumento per quantificare la volatilità.
Non devi perdere la testa con i calcoli che ti ho indicato in precedenza per misurare la volatilità. Ti basta sapere usare bene la MT4 che puoi trovare sui migliori broker Forex e CFD come ad esempio IG.
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Attenzione: grazie allo sviluppo dei sistemi tecnici, puoi usare l’indicatore di volatilità anche con la piattaforma MT5, versione evoluta della MT4.
Indicatore di calcolo della volatilità dei mercati su Metatrader 4
Si chiama deviazione standard, l’indicatore di calcolo della volatilità dei mercati sulla piattaforma MetaTrader4.
La deviazione standard indica la volatilità del mercato dei cambi (e in questo caso si parla di Forex Volatility indicator), la volatilità degli indici del mercato azionario e la volatilità dei prezzi di materie prime come oro o petrolio.
A prescindere dal mercato, la volatilità ti consente di stimare perdite e rendimenti. Maggiore sarà la volatilità, maggiori saranno rischio di perdita e aspettative di rendimento.
Volatilità trading: quali sono i mercati più volatili?
Inutile fare giri di parole: se sei in certa di profitti consistenti, è ai mercati caratterizzati da alta volatilità che devi guardare. Mentre è in corso la scrittura di questa guida, il mondo vive una situazione molto particolare a causa dell’emergenza Covid-19.
E’ dato per assodato che l’epidemia di coronavirus avrà effetti devastanti sull’economia di tutto il mondo. Mentre gli analisti si chiedono se ci sarà o no una ripresa economica, i mercati sono finiti in balia della volatilità. Le borse crollate in più di una occasione per poi riprendersi mettendo a segno dei rally. Altrettanto hanno fatto materie prime come il petrolio e criptovalute a partire dal Bitcoin.
Se quindi mi si chiede di contestualizzare la domanda su quali siano i mercati in assoluto più volatili, la risposta oggi non può che essere tutti.
Se invece mi si chiede quali sono i mercati a più alta volatilità a prescindere dall’emergenza Covid-19 (quindi i mercati che comunque sono volatili per definizione), la risposta non può che riguardare lo storico.
Negli ultimi anni gli strumenti a maggiore volatilità sono stati, in ambito Forex, tutte le coppie con il Dollaro Usa. Il cambio Euro Dollaro è stato volatile ma anche il cambio Sterlina Dollaro e così il cross con lo Yen e così via.
Ad esempio guarda l’andamento grafico del cambio Euro Dollaro.
Tirando le somme, a causa della questione Brexit e delle bordate di Trump, le coppie Forex più volatili sono state quelle con il Dollaro.
In ambito azionario, invece, le azioni più volatili sono state le cosidette blue chip stock come Apple, Facebook, Unilever, JPMorgan e Visa.
Passando dalle azioni agli indici, invece, i panieri più volatili sono stati quelli americani con l’S&P 500, il Dow Jones e il NASDAQ. Anche alcune borse europee, comunque, non sono state da meno. Fino a pochi mesi fa, ossia a prima dell’emergenza Covid-19, gli indizi azionari più volatili erano considerati il DAX 30 e il FTSE 100 inglese.
Tutti questi mercati hanno riservato interessanti occasioni di profitto grazie proprio alle forti oscillazioni di prezzo.
Ancora una volta, quindi, ti invito a prendere in considerazione la possibilità di investire sugli asset più volatili attraverso un broker affidabile e sicuro come eToro. Ti riporto di seguito il link per l’apertura del conto demo. Per attivare il conto virtuale da 100.000 euro e fare trading sui mercati più volatili con eToro non devi quindi tornare indietro nella guida, ti basta cliccare sotto.
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Ti ricordo che questo discorso sui mercati tradizionalmente più volatili ora come ora non è più valido a causa della pandemia di coronavirus in atto.
Sfruttare la volatilità per trovare i migliori punti di ingresso
La volatilità può essere sfruttata anche per trovare i migliori punti di ingresso. Secondo Erik Knutzen, Chief Investment Officer – Multi-Asset Class di Neuberger Berman, il CBOE S&P 500 Volatility Index (VIX), a partire dalla metà di febbraio 2021, si posizionato stabilmente sopra quota 20. Tale posizionamento sta a significare che gli operatori di mercato si attendono una correzione dell’azionario che è compresa tra il 5 e il 10 per cento. L’esperto ritiene che in questa circostanza non sia possibile diversificare il portafoglio con i titoli di Stato poichè essi dall’inizio dell’anno hanno perso tra il 3 e il 6 per cento con un picco del -10 per cento. Alla fine di febbraio il Merrill Lynch Option Volatility Estimate (MOVE index), definito da alcuni come VIX obbligazionario, ha messo a segno un’impennata superando lo stesso VIX. A questo punto per una diversificazione efficace non si può far altro che puntare sugli asset che sono esposti a una ripresa della crescita e dell’inflazione.
In questo contesto l’analista ritiene che meritino una certa attenzione le cosiddette strategie liquid alternative, le quali si propongono di riuscire a trovare “fonti di rendimento decorrelate dai mercati azionari e obbligazioni e che, in alcuni segmenti come le strategie insurance-linked, presentano attualmente profili interessanti“.
Una cosa è certa: le fasi di volatilità saranno sempre capaci di creare occasioni di investimento. La posisbilità data dal broker eToro di fare pratica con il conto demo può essere molto utile per imparare ad investire sfruttando la volatilità.
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Ma torniamo al punto di vista di Knutzen. La volatilità che ha caratterizzato gennaio e febbraio, l’analista ha mantenuto le posizioni rialziste sulla Borsa di Tokyo e sulle small cap USA tagliando invece le posizioni ribassiste sulle large cap americane. In quella circostanza Neuberger Berman ha rafforzato le posizioni su quei mercati che erano particolarmente esposti alla ripresa di inizio ciclo e che presentavano valutazioni relativamente interessanti, “puntando sul FTSE 100 Index del Regno Unito”,
La morale su quanto avvenuto e su quanto avverrà sempre è la seguente: la volatilità sarà sempre capace di creare punti di ingresso interessanti che poi andranno capitalizzati per cercare di trarre profitto dal potenziale di rialzo.
Altri modi per fare trading sulla volatilità: indice VIX e Vanilla Options
Oltre alla scelta di mercati che presentano un alto livello di volatilià, ci sono altri due modi per fare trading sulla volatilità. Il primo consiste nell’operare sul indice VIX mentre il secondo fa riferimento alle vanilla options.
Fare trading sull’indice di volatilità VIX
La regola da seguire per fare trading sull’indice di volatilità VIX è la seguente: quando aumenta l’instabilità globale, l’indice VIX registra un incremento del suo valore. Viceversa, nel caso in cui la situazione generale è più tranquilla, il VIX registra un ribasso.
E’ possibile prevedere l’andamento dell’indice VIX analizzando i prezzi dei beni rifugio come oro e dollaro. Nel momento in cui si verificano situazioni di incertezza, il valore dell’oro e del biglietto verde tende a salire.
Altro indicatore per prevedere l’andamento dell’indice VIX è la curva di rendimento. Se questa registra un ribasso nel momento in cui avviene una crescita dei rendimenti a breve termine, allora la percezione del rischio da parte dei mercati è in aumento. In questo contesto gli investitori preferiscono puntare su asset meno rischiosi come le obbligazioni invece che investire in azioni. Poichè le vendite sono sempre volatili, una curva di rendimento inversa può aprire la porta ad un aumento del VIX mentre i prezzi delle azioni segneranno un ribasso.
Per fare trading sul VIX puoi aprire posizioni anche sull’EU Volatility Index (VSTOXX) che riflette la volatilità dell’indice Euro Stoxx 50 options (qui la demo IG gratuita).
Fare trading sulla volatilità con le vanilla options
Il terzo modo per sfruttare la volatilità, consiste nell’utilizzo delle vanilla options. Si tratta di contratti che attribuiscono il diritto, ma non l’obbligo, di vendere o comprare un asset in una specifica data o al termine di una determinata scadenza.
Grazie alla loro struttura le vanilla options sono l’ideale per fare trading sulla volatilità. Infatti esse possono usate per aprire una posizione tanti mercati con condizioni rialziste, ribassiste ma anche piatte. Ciò significa che le vanilla options possono essere usate per investire su mercati ad elevata o a ridotta volatilità.
Trading sulla volatilità strategie
Come avrai certamente intuito leggendo i paragrafi precedenti, fare trading sfruttando la volatilità dei mercati non è semplice. Il conto demo (qui il sito ufficiale eToro) puoi aiutarti ad imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi reali.
Per il resto quello che occorre è l’implementazione di strategie operative efficaci e, in tal senso, l’esperienza può essere di aiuto.
Ad esempio nel caso si registrino movimenti di prezzo all’interno della Bande di Bollinger che convergono verso il centro, la volatilità potrebbe essere in calo. Tuttavia un movimento simile potrebbe essere il segnale del sucessivo arrivo di una forte turbolenza. Anche l’indice Average True Range (ATR) può suggerire quale direzione prenderà qualsiasi mercato in ogni momento. Questo indicatore tecnico può essere di aiuto per identificare il range di volatilità. Ad esempio nel caso in cui l’indicatore ATR viene impostato per focalizzare l’andamento su base giornaliera su un indice, fornirà la media dei punti di movimento nel corso della giornata. Impostando l’indicatore ATR sulla coppia Euro Dollaro e selezionando come frame temporale 1 ora, l’ATR indicherà quanti punti la coppia si è mossa in quell’intervallo. Puoi provare a sviluppare strategie di trading che sfruttano la volatilità usando il conto demo IG (qui il sito ufficiale).
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