Negli Stati Uniti, TikTok è temporaneamente offline. La piattaforma di proprietà della cinese ByteDance è stata disattivata nelle ore precedenti all’entrata in vigore della legge che ne vieta l’uso. Tuttavia, il futuro dell’app potrebbe dipendere da una decisione del presidente Donald Trump, il quale ha dichiarato che potrebbe concedere una proroga di 90 giorni per evitare il blocco definitivo.
La sospensione di TikTok e l’incognita politica
Secondo quanto riferito, l’interruzione è stata causata dalla cessazione del supporto tecnico da parte dei server di Google, Oracle e Apple, che fino a quel momento avevano ospitato i servizi della piattaforma. Anche gli store digitali hanno rimosso l’applicazione, rendendola irraggiungibile agli utenti statunitensi.
Questa mossa è il risultato di una legge approvata durante l’amministrazione Biden, che imponeva a ByteDance di vendere TikTok a una società americana entro un termine prestabilito. Non essendo avvenuta alcuna cessione, il divieto è scattato automaticamente. La norma, motivata da timori legati alla sicurezza nazionale, mira a evitare che i dati degli utenti statunitensi possano essere condivisi con il governo cinese.
Nonostante il divieto, Trump ha lasciato aperta la possibilità di una proroga. “Stiamo valutando tutte le opzioni disponibili. Una decisione sarà presa entro lunedì,” ha affermato il presidente, lasciando intendere che l’obiettivo sia trovare un compromesso che consenta alla piattaforma di continuare a operare.
TikTok e la politica internazionale
La vicenda di TikTok è diventata anche un tema centrale nelle relazioni tra Washington e Pechino. Durante una recente conversazione con il presidente cinese Xi Jinping, Trump avrebbe discusso della piattaforma insieme a questioni legate al commercio e alla sicurezza globale. Intanto, il CEO di TikTok, Shou Zi Chew, ha espresso ottimismo sul raggiungimento di un accordo, ringraziando Trump per la sua disponibilità a cercare soluzioni diplomatiche.
La battaglia legale e il futuro di TikTok
Il divieto, che rappresenta un caso senza precedenti negli Stati Uniti, è stato contestato in tribunale, ma la Corte Suprema ha stabilito che la legge non viola il Primo Emendamento, confermando così la legittimità della misura. La sospensione definitiva potrebbe essere evitata solo in caso di un accordo dell’ultimo minuto, come l’acquisizione della piattaforma da parte di un’azienda americana.
Per il momento, gli utenti americani si trovano tagliati fuori dalla popolare app. Tuttavia, il messaggio ufficiale diffuso da TikTok lascia intendere che il team sta lavorando per riportare il servizio online il più rapidamente possibile.
Con un clima di incertezza che avvolge il futuro della piattaforma, i prossimi giorni saranno cruciali per capire se TikTok potrà continuare a operare negli Stati Uniti o se sarà destinata a lasciare definitivamente il mercato americano.
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