La paura di un primo divieto per un’app di origine cinese si è concretizzata: DeepSeek non è più disponibile sugli store di Apple e Google in Italia. La decisione arriva a seguito dell’intervento del Garante per la protezione dei dati personali, che martedì ha richiesto chiarimenti sul trattamento dei dati personali da parte della startup di intelligenza artificiale. L’azienda e le sue affiliate hanno ora 20 giorni per rispondere alle richieste dell’autorità italiana.
Sebbene DeepSeek sia stata rimossa dagli store digitali in Italia, non è ancora chiaro chi abbia preso questa decisione: potrebbe trattarsi di un’iniziativa autonoma dell’azienda o di un’azione da parte di Apple e Google. Non è nemmeno confermato se il sito web di DeepSeek sia ancora accessibile agli utenti italiani.
Indagini anche negli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, l’applicazione è sotto la lente d’ingrandimento delle autorità per potenziali implicazioni sulla sicurezza nazionale. Nonostante ciò, DeepSeek continua ad essere l’app gratuita più scaricata sull’App Store di Apple. La portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha confermato che il Consiglio per la Sicurezza Nazionale sta attualmente esaminando i possibili rischi legati all’uso dell’app.
Il GDPR e le possibili ripercussioni in Europa
Il Garante italiano ha posto una serie di domande a DeepSeek riguardo la conformità con il Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR), fornendo un periodo di 20 giorni per rispondere. La mancata fornitura di informazioni soddisfacenti potrebbe portare a un divieto non solo in Italia, ma in tutti i 27 paesi dell’Unione Europea, dato che il GDPR si applica in modo uniforme in tutto il blocco. Anche l’Irlanda ha avanzato dubbi simili sulla gestione dei dati da parte dell’azienda.
DeepSeek e l’evoluzione del mercato AI
Mentre l’azienda affronta indagini e restrizioni, il settore dell’intelligenza artificiale continua a espandersi. Recentemente, Microsoft ha annunciato che una versione ottimizzata per NPU di DeepSeek sarà presto disponibile per i PC Copilot+ con Windows 11. Tuttavia, il colosso di Redmond sta anche conducendo un’indagine interna per determinare se il modello AI R1 sia stato addestrato sui dati di OpenAI.
La crescente attenzione delle autorità globali verso la protezione dei dati personali e la sicurezza nazionale potrebbe rappresentare una svolta cruciale per DeepSeek e per altre applicazioni AI di origine cinese. Il futuro dell’app in Europa e negli Stati Uniti resta incerto, in attesa delle risposte che la società fornirà alle autorità competenti.
Questo contenuto non deve essere considerato un consiglio di investimento.
Non offriamo alcun tipo di consulenza finanziaria. L’articolo ha uno scopo soltanto informativo e alcuni contenuti sono Comunicati Stampa
scritti direttamente dai nostri Clienti.
I lettori sono tenuti pertanto a effettuare le proprie ricerche per verificare l’aggiornamento dei dati.
Questo sito NON è responsabile, direttamente o indirettamente, per qualsivoglia danno o perdita, reale o presunta,
causata dall'utilizzo di qualunque contenuto o servizio menzionato sul sito https://www.borsainside.com.
- Zero Commissioni sui CFD
- Oltre 800 ETF a zero commissioni per i primi 3 mesi (soggetto a condizioni).
- Strumenti avanzati di analisi