Il tracciamento è una delle attività più comuni svolte dalle aziende per controllare l’attività su diversi dispositivi degli utenti. Le finalità possono essere diverse:
● Raccolta di dati a fini pubblicitari.
● Raccolta di informazioni per migliorare il servizio.
● Raccolta di dati analitici per effettuare ricerche di mercato.
● Altro.

Come spesso accade, gran parte degli utenti non ha una chiara idea dell’estensione di tale controllo: il tracciamento è però un fenomeno sul quale ogni persona può incidere direttamente, modificando le impostazioni del proprio iPhone o utilizzando altri strumenti che vedremo nel dettaglio nell’articolo.

Cos’è il tracciamento?

Con tracciamento, traduzione letterale dell’espressione inglese tracking, si fa riferimento a un insieme di azioni e strumenti virtuali messi in atto per monitorare l’attività su Internet di un dispositivo.

Questo tracciamento avviene principalmente attraverso i cookie: probabilmente ne hai già sentito parlare, dato che praticamente ogni sito ti chiede di autorizzarne l’uso. Le informazioni raccolte possono essere utilizzate direttamente dall’azienda che le raccoglie o cedute a terzi, a seconda dei consensi prestati dall’utente. Di conseguenza, potresti visualizzare pubblicità mirate e persino identiche al 100% su diversi
siti e piattaforme.

Come si può limitare il tracciamento?

Se leggendo queste poche righe ti sei sentito chiamato in causa, non temere. Moltissime persone si trovano nella tua stessa situazione, ma fortunatamente ci sono diversi modi per limitare (e anche azzerare del tutto) il tracking attraverso cookie su iPhone e altri dispositivi.
Come abbiamo detto in precedenza, non tutti i cookie hanno funzionalità “pubblicitarie”. In alcuni casi, ti sarà capitato di poter dare il consenso esclusivamente ai cookie “tecnici”, ovvero utilizzati dagli sviluppatori per garantire il pieno funzionamento di un servizio.

Limitando anche questi cookie, potresti rallentare questa attività di sviluppo e ridurre l’esperienza d’uso.
Avendo consapevolezza di questo dettaglio, se il tuo dispositivo è un iPhone con sistema operativo 14.5 o successivo, potrai comunque limitare il tracciamento della tua attività su Internet.

Per farlo dovrai andare su “Impostazioni”, selezionare la categoria “Privacy” e infine “Tracciamento”. Deseleziona quindi l’opzione “Consenti alle app di Richiedere il Tracciamento”.
Così facendo, limiterai il tracciamento delle pubblicità da parte di tutte le applicazioni che scaricherai da quel momento in avanti sul tuo iPhone.

Nella stessa sezione è possibile limitare l’attività di tracciamento attualmente posta in essere dalle app già installate, deselezionando manualmente il tracking da tutte le app (o da quelle che desideri limitare).

È poi disponibile un ulteriore livello di protezione, rappresentato dall’opzione “Chiedi alle App di
non Tracciarti
”, che può essere selezionata per evitare di essere monitorati e che i propri dati finiscano ad aziende terze a fini pubblicitari.

Altre soluzioni per aumentare la privacy del proprio iPhone

La privacy del tuo dispositivo non è solo influenzata dal tracciamento tramite cookie.

Ci sono altri dettagli che dovresti considerare per aumentare lo standard di sicurezza del tuo telefono ed evitare che le tue preziose informazioni finiscano nelle mani sbagliate:

● Limitare la condivisione della propria posizione a servizi virtuali.
● Controllare le impostazioni sulla privacy del browser Safari.

Limitare la condivisione della propria posizione

I servizi basati sulla posizione sono molto importanti e li utilizziamo costantemente nella vita di tutti i giorni: navigazione satellitare, monitoraggio delle nostre performance sportive tramite Apple Watch, informazioni aggiornate sul meteo nel luogo in cui ci troviamo e così via.

Se però diamo il consenso al tracciamento della posizione a un numero troppo alto di servizi, non riusciremo più né a prevedere, né a controllare a chi finiranno queste informazioni. Anche se Apple ha dimostrato una maggiore trasparenza rispetto alla concorrenza su questo aspetto, vale la pena limitare i consensi al monitoraggio della posizione ai casi strettamente necessari.

Controllare le impostazioni sulla privacy del browser Safari

Attraverso Safari, molti servizi riescono a ottenere informazioni personali sugli utenti che navigano sulla rete. Si tratta di dati impensabili come le credenziali di accesso, le altre finestre aperte in quel momento sul browser e anche la posizione. Per questo motivo, oltre a limitare le impostazioni riguardanti la privacy su Safari, vale la pena utilizzare una VPN per rendere anonima la propria connessione a Internet.

Una VPN (Virtual Private Network o rete virtuale privata) consente di crittografare i propri dati e rendere invisibile il proprio indirizzo IP (oppure di utilizzarne uno di un altro Paese). Alcuni provider di connessioni VPN a pagamento offrono ulteriori funzionalità che limitano il tracciamento dall’esterno, garantendo standard di sicurezza ancora più stringenti.

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