Chi oggigiorno non utilizza l’intelligenza artificiale per velocizzare il lavoro? Viviamo in un’epoca in cui l’IA sta facendo passi da gigante, non solo nella generazione di testi e immagini ma anche video e programmazione, sempre più aziende si affidano ad essa, per tale motivo era inevitabile che prima o poi giungesse anche nelle scuole.
Avete già saputo dei primi Bot per avere una fidanzata con l’intelligenza artificiale?
OpenAI e la ASU hanno annunciato un progetto pilota finalizzato a esplorare le potenzialità di ChatGPT Enterprise, la versione aziendale del chatbot, in tre aree cruciali per gli studenti: miglioramento del successo accademico, innovazione nella ricerca e ottimizzazione dei processi organizzativi.
L’IA nelle scuole? Un probabile futuro
Secondo Kyle Bowen, Chief Information Officer della ASU, l’uso di ChatGPT da parte del personale universitario ha preceduto l’abbonamento Enterprise, che ha rassicurato sulla sicurezza del sistema. La decisione di dialogare direttamente con OpenAI è stata guidata dalla consapevolezza che l’intelligenza artificiale può svolgere un ruolo significativo nell’evoluzione dell’educazione.
La scelta della ASU come partner di OpenAI sembra essere ben ponderata, considerando che l’università è una delle pioniere nella ricerca sull’IA negli Stati Uniti. Secondo Anne Jones, Vice-rettrice della ASU, diversi docenti utilizzano già l’IA generativa nei loro corsi da quasi un anno. Alcuni strumenti basati sull’IA sono stati implementati persino nei corsi di giornalismo per la creazione di articoli multimediali. Questo avviene mentre al di fuori delle mura accademiche, il New York Times intenta una causa contro OpenAI per un presunto uso improprio dei propri articoli.
L’implementazione di ChatGPT nelle aule della ASU coinvolgerà anche gli studenti, i cui suggerimenti saranno raccolti a partire dal mese di febbraio. Anne Jones ha sottolineato che, poiché le università mirano a promuovere il pensiero critico, è essenziale non chiudersi all’innovazione tecnologica, ma piuttosto definire le condizioni in cui queste tecnologie possono contribuire all’educazione.
Cosa ne pensate? Per ora si parla solo di università ma l’IA potrebbe in futuro essere adottata anche in altre istituzioni scolastiche, ciò ne consegue però che molti insegnanti potrebbero perdere il posto di lavoro, come sta già accadendo in diverse aziende.
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