Le azioni di Cisco Systems sono salite del 4% durante l’ultima settimana sulla scia della pubblicazione dei risultati del quarto trimestre fiscale e dell’intero anno 2022. Il fatturato del produttore di hardware e software per il networking è rimasto pressoché invariato rispetto a un anno fa, attestandosi a 13,1 miliardi di dollari, ma ha comunque superato le stime degli analisti di 320 milioni di dollari. Gli utili rettificati sono scesi dell’1% a 0,83 dollari per azione, superando di un centesimo le previsioni di consenso.

La crescita di Cisco non è dunque apparsa particolarmente forte, ma i risultati superiori alle attese fanno ben sperare sulla tenuta delle previsioni aziendali che, ricordiamo, stimano una nuova accelerazione nel corso dell’anno fiscale 2023.

Per quanto concerne le sue evoluzioni più recenti, a partire dall’anno fiscale 2022 (conclusosi il 30 luglio), Cisco ha ristrutturato i suoi quattro segmenti principali in sei nuovi: Reti sicure e agili (che ha generato il 46% del fatturato nel corso dell’anno), Internet per il futuro (10%), Collaborazione (9%), Sicurezza end-to-end (7%), Esperienze applicative ottimizzate (1%) e Servizi (26%).

Quest’anno la divisione Secure, Agile Networks di Cisco ha faticato a raggiungere il suo obiettivo con un rallentamento delle vendite di switch e router aziendali, che ha compensato le vendite più consistenti di access-point, wireless e dispositivi basati su server. Anche la crescita del segmento Internet for the Future non ha proseguito al sua strada al rialzo come conseguenza della flessione delle vendite di dispositivi via cavo, edge e ottici, oltre che per i difficili confronti con l’acquisizione di Acacia lo scorso marzo. Tuttavia, l’azienda ha dichiarato che l’indebolimento delle vendite di hardware è dovuto principalmente a limitazioni dell’offerta e non a un calo della domanda.

Di contro, la divisione Collaboration è finalmente tornata a crescere nel quarto trimestre, grazie alla vendita di un maggior numero di hardware per la collaborazione in sede. La crescita è stata tuttavia compensata dal rallentamento delle vendite di prodotti per riunioni e chiamate in un mercato post-sblocco. Le attività software di Cisco a più alta crescita sono andate meglio. L’unità End-to-End Security ha accelerato la crescita, mentre l’unità Optimized Application Experiences ha beneficiato della crescita continua di ThousandEyes, il servizio di osservabilità della rete basato su cloud.

Complessivamente, i dati forniti da Cisco per il quarto trimestre sono stati contrastanti, ma il top management prevede comunque un aumento del fatturato tra il 2% e il 4% su base annua nel primo trimestre dell’anno fiscale 2023 e tra il 4% e il 6% per l’intero anno. Si tratterebbe di un miglioramento rispetto alla crescita dei ricavi del 3% registrata nell’anno fiscale 2022, e la riporterebbe sulla buona strada per raggiungere l’obiettivo a lungo termine di un tasso di crescita annuale composto (CAGR) compreso tra il 5% e il 7% tra l’anno fiscale 2021 e l’anno fiscale 2025.

Cisco prevede che l’utile per azione rettificato (EPS) sarà da zero al 2% in più rispetto all’anno precedente nel primo trimestre dell’anno fiscale 2023, per poi aumentare dal 4% al 6% per l’intero anno. Ciò potrebbe significare un’accelerazione rispetto al 4% di crescita dell’EPS rettificato nell’anno fiscale 2022, a sostegno dell’obiettivo di un CAGR del 5%-7% tra l’anno fiscale 2021 e l’anno fiscale 2025.

Ma allora conviene comprare Cisco?

A 50 dollari, il titolo è quotato solo 14 volte il punto medio delle sue previsioni di EPS rettificato per l’anno fiscale 2023 e paga un dividend yield a termine del 3,2%. Questa bassa valutazione e l’alto rendimento dovrebbero renderlo un titolo sicuro, anche se l’aumento dei tassi di interesse fa vacillare il settore tecnologico in generale.

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