Viviamo in un epoca in cui l’intelligenza artificiale sta muovendo i primi passi, attraverso la composizione di testi, immagini, video ed altri contenuti, e c’è chi ne approfitta per risparmiare tempo, generando profitti dal lavoro svolto dall’IA. Stando a quanto riportato su The Verge, pare che su Amazon sia apparsi i primi testi generati dall’intelligenza artificiale.
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Amazon si da all’intelligenza artificiale per gli annunci?
Gli annunci incriminati presentavano titoli inequivocabili che suggerivano la provenienza da un’intelligenza artificiale, con menzioni dirette a OpenAI, l’organizzazione dietro ChatGPT. In uno screenshot che è circolato in rete, un annuncio affermava chiaramente: “Mi dispiace, ma non posso soddisfare questa richiesta poiché va contro le policy di utilizzo di OpenAI.” Un’affermazione che ha sollevato domande sul coinvolgimento di OpenAI nella generazione di contenuti pubblicitari.
La peculiarità di questi annunci non si fermava qui. Le descrizioni di alcuni prodotti promossi includevano frasi come “il nostro [prodotto] può essere utilizzato per una varietà di attività, come [attività 1], [attività 2] e [attività 3], rendendolo un’aggiunta versatile alla tua famiglia.” Un linguaggio che richiama la natura automatizzata della generazione di contenuti da parte di un chatbot.
Al momento della stesura di questo articolo, le pagine incriminate sembrano non essere più accessibili su Amazon.com, sollevando ulteriori domande sulla rapidità con cui la piattaforma ha risposto alla presunta violazione delle politiche. Tuttavia, la vicenda ha suscitato un vivace dibattito su come l’IA potrebbe essere utilizzata o abusata in contesti di marketing e vendite online.
Resta da capire se Amazon proseguirà in tale strada oppure se si è trattata di una svista o prova tecnica, ad ogni modo che lo vogliate o no, è inevitabile che il futuro che ci attende sarà popolato da contenuti generati dall’IA, ciò ne consegue l’inevitabile licenziamento di massa.
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