Si chiama Vanguard S&P 500 Growth ETF (Ticker VOOG) e per chi non lo sapesse è l’ETF che replica l’andamento dell’indice S&P 500 Growth, il paniere che comprende molti titoli growth quotati sul più ampio e più importante S&P500 di Wall Street. Di recente il Vanguard S&P 500 Growth ETF è balzato agli onori della cronaca per essere finito nel mirino di Anthony Di Pizio, l’autore del noto sito finanziario The Motley Fool.
In pratica il noto blogger ha confermato tutta la sua fiducia nei confronti di questo fondo a gestione passiva ribadendo la view bullish in essere e formulando una prediction decisamente ottimistica: l’andamento dell’ETF in questione sarà migliore rispetto a quello dell’S&P 500.
Insomma ci sono tutti gli elementi per scendere nel dettaglio provando a capire da dove nasce tutto questo ottimismo di Di Pinzio su VOOG.
Prima di procedere, ricordiamo ai nostri lettori che trattandosi di uno degli ETF più popolari al mondo, Vanguard S&P 500 Growth si può acquistare attraverso innumerevoli canali. Chi volesse farlo online a condizioni molto interessanti e con la garanzia che solo la piattaforma NR 1 in Italia può dare, si può indirizzare verso Fineco. La sezione ETF di Fineco è ricchissima di fondi e strumenti trading. Inoltre la banca, avendo sede in Italia, opera anche come sostituto di imposta per i clienti con la residenza in Italia.
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Cosa è lo S&P Growth e quale è il rapporto con l’S&P 500 tradizionale
L’indice S&P 500 Growth comprende le 231 azioni dell’S&P 500 che vantano la migliore performance escludendo le restanti 269. La selezione dei titoli top che possono far parte di questo paniere più ristretto non avviene in modo casuale ma sulla base di una serie di criteri a partire dal tasso di vendite delle società stesse. Inutile dire che dell’S&P 500 Growth fanno parte proprio i colossi tech che negli scorsi mesi hanno guidato il rally del più ampio S&P 500 e del Nasdaq. I titoli tech incidono sull’S&P 500 Growth per oltre il 50 per cento. I nomi si possono facilmente immaginare: da Microsoft a Apple passando per Nvidia. Si tratta di quotate che oramai valgono trilioni di dollari di market cap tanto da poter condizionare l’andamento di tutto l’S&P 500 (il pese delle magnifiche 7 sull’S&P 500 è di oltre il 31 per cento!).
Secondo Di Pizio, punto di forza dell’S&P Growth è il ribilanciamento trimestrale. In pratica ogni tre mesi l’indice “ristretto” viene ridimensionato in modo tale da comprendere solo i titoli migliori. Praticamente l’indice è sempre aggiornato. Questo punto di forza dell’S&P 500 Growth si “trasla” anche all’ETF di Vanguard. Ecco spiegato perchè il fondo che investe sull’S&P Growth è così popolare tra gli investitori.
Come funziona l’ETF Vanguard S&P 500 Growth
L’S&P 500 Growth è una cosa e l’ETF di Vanguard che lo replica è un’altra. Tuttavia il fatto che il livello di ponderazione siamo molto simile consente di affiancare i due asset. Ad esempio Apple è il titolo che pesa di più sull’indice ristretto (6,89 per cento) ed è anche il titolo che pesa di più nell’ETF Vanguard S&P 500 Growth (12,28 per cento). C’è poi Microsoft che sull’S&P 500 Growth pesa per il 6,7 per cento e che nell’ETF ha una quota dell’11,93 per cento. E ancora Nvdia con il 6,2 per cento sull’S&P 500 e l’11,04 per cento sull’ETF. Insomma c’è una correlazione diretta tra le ponderazioni che caratterizzano indice e ETF.
Proprio questa struttura potrebbe aver permesso all’ETF di Vanguard di fare meglio dell’indice ampio S&P 500. Nel corso dell’ultimo anno il Vanguard è salito del 36,5 per cento mentre l’S&P 500, pur performando in modo egregio (almeno fino ad ora) si è apprezzato del 30,2 per cento.
E di chi è merito tutto questo? Se come abbiamo già detto l’ETF di Vanguard è imbottito di titoli tech che a loro volta sono tra i migliori di tutto l’S&P 500, allora la risposta è scontata: è il forte rialzo delle azioni Apple, Nvidia, Microsoft e delle altre 4 magnifiche ad aver permesso all’ETF Vanguard S&P 500 Growth di apprezzarsi così tanto. Inutile dire che chi ha questo ETF in portafoglio è ben consapevole di tutto ciò.
Come investire su Vanguard S&P 500 Growth ETF
L’ETF di Vanguard che investe sull’S&P Growth è stato creato nel 2010 e da allora ha sempre registrato un tasso annuo di crescita composto del 15,9 per cento. Parallelamente il tasso annuo di crescita composto del solo S&P 500 è stato del 13,7 per cento. Ogni anno, quindi, l’ETF ha vinto sull’indice del 2,2 per cento.
Come ampiamente noto a chi è solito investire sui mercati, però, le prestazioni passate sono si utili per provare a farsi un’idea, tuttavia non sono mai garanzia delle prestazioni future.
Assodato questo, la prospettiva per l’ETF che investe sull’S&P 500 Growth sembra comunque essere incoraggiante. Vero è che nell’ultimo mese il mercato azionario Usa non ha performato bene (ma era cresciuto tantissimo in precedenza), tuttavia il ristretto S&P 500 Growth include le azioni migliori tra le 500 dell’S&P 500 e soprattutto viene ribilanciato ogni tre mesi. Un arco temporale accettabile per restare sempre sul pezzo.
Per comprare il Vanguard S&P 500 Growth ETF (parliamo dell’ETF reale e non di strumenti derivati sul fondo) si può usare la piattaforma Fineco. La celebre banca italiana che tra l’altro è anche quotata su Borsa Italiana, presenta una robusta sezione dedicata al trading ricchissima di ETF di tutto il mondo.
Con Fineco è possibile investire in ETF in due diversi modi:
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Nel caso dell’ETF di Vanguard, quindi, Fineco consente sia di acquistarlo singolarmente che di inserirlo, con un certo peso, in un più ampio piano di accumulo di capitale.
Non è solo questo il vantaggio di Fineco per quello che riguarda gli ETF. La banca, infatti, presenta anche una lunga selezione di ETF senza commissioni e poi ci sono gli ETF tematici di Fineco AM.
Per quello che riguarda le commissioni, Fineco lega i costi all’attività. Maggiore è il volume di trading e più basse sono le spese fermo restando che sono previste tutta una serie di promozioni per i nuovi clienti oltre che legate all’età.
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