Stai cercando previsioni e stime sui possibili rendimenti delle obbligazioni Usa nel 2024? L’anno sta per finire ed è quindi normale rivolgere la propria attenzione a quello che accadrà il prossimo.
In una precedente analisi ci siamo occupati delle previsioni 2024 sul mercato obbligazionario in generale. Alcuni lettori, leggendo quell’analisi, ci hanno chiesto di scendere più nel dettaglio a livello geografico. Proprio questo è ciò che abbiamo fatto con un nuovo articolo il cui tema sono le previsioni 2024 sui rendimenti delle obbligazioni Usa. L’interesse che alcuni lettori hanno dimostrato verso la tematica è giustificato dal fatto che il 2024 si prospetta come un periodo ricco di opportunità per gli investitori nell’obbligazionario americano dopo un 2023 decisamente sotto tono.
Rendimenti obbligazioni Usa 2024: ecco le previsioni degli analisti
Ad occuparsi del tema previsioni obbligazioni Usa è stato Andrzej Skiba, Head of US Fixed Income e Senior Portfolio Manager di RBC BlueBay.
L’analista ha posto l’accento sugli imminenti tagli dei tassi di interesse Usa (ci siamo occupati dell’argomento in un articolo dedicato alle previsioni 2024 sui tagli dei tassi BCE/FED) affermando come questa mossa potrebbe contribuire ad offrire rendimenti più robusti a chi investe nel credito societario investment grade.
Grazie al significativo supporto del carry, Skiba ritiene che siano possibili rendimenti a doppia cifra nel mercato obbligazionario americano. Con le imprese che hanno dimostrato di essere in grado di resistere al rallentamento economico (recessione) Skiba prevede che gli emittenti americani potrebbero dimostrare una spiccata capacità di recupero.
Nonostante uno scenario di spread ristretti, Skiba ha individuato diverse sacche di valore sul mercato evidenziando l’importanza di effettuare una selezione attiva del credito.
Per gli obbligazionisti investment grade, l’anno che si appresta a chiudersi è stato particolarmente movimentato. Tutta una serie di crisi finanziarie apparenti e di eventi traumatici come ad esempio i tanti default di banche regionali negli USA e il successivo collasso del Credit Suisse in Europa (risolto solo grazie all’intervento di UBS) hanno reso tutto molto incerto. Solo nella parte finale dell’anno, il settore investment grade è riuscito a recuperare almeno una parte del terreno perso rendendo meno amaro il bilancio del 2023 nel suo insieme.
Per il 2024 le previsioni sulle obbligazioni Usa sono positive con un Skiba che si è detto decisamente ottimista sulle opportunità di investimento. Una leggera ripresa dei rendimenti dei titoli di Stato e una moderata restrizione del credito sono i driver che, secondo l’esperto di RBC BlueBay, potrebbero generare rendimenti a doppia cifra nei prossimi 12 mesi.
Il gestore si è quindi detto costruttivo sul corporate IG negli Stati Uniti anche perchè le imprese sembrano essere tornate in salute e i bilanci pronti a resistere a qualsiasi pressione economica futura. Tuttavia, pur in un contesto improntato all’ottimismo, la selezione dei titoli resta fondamentale con preferenza espressa verso le aree del mercato che presentano un potenziale di restringimento degli spread.
La selezione attiva del credito resta quindi fondamentale secondo l’analisi di RBC BlueBay. In tal senso, oltre ad essere evitato un approccio passivo in quanto possibile causa di risultati inferiori, dovrebbero essere considerati anche i rischi esterni ai mercati, provenienti in primis dalla geopolitica o dalle decisioni degli investitori offshore, poiché i differenziali dei tassi influenzano le scelte di investimento.
Come investire sulle obbligazioni Usa sfruttando le previsioni 2024?
L’approccio attivo è visto come la chiave per investire in obbligazioni in modo efficiente nel 2024. Ma come fare per operare? Tanto per iniziare va preso atto che non ci sono tanti broker per operare sul mercato obbligazionario. Ci sono le banche ma purtroppo esse hanno costi alti e spingono per i loro prodotti.
Una delle poche soluzioni davvero convenienti è Fineco che ha il vantaggio di offrire una asta selezione di bond e titoli di stato.
La banca con la piattaforma NR 1 in Italia, con le sue commissioni competitive, si presenta come una scelta attraente per gli investitori, offrendo tariffe che iniziano da 19€ per ordine. Un elemento distintivo è la possibilità di riduzioni delle commissioni per coloro che effettuano trading con volumi elevati, con la prospettiva di raggiungere un costo di soli 2,95€ per ordine.
Un altro vantaggio è riservato ai giovani sotto i 30 anni che possono beneficiare di tariffe ancor più vantaggiose, partendo da un costo di 2,95€ per ordine. Questa politica mira chiaramente a incoraggiare l’adesione dei giovani investitori, rendendo il trading più accessibile e conveniente per questa fascia di età. In sostanza, più attività di trading si svolge con Fineco, più basse saranno le commissioni.
Questa struttura di commissioni può rivelarsi particolarmente vantaggiosa per coloro che intendono investire in obbligazioni, consentendo loro di massimizzare i rendimenti netti delle operazioni.
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Da evidenziare, poi, il fatto che avendo la sede in Italia, Fineco operare da sostituto di imposta per i clienti con residenza italiana.
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