ETFGI ha stimato che l’industria globale degli ETF ha registrato afflussi netti pari a 1,45 trilioni di dollari nei primi dieci mesi del 2024, superando così il record di 1,29 trilioni, stabilito nel pari periodo del 2021.
Più nel dettaglio, nel corso del solo mese di ottobre l’industria globale degli ETF ha visto afflussi netti pari a 211,41 miliardi di dollari, contribuendo a portare il totale degli afflussi netti dall’inizio dell’anno a un massimo storico di 1,45 trilioni di dollari.
Alla fine del mese di ottobre il valore complessivo degli asset investiti nel settore degli ETF era pari a 14,41 trilioni di dollari, con una leggera flessione rispetto al record di 14,46 trilioni che era stato riscontrato alla fine del mese di settembre.
Tuttavia, osservando i dati da inizio anno alla fine del mese di ottobre, si rileva come gli asset totali siano aumentati del 23,9%, passando dagli 11,63 trilioni di dollari a fine 2023 agli attuali 14,41 trilioni.
Il 2024 si sta dunque rivelando un anno di crescita straordinaria per il settore degli ETF, con afflussi netti annuali che hanno superato sia il precedente record del 2021 (1,29 trilioni) sia i 1,04 trilioni registrati nel 2022.
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Il ruolo degli ETF più importanti
ETFGI ricorda poi come gli afflussi di ottobre siano stati in gran parte guidati dai primi 20 ETF per patrimonio netto, che complessivamente hanno raccolto 69,90 miliardi di dollari.
In particolare, l’ETF S&P 500 di Vanguard (VOO US) ha guidato la raccolta dei singoli ETF con 14,44 miliardi di dollari. Tra gli ETP, invece, i primi 10 per patrimonio netto hanno raccolto complessivamente 1,60 miliardi di dollari in ottobre, con WisdomTree Physical Silver (PHAG LN) in testa con 318,33 milioni di dollari.
Il mercato globale degli ETF comprende ora 12.994 prodotti attraverso 25.849 listini di 791 fornitori su 81 borse in 63 Paesi.
Infine, il report ETFGI sottolinea come queste cifre riflettano la forte domanda di opzioni di investimento diversificate e a basso costo che offrono flessibilità e stabilità in un contesto economico mutevole, sottolineando il ruolo degli ETF come veicolo chiave per la diversificazione del portafoglio.
“L’indice S&P 500 è diminuito dello 0,91% in ottobre, ma è in crescita del 20,97% nel 2024. L’indice dei mercati sviluppati, esclusi gli Stati Uniti, è diminuito del 5,22% in ottobre, ma è in crescita del 6,65% nel 2024. I Paesi Bassi (-10,20%) e il Portogallo (-8,24%) hanno registrato i maggiori cali tra i mercati sviluppati in ottobre. L’indice dei mercati emergenti è diminuito del 3,78% a ottobre, ma è in rialzo del 14,93% YTD nel 2024. La Grecia (-8,66%) e la Polonia (-8,18%) hanno registrato i maggiori cali tra i mercati emergenti in ottobre”, ha pio aggiunto Deborah Fuhr, managing partner, fondatrice e proprietaria di ETFGI.
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