letterine che compongono la parola ETF e grafico al rialzo
Rendimenti molti interessanti per gli ETF sui titoli di stato presenti a Piazza Affari - BorsaInside

Gli investitori italiani sono per loro natura molto attaccati a Btp. Non è solo questione di rendimenti se in tanti preferiscono investire in titoli di stato piuttosto che puntare su asset più speculativi e potenzialmente più remunerativi. In realtà chi investe in Btp e altri bond sovrani esteri lo fa perchè per lui la sicurezza viene al primo posto. Vero è che c’è sempre il rischio default del paese emittente (l’Italia nel caso dei Btp), tuttavia esso è praticamente teorico. Nel 2023 e nel 2024 (fino ad adesso) a chi ha deciso di investire in titoli di stato è andata molto bene. L’aumento dei tassi BCE, infatti, ha determinato un incremento dei rendimenti come mai era accaduto negli anni precedenti. Tuttavia essendo le previsioni convergenti sulla riduzione dei tassi BCE (già nel board di giugno c’è stato un taglio), si può ipotizzare che i singoli Btp siano destinati a rendere di meno.

In questo contesto una valida alternativa può essere rappresentata dagli ETF che investono sulle emissioni governative statali. Si tratta di una tipologia di fondi a gestione passiva poco nota. In realtà questi ETF sui titoli di stato hanno il grande vantaggio di diluire ancora di più il profilo di rischio e al tempo stesso di offri rendimenti potenziali più alti rispetto al singolo bond. Entrambi i vantaggi sono frutto di quella che è la caratteristica principale di questi strumenti: quella di investire su panieri formati da più titoli di stato che sono accumulati tra loro da fattori specifici come, ad esempio, la stessa durata.

Gli ETF che investono sui titoli di stato possono essere acquistati sulle più evolute piattaforme specializzate in fondi passivi. Ad esempio c’è Fineco che offre una selezione molto composita di ETF e, al tempo stesso e sempre dallo stesso account, consente anche di fare trading sui titoli di stato. Coprendo entrambe le asset class, Fineco è la soluzione ideale per investire in titoli di stato con gli ETF e direttamente nelle emissioni governative.

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Le differenze tra gli ETF sui titoli di stato e i BTP

Prima di iniziare ad investire in ETF sui titoli di stato è bene chiarire un aspetto anche per evitare fraintendimenti successivi. Gli ETF sulle emissioni governative italiane non sono un’altra faccia dei Btp ma uno strumento di investimento alternativo. Quindi se l’obiettivo è inserire in portafoglio Btp di specifica durata e precisa cedola è proprio alle singole obbligazioni che è necessario guardare mentre se l’intenzione è quella di posizionarsi sulle obbligazioni governative italiane, allora gli ETF sui titoli di stato sono una interessante alternativa.

Del resto tra le due asset class ci sono delle specifiche differenze (quindi non si tratta di prodotti fotocopia). Tanto per iniziare la stragrande maggioranza di questi ETF, soprattutto gli ultimi arrivati, sono fondi a scadenza a differenza della totalità degli ETF obbligazionari classici. Quotati in borsa, i fondi sui titoli di stato hanno scadenza nell’anno solare. Nel momento in cui si avvicina la fatidica data, gli asset che compongono il fondo sono investiti in strumenti liquidi. Ciò è un preludio al delisting dell’ETF stesso il cui patrimonio netto finale verrà a questo punto distribuito tra i vari sottoscrittori.

Altra differenza tra Btp e ETF sui titoli di stato riguarda la quantità dell’acquistati. Quando si investe in Btp si inseriscono in portafoglio singoli bond governativi mentre gli ETF sui titoli di stato, come del resto tutti fondi a gestione passiva, sono composti da un paniere di bond che segue in modo passivo l’indice di riferimento.

Sono invece molto simili le modalità di uscita. Investendo in ETF si può uscire in ogni momento visto che si tratta di asset negoziati in borsa. Anche i singoli Btp possono essere ceduti in ogni momento piazzandoli sul mercato secondario di Borsa Italiana (MOT).

In entrambi i casi a determinare la convenienza della vendita prima della scadenza è la differenza tra il prezzo di acquisto e quello di vendita.

Quali sono i migliori ETF sui titoli di stato italiani?

Sono 5 i migliori ETF sui titoli di stato italiani che si possono trovare su Borsa Italiana:

  • iShares iBonds Dec 2026 Term € Italy Govt Bond UCITS ETF 
  • iShares iBonds Dec 2028 Term € Italy Govt Bond UCITS ETF
  • Amundi Fixed Maturity 2027 Italy BTP Government Bond UCITS ETF Income
  • Amundi BTP Government Bond 1-3y
  • iShares Italy Government Bond UCITS ETF

Vediamo nel dettaglio come sono strutturati questi ETF e perchè sono ritenuti i migliori (in gioco entrano i rendimenti ma non solo).

Iniziamo col dire che a causa proprio del rally dei rendimenti dei bond sovrani sostenuto dal perdurare degli alti tassi BCE, negli ultimi mesi c’è stata una impennata nelle emissioni di ETF sui titoli di stato. Si tratta soprattutto di fondi a scadenza.

Appena un mese fa sono stati lanciati da BlackRock due iShares iBonds sui titoli di Stato italiani: iShares iBonds Dec 2026 Term € Italy Govt Bond UCITS ETF e l’iShares iBonds Dec 2028 Term € Italy Govt Bond UCITS ETF. In precedenza era stato un altro gestore di primo piano, Amundi, ad immettere sul mercato tutta una una gamma di ETF sui titoli di stato in euro tra cui Amundi Fixed Maturity 2027 Italy BTP Government Bond UCITS ETF Income che ha come sottostante un paniere di emissioni italiane.

Questi sono solo gli ultimi ETF sui titoli di stato italiani quotati in borsa. Tra i tre, quale ha il più alto rendimento? Quando si stilano classifiche sui migliori ETF di una certa tipologia è indispensabile considerare vari fattori a partire dalla scadenza. I due ETF di BlackRock scadono nel 2026 uno e nel 2028 l’altro mentre quello di Amundi ha scadenza 2027. Molti importanti sono anche i costi. Il total expense ratio (TER) dei due prodotti di BlackRock è di 12 punti base mentre l’ETF di Amundi presenta costi di gestione dello 0,09 per cento.

Detto questo, il rendimento dei tre ETF è sorprendentemente simile e si aggira attorno al 3,3/3,4 per cento.

Questi attualmente sono i migliori ETF sui titoli di stato italiani. Ce ne sono anche altri sul mercato come ad esempio Amundi BTP Government Bond 1-3y che investe su un paniere di bond che hanno scadenza tra 1 e 3 anni e il vecchio iShares Italy Government Bond UCITS ETF lanciato nel lontano 2012. In questi casi le spese sono più alte essendo pari a 0,17 nel primo caso e a 0,2 nel secondo. I rendimenti son o più bassi: 0,57% la performance annuale del fondo Amundi e praticamente piatta la prestazione del prodotto iShares.

Come investire in ETF sui titoli di stato con Fineco (e anche in BTP)

Tenendo conto che l’investimento in Btp e quello in ETF sui titoli di stato sono tra loro complementari la strada migliore per un trader è quella di scegliere una piattaforma che consenta di posizionarsi su entrambe le classi di attivi magari proponendo condizioni anche competitive. Ci sono tantissimi broker ETF ma, per quello che riguarda i titoli di stato (e i Btp in particolare) gli specialisti sono pochissimi.

Fineco è la soluzione migliore perchè permette di investire sia in ETF che in titoli di stato e obbligazioni da una stessa piattaforma offrendo condizioni esclusive ai suoi clienti. In più, a differenza della totalità dei broker, su Fineco si possono davvero trovare ETF senza commissioni.

Accennavamo alle condizioni economiche applicate che sono un altro punto di forza di Fineco. In pratica il modello è quello dei costi che calano man mano che sale l’attività di trading. Quindi più si investe e meno si paga.

Due le tipologie di conto tra cui gli investitori possono scegliere: quello classico che comprende funzioni banking e trading e quello di solo trading che non ha costi fissi ed è ideale per i principianti.

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Un ulteriore vantaggio che solo Fineco offre riguarda il lato fiscale. In quanto banca con sede in Italia, Fineco è broker sostituto di imposta per i clienti che hanno la residenza in Italia.

A completare poi il quadro della proposta sono i servizi proposti. Per quello che riguarda gli ETF si può scegliere tra investimento standard e Piano Replay mentre per quanto concerne le obbligazioni, ci sono oltre 4000 asset tra cui scegliere usando quotazioni gratuite e grafici avanzati. In più con lo strumento Top Obbligazioni si può avere subito l’elenco dei titoli di stato italiani ed esteri e delle obbligazioni corporate con il più alto rendimento percentuale netto di giornata. In questo modo scegliere diventa ancora più semplice.

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