La borsa di Tokyo può essere percepita come uno dei mercati azionari più lontani in assoluto dall’Italia. Ciò potrebbe portare ad una certa diffidenza ad investire in azioni giapponesi almeno fino a quando l’opzione a disposizione è solo quella dell’acquisto diretto. Per superare questo scoglio più psicologico che reale, gli investitori italiani ricorrono a due strade alternative: il trading di CFD sugli indici azionari nipponici e gli ETF Giappone. Il primo strumento è più adatto ad un profilo di investitore speculativo mentre il secondo è perfetto per chi vuole contenere i rischi.
In questo articolo parleremo proprio di come investire in azioni giapponesi con gli ETF anche perchè l’argomento è continuo aggiornamento considerato il frequente lancio di nuovi fondi a gestione passiva che consentono di posizionarsi sull’azionariato nipponico. Proprio in queste settimane sul mercato è infatti arrivato l’ETF Franklin FTSE Japan UCITS del noto gestore Franklin Templeton. Come funziona questo ETF? Quali sono le sue caratteristiche? Ma soprattutto è una soluzione interessante per investire in azioni giapponesi?
Tante domande a cui daremo una risposta nei prossimi paragrafi.
Investire in azioni giapponesi con gli ETF: come fare
Ammettiamo che il rischio connesso all’investimento diretto in azioni della borsa di Tokyo non sia alla portata del trader. Gli ETF sull’azionariato giapponese sono un’alternativa sicuramente da considerare. Si tratta di fondi normalmente negoziati in borsa che replicano l’andamento di un indice o di un paniere di azioni, consentendo agli investitori di accedere a una vasta gamma di titoli con un’unica operazione.
Gli ETF in azioni giapponesi permettono di costruire un’esposizione a molte quotate giapponesi con un solo investimento, riducendo in questo modo il rischio intrinseco don l’acquisto di singole azioni. Alcuni di questi ETF offrono anche esposizione a settori specifici, come la tecnologia, l’industria o l’automobile, permettendo così di personalizzare la propria strategia d’investimento.
Come tutti gli ETF, i bassi costi e l’estrema facilità di accesso sono i punti di forza. Attenzione però a quelli che sono gli svantaggi che caratterizzano nello specifico gli ETF Giappone ossia il rischio valutario e il rischio di mercato. Investendo in azioni giapponesi tramite ETF, infatti, il trader viene esposto alle fluttuazioni del tasso di cambio tra lo yen giapponese e l’Euro ma deve fare anche i conti con l’andamento dell’economia del Sol Levante e il suo impatto sulla performance della borsa di Tokyo.
Per investire in azioni giapponesi con gli ETF non è necessario avere un account con uno dei tanti broker non italiani che permettono di acquistare fondi che replicano il mercato giapponese. C’è infatti una banca italianissima come Fineco che consente di investire su tantissimi ETF giapponesi a condizioni molto competitive.
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ETF Franklin FTSE Japan UCITS per investire in azioni giapponesi
L’ETF FTSE Japan UCITS di Franklin Templeton replica l’indice FTSE Japan Net Return che, a sua volta, riproduce le performance delle quotate giapponesi a grande e media market cap indipendentemente dal settore di appartenenza. La diversificazione è quindi massima anche se, logicamente, sono presenti solo società giapponesi trattandosi di un fondo geograficamente molto radicato. Attualmente l’indice è formato da 498 azioni.
Il peso maggiore nell’ETF è ricoperto da Toyota (4,92 per cento del totale), Mitsubishi UFJ Financial Group (2,66 per cento), Sony con il 2,28 per cento e Hitachi con il 2,06 per cento. Gli altri pesi sono inferiori al 2 per cento. Come già si può dedurre da questo elenco, a livello settoriale il comparto più rappresentato è quello industriale che nel suo insieme ha un peso di quasi il 24 per cento. A seguire ci sono il settore dei consumi discrezionali con il 17,43 per cento, quello finanziario con il 14,03 per cento e quindi l’IT con il 13,43 per cento. Settori come quello health care, servizi di comunicazione e beni di consumo pesano meno del 10 per cento sul totale (ma restano comunque sopra la quota rilevante del 5 per cento).
Di seguito le altre caratteristiche dell’ETF Franklin FTSE Japan UCITS:
- accumulazione dei proventi
- Total expense ratio (TER): 0,09 per cento
- Masse gestite: 1,20 miliardi di yen (dato a fine luglio)
- Valuta: Yen
Il nuovo ETF è sbarcato su Borsa Italiana proprio nei giorni scorsi. Può essere individuato sul mercato con l’ISIN IE000D0T0BO1. Pur essendo lo Yen la valuta di riferimento, l’ETF a Piazza Affari è scambiato in Euro.
Lo sbarco dell’ETF Franklin FTSE Japan UCITS su Borsa Italiana allunga la lista di fondi a gestione passiva quotati in Italia che consentono di investire in azioni giapponesi.
Tra i più celebri ricordiamo:
- iShares MSCI Japan ETF (EWJ): replica l’indice MSCI Japan, che include oltre 300 aziende giapponesi
- Lyxor Japan (TOPIX) ETF: replica l’indice TOPIX (Tokyo Stock Price Index), che rappresenta tutte le aziende quotate sul più ampio indice nipponico
- iShares JPX-Nikkei 400 ETF: replica ‘indice JPX-Nikkei 400, che include aziende giapponesi selezionate in base alla qualità della gestione aziendale e della redditività.
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Come investire in azioni giapponesi con gli ETF usando Fineco
Lo abbiamo già detto in precedenza: per investire in ETF non è necessario usare i broker visto che c’è si può usare tranquillamente la piattaforma Fineco (tra l’altro la migliore tra quelle delle banche italiane).
Perchè Fineco? Le motivazioni sono più di una. Quella che per molti è solo una banca con un ottimo conto, per tantissimi investitori è la migliore soluzione per la gestione del risparmio. La sezione ETF Fineco è ricchissima di asset (tra cui tanti ETF sul Giappone) ma anche di strumenti. Inoltre è anche presente una vasta selezione di ETF senza commissioni ed è possibile sempre inserire gli ETF in un Piano Replay al posto del classico investimento singolo.
Per quello che riguarda i costi, poi, i nuovi clienti hanno il pricing speciale di 9,95€/$per ordine su ETF Italia, Europa e USA nel mese di apertura del conto e anche in quello successivo. Attenzione però perchè i clienti under 30 hanno sempre diritto a condizioni speciali.
Per trovare gli ETF sulla piattaforma Fineco ci sono poi tutta una serie di strumenti: dalla scheda contenente informazioni sul prodotto con quotazioni in tempo reale, grafici interattivi, composizione asset e rendimenti fino all’ETF Center per confrontare e analizzare tutti i fondi disponibili e trovare quelli più adatti alle proprie caratteristiche.
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Un ultimo vantaggio di Fineco riguarda il lato fiscale. Avendo la sede in Italia, Fineco è broker sostituto di imposta per i clienti che hanno la residenza in Italia.
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