mappa Europa e segnale di allarme
Volano i rendimenti dei titoli di stato europei - Borsainside

La giornata di ieri è stata nera per i rendimenti dei titoli di stato italiani e, più in generale, per quelli europei. Tutti i bond di riferimento dei paesi più importanti dell’area Euro hanno tremato con i rispettivi rendimenti che sono saliti ai massimi. E attenzione perchè non stiamo parlando di massimi relativi ad un paio di anni fa ma di livelli che, in alcuni casi, mancavano da oltre 10 anni!

E’ sembrato davvero di essere tornati ai tempi della crisi del debito sovrano solo che ieri, a tremare, non sono stati solo i titoli di stato dei paesi periferici dell’are Euro (esempio Italia o Spagna) ma anche quelli dei paesi più virtuosi. Esempio è il fatto che pure il rendimenti del bund tedesco a 10 anni sono volati ai massimi. Cosa è successo? A cosa è imputabile questa situazione e soprattutto, cosa può fare un investitore? Di tutto questo parleremo nel nostro articolo. Prima di affrontare il tema dal lato pratico, vediamo però un pò di numeri anche per avere un’idea della situazione emergenziale che si sta profilando.

Tempesta sui rendimenti dei titoli di stato europei: cosa è successo

Nella giornata di ieri, i rendimenti dei titoli di stato europei sono tutti saliti alle stelle. Per quello che riguarda l’Italia c’è un dato che inquieta più di tutti: il fatto che lo spread Btp Bund sia attivato ad un passo dei 200 punti base. Vero è che la fase più acuta dell’emergenza è durata poco e che poi i tassi sono calati, tuttavia l’impennata del differenziale di rendimento verso livelli che non si raggiungevano da tempo è innegabile ed il metro di quello che sta accadendo.

Spread Btp Bund alto perchè il rendimento del Bto a 10 anni è andato ai massimi. Più precisamente è salito di 0,12 punti percentuali al 4,89 per cento, il livello più alto dal 2013. Ma il problema, come detto, ha valenza europea. Negli stessi minuti in cui il rendimento del Btp decennale si impennava, anche quello dei bond francesi a 10 anni schizzava al 3,5 per cento, livello massimo dal 2011. Nulla è stato in realtà casuale perchè in Italia i rendimenti si sono impennati a seguito della pubblicazione della Nadef da cui risulta una netta revisione al rialzo del deficit destinato ad essere oltre il 3 per cento del limite europeo del Patto di Stabilità (che, tra l’altro, a causa dell’emergenza covid è sospeso). Situazione molto simile in Francia dove i rendimenti sono schizzati in scia all’ondata di polemiche che ha travolto il governo per non essere riuscito a tagliare in modo sufficiente la spesa pubblica al fine di evitare che ci fosse violazione delle regole fiscali europee.

Questi i casi di Italia e Francia ma anche gli altri paesi hanno tremato. In Spagna i rendimenti dei titoli di stato locali sono saliti fino al 4 per cento, livello record dal 2013. E che dire della Germania che un tempo era la paladina del rigore in Europa? Anche in questo caso si è verificata una impennata dei rendimenti del bund a 10 anni che. raggiungendo il 2,93 per cento, è salito ai livelli più alti da oltre 10 anni.

Il Mercato Obbligazionario in tempesta perfetta: le opinioni degli analisti

A seguito dell’impennata dei rendimenti dei bond sovrani, il mondo finanziario e gli analisti hanno acuito il loro nervosismo tanto che alcuni sono arrivati a parlare di tempesta perfetta nei mercati obbligazionari. I recenti sviluppi hanno quindi scatenato una serie di reazioni da parte degli esperti finanziari.

Mike Riddell, gestore di portafoglio obbligazionario di Allianz Global Investors non ha dubbi nell’affermare che la narrativa che ha preso il sopravvento è quella fiscale. Secondo l’analista è evidente che i disavanzi di bilancio dei paesi dell’area Euro siano sempre più grandi rispetto a quanto previsto in precedenza. I mercati iniziano ad essere sempre meno tolleranti dinanzi a quelli che sembrano essere non più solo dei semplici deficit ciclici destinati prima o poi a rientrare ma deficit strutturalmente più alti.

Ancora più esplicito Piet Haines Christiansen, direttore della ricerca sul reddito fisso presso Danske Bank, secondo il quale i rendimenti più alti (e soprattutto a lungo più alti) hanno colto di sprovvista gli investitori che hanno un posizionamento sbagliato. Se a ciò si sommano le maggiori revisioni dei deficit di bilancio di Italia e Francia ma anche l’aumento della quotazione petrolio si ha un’idea del contesto in cui è maturato il rally dei rendimenti.

Questa dinamica è stata evidentissima nell’esito dell’asta Btp di fine settembre. Il Tesoro ha raccolto 3 miliardi di euro con le obbligazioni decennali ma solo perchè esse offrono un rendimento del 4,93 per cento che è il più alto alto dal 2012. Giusto per avere un’idea, il mese scorso il Btp a 10 anni aveva registrato un rendimento del 4,24 per cento decisamente più basso rispetto a quello nuovo.

Dubbi confernati da Frederik Ducrozet di Pictet Wealth Management per i quale la sorpresa al rialzo delle proiezioni del deficit italiano rappresenta un catalizzatore dell’ampliamento degli spread che si traduce in una maggiore offerta di obbligazioni che va oltre quella che i mercati possono assorbire”.

E per Riddell di Allianz, l’impatto di questi movimenti di mercato sta a significare che il rischio di recessione e di incidenti finanziari sta diventando sempre più grande.

In un contesto così turbolento, gli investitori dovranno rimanere vigili e adottare una strategia oculata per affrontare le sfide attuali nei mercati obbligazionari.

Come investire con i rendimenti dei titoli di stato ai massimi?

Investire con i rendimenti dei titoli di stato ai massimi può essere una sfida, ma si possono adottare alcune strategie per affrontare questa situazione. Eccone alcuni:

  • Ricorrere alla diversificazione dell’investimento: la diversificazione del portafoglio è fondamentale in un mercato obbligazionario con rendimenti elevati. Fondamentale è includere una varietà di asset, come azioni, obbligazioni aziendali, materie prime o investimenti alternativi, per ridurre il rischio complessivo.
  • Introdurre obbligazioni di diverse scadenze: va presa in considerazione la possibilità di acquistare obbligazioni con scadenze diverse. Le obbligazioni a lungo termine tendono ad avere rendimenti più elevati, ma sono più sensibili alle fluttuazioni dei tassi di interesse. Le obbligazioni a breve termine possono offrire maggiore stabilità.
  • Introdurre obbligazioni di emittenti differenti: mai limitarsi a investire solo in titoli di stato. Le obbligazioni emesse da governi locali, aziende blue-chip e altre entità possono offrire rendimenti interessanti e diversificare ulteriormente il proprio portafoglio
  • Applicare strategie di trading: in un contesto caratterizzato da rendimenti elevati, si possono considerare strategie di trading obbligazionario, come il trading a breve termine o l’arbitraggio. Queste strategie implicano un maggiore livello di attività e rischio e vanno quinti utilizzare con cura.

Lato operativo è sempre consigliabile usare broker che sono davvero specializzati in obbligazioni e non si limitano ai soliti ETF obbligazionari.

La buona notizia è che c’è una banca italiana che offre, tra i tanti asset, anche i titoli di stato. Si tratta di Fineco. Anche se il brand potrebbe far pensare alla tradizionale banca, in realtà Fineco è molto di più di una banca essendo invece un multifunzionale per l’investimento che offre una vasta gamma di asset su cui operare. Tra questi asset ci sono appunto le obbligazioni.

Con prezzi sempre aggiornati in tempo reale, gli investitori hanno a disposizione tutte le informazioni necessarie per prendere decisioni informate e gestire il proprio portafoglio obbligazionario in modo efficiente.

Per investire in titoli di stato con Fineco è necessario seguire questi step:

  • Possibilità di operare su vari mercati: tra cui MOT ed EuroMOT, che sono comparti telematici di Borsa Italiana dedicati agli strumenti obbligazionari. Inoltre si può accedere a EuroTLX, un mercato gestito direttamente da TLX S.p.A., e a Hi-mtf, un mercato organizzato da Hi-mtf S.p.A.
  • Analisi dei dettagli del Titolo: una volta selezionato il mercato, si può consultare la scheda del singolo titolo. Questa scheda contiene tutte le informazioni cruciali, tra cui il prezzo di emissione, il prezzo di rimborso, il rendimento del titolo e altre caratteristiche rilevanti. Questi dati consentono di valutare attentamente ogni opportunità di investimento.
  • Inserimento dell’ordine: è sufficiente inserire l’ammontare desiderato (valore nominale) che desideri acquistare o vendere. In alcuni casi, come su EuroTLX, MOT ed EuroMOT, e su Hi-mtf segmento Order driven, è possibile specificare anche un limite di prezzo
  • Verifica dei dettagli dell’ordine: Prima di confermare l’ordine, è importante controllare attentamente tutti i dettagli.
  • Conferma dell’perazione: una volta effettuati i controlli necessari e verificata la correttezza degli estremi dell’ordine, si può confermare l’operazione

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