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Secondo un’analisi condotta da Morningstar, il 2024 ha visto diversi Exchange-traded fund (ETF) registrare performance particolarmente negative. Gli ETF, strumenti finanziari che permettono di replicare indici di mercato o strategie di gestori esperti, si caratterizzano per i bassi costi e la negoziabilità in Borsa, rendendoli popolari come componenti fondamentali di portafogli diversificati: la loro gestione passiva li espone tuttavia anche alla replica delle performance negative, se il paniere di riferimento delude le aspettative.

Per comprendere quali siano gli ETF peggiori del 2024 la ricerca ha preso in considerazione ETF azionari, bilanciati e obbligazionari disponibili sul mercato italiano, escludendo gli ETN e i fondi con patrimonio inferiore a 23,4 milioni di euro. Sono stati inoltre esclusi i prodotti della categoria “trading”, poco adatti agli investitori di lungo periodo.

I protagonisti negativi del mercato

L’Invesco Solar Energy UCITS ETF (ISUN) si è distinto come il peggiore performer dell’anno, registrando una perdita del 32,92%. Un risultato è significativamente peggiore rispetto alla media della sua categoria, che ha visto un calo del 6,66%. Al secondo posto troviamo il VanEck Rare Earth and Strategic Metals UCITS ETF (REMX), con una performance negativa del 30,79%.

Un dato particolarmente interessante emerso dall’analisi Morningstar riguarda la concentrazione di ETF legati al mercato brasiliano tra i peggiori performer. Non è peraltro una sorpresa, considerato che la categoria Azionari Brasile ha registrato nel 2024 una perdita media del 26,70%, con cinque prodotti presenti nella top 10 dei peggiori ETF dell’anno.

Tutta laregione latinoamericana in generale ha inoltre mostrato performance negative, con diversi ETF che hanno registrato perdite superiori al 20%. Tra questi, l’Xtrackers MSCI EM Latin America ESG Swap UCITS ETF ha perso il 24,35%, mentre l’iShares MSCI EM Latin America UCITS ETF ha registrato un calo del 22,51%.

È inoltre interessante notare come, nonostante le performance negative del 2024, alcuni di questi ETF mantengano rating Morningstar elevati su periodi più lunghi. Ad esempio, l’iShares MSCI EM Latin America UCITS ETF, nonostante le perdite recenti, mantiene un rating Gold e quattro stelle Morningstar, suggerendo una solida performance storica su periodi più estesi.

Guida agli ETF: Caratteristiche, Vantaggi e Confronto con i Fondi Comuni

Gli Exchange-Traded Funds (ETF) rappresentano uno strumento di investimento moderno che ha rivoluzionato il modo in cui gli investitori accedono ai mercati finanziari. Questi strumenti finanziari sono fondi d’investimento quotati in borsa che replicano l’andamento di un indice di riferimento, come ad esempio il FTSE MIB per il mercato italiano o l’S&P 500 per quello americano. La peculiarità fondamentale degli ETF risiede nella loro natura ibrida, che combina le caratteristiche dei fondi comuni d’investimento con la flessibilità delle azioni quotate in borsa.

La struttura degli ETF si basa su un meccanismo di replica che può essere fisica o sintetica. Nella replica fisica, il gestore acquista effettivamente i titoli che compongono l’indice di riferimento nelle stesse proporzioni. Questo approccio garantisce una trasparenza totale ma può risultare più costoso in termini di gestione. La replica sintetica, invece, utilizza strumenti derivati per replicare le performance dell’indice, potendo risultare più efficiente in termini di costi ma introducendo un elemento di complessità e rischio controparte.

Gli ETF si distinguono per la loro elevata liquidità, essendo negoziabili in qualsiasi momento durante l’orario di borsa aperta. Questa caratteristica li rende particolarmente attraenti per gli investitori che necessitano di flessibilità nella gestione del proprio portafoglio. Il prezzo degli ETF si forma in tempo reale attraverso il meccanismo della domanda e dell’offerta, similmente a quanto accade per le azioni, permettendo agli investitori di conoscere sempre il valore esatto del loro investimento.

Un aspetto particolarmente vantaggioso degli ETF è la loro efficienza in termini di costi. Le commissioni di gestione sono generalmente molto contenute rispetto ai fondi comuni tradizionali, grazie alla gestione passiva che non richiede un team di analisti per selezionare i titoli. Questo approccio passivo si traduce in minori costi operativi che vengono trasferiti all’investitore sotto forma di commissioni più basse.

La diversificazione rappresenta un altro punto di forza degli ETF. Con un singolo acquisto, l’investitore può ottenere esposizione a un intero mercato o settore, riducendo significativamente il rischio specifico legato ai singoli titoli. Esistono ETF che coprono praticamente ogni asset class: azioni, obbligazioni, materie prime, valute e persino cripto-attività, permettendo di costruire portafogli altamente diversificati con relativa semplicità.

Dal punto di vista fiscale, gli ETF godono spesso di un trattamento favorevole in molti paesi, inclusa l’Italia, dove sono considerati strumenti a gestione passiva e quindi soggetti a un regime fiscale vantaggioso. La trasparenza è un altro elemento distintivo: la composizione del portafoglio è sempre nota e viene aggiornata quotidianamente, permettendo all’investitore di sapere esattamente dove sono allocati i propri capitali.

Confronto tra ETF e Fondi Comuni di Investimento

CaratteristicaETFFondi Comuni di Investimento
NegoziazioneContinua durante l’orario di borsaUna volta al giorno al NAV
GestionePassiva, replica un indiceAttiva, scelta discrezionale dei titoli
CommissioniGeneralmente basse (0.1-0.5% annuo)Più elevate (1-2% annuo o superiori)
TrasparenzaComposizione nota quotidianamenteComposizione pubblicata periodicamente
LiquiditàImmediata durante orario di borsaRegolamento dopo alcuni giorni
Importo minimoUn singolo ETFSpesso richieste soglie minime
PricingIn tempo realeAl valore di chiusura giornaliero
StrategiaReplica indice di riferimentoObiettivo di sovraperformance
Costi di ingresso/uscitaSolo commissioni di negoziazionePossibili commissioni di sottoscrizione e riscatto
Efficienza fiscaleGeneralmente più efficientePuò variare in base alla tipologia

Gli ETF rappresentano quindi uno strumento moderno e efficiente per l’investimento, particolarmente adatto per investitori che cercano trasparenza, costi contenuti e facilità di negoziazione. Tuttavia, la scelta tra ETF e fondi comuni dovrebbe basarsi sugli obiettivi specifici dell’investitore, sul suo orizzonte temporale e sulla sua propensione al rischio. In un portafoglio ben diversificato, entrambi gli strumenti potrebbero trovare il loro spazio, sfruttando le caratteristiche distintive di ciascuno per ottimizzare il rapporto rischio-rendimento complessivo.

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