Per cavalcare il boom delle auto elettriche, e soprattutto in previsione del forte trend di crescita di questo settore, ci sono varie strade a disposizione. Quella più immediata e naturale passa dall’acquisto di azioni dei più importati players del comparto. Ad esempio Tesla oppure Nio. Il rischio, optando per questa soluzione, è quello di esporsi eccessivamente su un pugno di quotate. Ad esempio si decide di comprare azioni Tesla e tutto va bene se il titolo si apprezza ma tutto va male nell’ipotesi in cui la quotata dovesse segnare un ribasso.
Per ovviare a questo “limite” la strada che più frequentemente viene intrapresa porta agli ETF, i quali, rispetto alle azioni, consentono di gestire meglio il rischio valorizzando al massimo il concetto di diversificazione.
Tra i tanti ETF su cui investire per sfruttare il trend di crescita dell’auto elettrica, ci quelli che hanno come sottostante le batterie al litio. Si tratta di un settore spesso ritenuto di nicchia che, dal nostro punto di vista, sarebbe sbagliato non considerare come soluzione alternativa per speculare sul boom delle auto elettriche. Soluzione alternativa ma non innaturale visto che le auto elettriche si basano proprio sulle batterie al litio e che, senza queste ultime, l’industria dell’auto elettrica sarebbe quasi impensabile.
In questo post spiegheremo come funzionano gli ETF sulle batterie al litio e poi accenneremo a quelli che sono i migliori fondi a gestione passiva che consentono di posizionarsi sul settore.
Cosa sono le batterie al litio in sintesi
Le batterie al litio sono una tipologia di batteria ricaricabile che usa il litio come elemento chimico chiave per il suo funzionamento. Si tratta di dispositivi che sono ampiamente utilizzate in una vasta gamma di applicazioni, tra cui strumenti portatili come telefoni cellulari, laptop, tablet, fotocamere, orologi, elettroutensili e soprattutto veicoli elettrici.
Sono 5 le ragioni per cui le batterie al litio sono molto apprezzate. 5 motivi che, dal nostro punto di vista, saranno alla base del futuro di questo settore.
- Alta densità energetica: non tutti lo sanno ma le batterie al litio hanno una delle più alte densità energetiche tra le tecnologie delle batterie, il che significa che possono immagazzinare molta energia in un piccolo spazio.
- bassa autoscarica: questi dispositivi hanno un tasso di autoscarica molto più basso rispetto ad altre tecnologie di batterie e ciò implica che che possono mantenere la loro carica per periodi più lunghi quando non vengono utilizzate attivamente.
- efficienza di ricarica: grazie alle due precedenti caratteristiche, le batterie al litio presentano un’alta efficienza di ricarica e di conseguenza convertono l’energia elettrica in energia chimica e viceversa in modo relativamente efficiente.
- ciclo di vita: se vengono gestite in modo corretto le batterie al litio possono avere un buon numero di cicli di carica/scarica prima che la loro capacità diminuisca significativamente.
- eterogeneità delle tipologie: ci sono varie tipologie di batterie al litio, come le batterie al litio-ion (Li-ion), le batterie al litio-polimero (LiPo), le batterie al litio-ferro-fosfato (LiFePO4). Ognuna di queste ha diverse applicazioni.
Come sono usate le batterie al litio nelle auto elettriche
Le batterie al litio sono fondamentali nelle auto elettriche, poiché forniscono l’energia necessaria per alimentare il motore elettrico e consentire quindi la propulsione dell’auto. Ci sono varie metodologie di utilizzo tra cui:
- Pacchi di batterie che vengono posizionati all’interno dell’auto, solitamente nella parte inferiore, per abbassare il centro di gravità e migliorare la stabilità. Questi pacchi sono costituiti da numerosi singoli elementi batteria, ciascuno contenente celle al litio.
- Celle al litio all’interno delle quali ci sono strati di materiali che consentono l’accumulo e il rilascio di energia chimica durante la carica e la scarica. Le tecnologie di cella possono variare, ma le più comuni sono le celle al litio-ion (Li-ion) a causa della loro alta densità energetica e dell’efficienza.
- BMS (Battery Management System): si tratta di un sistema che monitora le singole celle all’interno del pacchetto, controlla la temperatura, il bilanciamento della carica e della scarica, e si assicura che la batteria sia utilizzata in modo sicuro ed efficiente.
Tecnicamente durante la guida l’energia viene prelevata dalla batteria per alimentare il motore elettrico, consentendo all’auto di muoversi. Quando si frena o si rallenta, l’energia cinetica può essere recuperata attraverso il processo di frenata rigenerativa e immagazzinata nuovamente nella batteria. Per quello che invece riguarda la ricarica, le auto con batterie al litio si possono essere ricaricate tramite una presa elettrica domestica, una stazione di ricarica pubblica o una stazione di ricarica rapida.
Cosa sono gli ETF sulle batterie al litio?
E adesso passiamo alla parte più finanziaria occupandoci espressamente degli ETF sulla batterie al litio. Si tratta di fondi negoziabili in borsa che cercano di replicare le prestazioni di un indice legato all’industria delle batterie al litio e delle tecnologie correlate. Grazie a questi ETF si può avere esposizione sul settore in modo diversificato e senza dover acquistare singole azioni di aziende specifiche come abbiamo evidenziato a inizio post.
Gli ETF sulle batterie al litio possono includere società che sono coinvolte in diverse fasi della catena del valore delle batterie, tra cui:
- Produzione di litio: società coinvolte nell’estrazione, nella produzione e nella fornitura di litio
- produzione di batterie: tutte le società che operano nella produzione di batterie al litio, comprese quelle utilizzate in auto elettriche, dispositivi portatili, stoccaggio di energia
- tecnologie correlate: società coinvolte nello sviluppo di tecnologie correlate, come la ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali per batterie, la gestione delle celle e il riciclaggio delle batterie.
- industria delle auto elettriche
I principali indici che investono sulle batterie al litio sono:
- indice Solactive Battery Value-Chain: segue l’andamento delle aziende leader nell’ambito delle tecnologie per l’accumulo di energia elettrochimica, tra cui le batterie. Questo indice include anche le società minerarie impegnate nell’estrazione e nella produzione dei metalli essenziali per la fabbricazione delle batterie, come ad esempio il litio. L’obiettivo dell’indice è fornire una panoramica completa dell’intera catena del valore delle batterie, dalla produzione dei materiali alla realizzazione delle soluzioni di accumulo di energia.
- indice WisdomTree Battery Solutions Index: ha uno specifico focus sulle aziende che si dedicano alle soluzioni di immagazzinamento energetico attraverso batterie. Questo indice seleziona aziende sulla base di requisiti minimi di liquidità e utilizza criteri ESG (Ambientali, Sociali e di Governance) per garantire che le aziende incluse siano allineate con pratiche sostenibili ed etiche. Inoltre, l’indice filtra le aziende in base al momentum e alla qualità, cercando di intercettare quotate che dimostrano forza e stabilità nelle loro operazioni e nelle loro strategie aziendali.
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Migliori ETF batterie al litio 2024
E a questo punto vediamo la parte più pratica ovvero quali sono i migliori ETF sulle batterie al litio 2024.
Tanto per iniziare abbiamo il WisdomTree Battery Solutions UCITS ETF USD Acc. Si tratta di un ETF che ha debuttato a febbraio 2020 ed è stato ideato proprio per replicare completamente le prestazioni dell’indice omonimo. Il fondo è denominato in dollari e presenta una buona liquidità. Tecnicamente si tratta di un ETF ad accumulazione e quindi è prevista la distribuzione dei dividendi periodici.Tra le azioni che compongono l’ETF ci sono:
- Contemporary Amperex Techn-A: società leader nel settore delle batterie elettriche che sta contribuendo tanto all’accelerazione dell’adozione dei veicoli elettrici.
- Plug Power Inc: società focalizzata sulla produzione di celle a combustibile a idrogeno e soluzioni per la mobilità elettrica.
- Ganfeng Lithium Co Ltd: player attivo nell’estrazione e nella produzione di litio
A livello geografico l’ETF è orientato verso il mercato cinese delle batterie. A seguire Usa e Giappone. Il costo di gestione annuale dell’ETF è dello 0,40 per cento, leggermente inferiore rispetto ad altri fondi simili.
Il secondo ETF è L&G Battery Value-Chain UCITS ETF che ha come indice di riferimento il Solactive Battery Value-Chain Index.
Lanciato nel gennaio 2018, questo ETF è a replica fissa e vanta un patrimonio molto consistente. La valuta di denominazione è il dollaro Usa. A differenza del prodotto precedente, questo è un fondo ad accumulazione dei dividendi.
Le prime tre società maggiormente rappresentate all’interno del portafoglio di questo ETF sono:
- Pilbara Minerals Ltd: si occupa di estrazione e produzione di minerali, compreso il litio
- Galaxy Resources Ltd: società del settore minerario attiva nella produzione di litio e materiali correlati.
- Advanced Metallurgical Group NV: società che fornisce materiali avanzati per molte industrie, tra cui quella delle batterie al litio.
Molto diversificata l’allocazione geografica con il Giappone che rappresenta il 27,76 per cento dell’allocazione e a seguire gli Usa. Il costo annuo di gestione è dello 0,49 per cento.
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Dove comprare i migliori ETF sulle batterie al litio
Da un punto di vista operativo, Fineco rappresenta una delle opzioni più solide per coloro che sono interessati a investire negli ETF sulle batterie al litio. Questa rinomata banca italiana, quotata addirittura sul Ftse Mib, offre una serie di vantaggi che la rendono una scelta attraente. Oltre ai servizi bancari tradizionali, Fineco offre una serie di vantaggi specifici per chi è interessato ad investire in ETF. Vediamoli nel dettaglio:
- Acquisto senza commissioni: i clienti Fineco possono acquisire ETF iSHARES e AMUNDI/LYXOR tramite Fineco senza dover pagare commissioni di acquisto. Questo può ridurre i costi complessivi dell’investimento e consentire un maggiore rendimento.
- Piano Replay: Fineco offre l’opzione di aderire al piano Replay, che permette di investire in diversi ETF attraverso un piano periodico anziché attraverso acquisti individuali di fondi. Questo approccio può semplificare la gestione dell’investimento nel tempo.
- Accesso ai principali indici di mercato: Gli investitori possono accedere ai principali indici di mercato senza la necessità di acquistare tutti i titoli presenti nel portafoglio. Si tratta di una opzione che è particolarmente utile per coloro che cercano una maggiore diversificazione.
- Piattaforme disponibili: su Fineco ci sono diverse piattaforme di investimento, tra cui la nuovissima e potente FinecoX. Queste piattaforme offrono strumenti avanzati per l’analisi e la gestione degli investimenti. Ricordiamo che la piattaforma Fineco è la NR 1 in Italia
- trasferimento gratuito del conto deposito titoli: Non ci sono spese per trasferire il conto deposito titoli da un’altra banca a Fineco. Questo può facilitare il passaggio a Fineco per coloro che desiderano usufruire dei suoi servizi.
- zero impicci fiscali: Fineco è sostuto di imposta per i clienti che hanno residenza in Italia
Vero è che ci sono tanti vantaggi, tuttavia Fineco non offre un conto demo per la simulazione. Questa “lacuna” è però bilanciata dalla flessibilità e dall’annullamento dei requisiti sul deposito minimo.
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