Oramai tutti conoscono i green bond ma in pochi sanno cosa sono i blue bond. Come lascia intendere l’aggettivo “blue” si tratta di obbligazioni legate alle risorse marine. Tecnicamente i blue bond si configurano come una sottofamiglia della macro-area dei green bond. C’è quindi una correlazione diretta tra le due tipologie obbligazionarie nel senso che le obbligazioni blue fanno sempre sempre parte di quelle green mentre ovviamente non vale il concetto inverso. Ma quali sono i rendimenti più interessanti tra i blue bond? E soprattutto quali sono le obbligazioni in circolazione che rientrano in questo gruppo molto particolare di prestiti obbligazionari sostenibili?
A tutte queste domande daremo una risposta con il nostro articolo. Partiamo però dalle basi ossia da una definizione precisa di blue bond: cosa sono queste obbligazioni azzurre?
Cosa sono i blue bond
I blue bond sono un ti particolare di obbligazioni green che hanno la loro prerogativa nell’essere legate al mare. Questo è quello che dice l’intuito ma cerchiamo di capire più tecnicamente di cosa si tratti.
Per definizione i blue bond sono obbligazioni che hanno come obiettivo mettere in risalto l’importanza dell’uso sostenibile delle risorse marine e al tempo stesso di promuovere le attività economiche sostenibili correlate al mare.
Ma quale è il peso di queste emissioni? Si sta ovviamente parlando di un prodotto di nicchia. Stando ai dati dell’agenzia di rating S&P Global, l’ammontare totale delle obbligazioni blu è pari a 6,8 miliardi di dollari vale a dire lo 0,2 per cento dell’emissione complessiva di bond sostenibili dal 2019, anno in cui ha visto la luce il primo blue bond del mondo.
Quanto rendono i blue bond?
Dopo avere dato una definizione di blue bond, occupiamoci adesso di un aspetto che sicuramente interessa più da vicino gli investitori: quale è il rendimento delle obbligazioni blu?
Tanto per iniziare c’è da evidenziare che essendo la natura dei progetti finanziati da queste obbligazioni molto specifici (sostenibilità delle risorse marine e attività economiche connesse) i profili di duration tendono ad essere più lunghi rispetto a quelli soliti.
Detto questo i rendimenti dei blue bond vanno da 4 per cento al 7 per cento a seconda del posizionamento sulla curva. Queste percentuali lasciando intendere che, anche lato rendimenti (e quindi non solo dal punto di vista etico) i blue bond hanno un certo fascino. Secondo quanto dichiarato in una intervista a Milano Finanza da Stephen Liberatore, Head of Esg/Impact, Global Fixed Income di Nuveen, i blue bond potrebbero ripercorrere il trend a suo tempo seguito dalle obbligazioni verdi soprattutto se le obbligazioni legate alla sostenibilità marina seguiranno il modello Use-of-Proceeds che è stato creato dal mercato dei green bond basato sul risultato diretto e misurabile associato all’impiego del capitale raccolto dall’emissione.
Per quello che invece riguarda gli emittenti di blue bond, almeno per adesso a prevalere sono le entità sovrane che hanno preso parte a transazioni swap debt for nature caratterizzate dalla concessione da parte di un creditore della riduzione di un certo debito in cambio dell’impegno di uno specifico governo a investire in progetti che sono benefici per l’ambiente. Solitamente questi progetti sono legatissimi all’ambiente marino come è il caso dell’allargamento di una certa area marina protetta oppure dell’aumento della sostenibilità dell’industria della pesca di un certo paese.
Esempi di blue bond celebri
Visto che i blue bond sono emissioni particolari o comunque fuori dal comune, facciamo due esempi per rendere l’idea di come funzionano queste emissioni: Gps Blue Financing e il Barbados blue bond.
Il Gps Blie Factoring è uno strumento di investimento che sostiene il Galapagos Life Fund (GLF) e la Repubblica dell’Ecuador nella protezione delle risorse marine delle isole Galapagos. I proventi dell’emissione hanno come obiettivo quello di rifinanziare le obbligazioni emesse dall’Ecuador, generando capitali usati per i pagamenti annuali al GLF. Tali pagamenti sono usati per sostenere attività sostenibili nelle stesse Galapagos. I pagamenti annuali previsti sono pari a 223 milioni di dollari al GLF e 100 milioni di dollari al fondo. Il GLF, dal canto suo, userà i pagamenti per attuare gli impegni di sostenibilità sottoscritti con i Ministeri dell’Ambiente e della Pesca dell’Ecuador. In tutto sono 18 i progetti in cui le risorse sono impegnate tra cui c’è anche lo siluppo di una riserva marina di 60.000 chilometri.
Il Barbados blue bond è invece uno strumento di The Nature Conservancy con il sostegno della Banca interamericana di sviluppo e della International Development Finance Corporation degli Stati Uniti. Il bond usa il rifinanziamento del debito sovrano per proteggere almeno il 30 per cento degli oceani del mondo nell’ambito del programma blue bonds per la conservazione degli oceani.
Queste obbligazioni sono state emesse per rifinanziare i 150 milioni di dollari di debito sovrano delle Barbados. C’è un accordo vincolante con il governo di queste isole per spendere almeno 50 milioni di dollari nei prossimi 15 anni per facilitare e sostenere la conservazione di almeno il 30 per cento dello spazio marino isolano.
Gli esempi fatti (si tratta di operazioni a cui la stessa Nuveen ha preso parte) testimoniano le potenzialità dei blue bond il cui sviluppo potrebbe essere appena all’inizio. Per questo tenere conto anche di queste obbligazioni nella composizione del proprio portafoglio di investimento potrebbe essere una buona idea.
Come investire in obbligazioni con Fineco
A prescindere dal discorso specifico dei blue bond, c’è un modo per investire in obbligazioni usando in piena autonomia una piatta trading e quindi senza passare dalla banca (che, come noto, spinge dove vuole lei)?
La risposta è affermativa. Proprio una banca italiana (ma dotata della piattaforma trading migliore tra quelle presenti in Italia) permette di investire su migliaia di obbligazioni e titoli di stato di tutti i tipi tra l’altro a condizioni anche molto interessanti. Stiamo parlando di Fineco (qui la recensione completa). Il trading sui bond con Fineco è inserito nell’ambito di una più ampia offerta di asset che comprende davvero mercati di ogni tipo.
Grazie alla proposta di Fineco sulle obbligazioni ogni investitore può diversificare il proprio portafoglio con un rendimento costante. Inoltre più si investe s più si paga perchè le commissioni applicate si riducono alla luce di quella che è la propria operatività. Visto che in questo post abbiamo parlando di green bond (di cui le obbligazioni blu fanno parte), vale la pena allargare l’orizzonte oltre l’Italia. Ecco quindi le commissioni che Fineco applica sul trading obbligazionario in base all’area geografica dell’emittente:
- Obbligazioni italiane: max 19€ – min 2,95€
- Obbligazioni europee: max 19€ – min 2,95€
- Obbligazioni Usa: max 12,95$ – min 3,95$
Come già detto in tutti e tre i casi le commissioni per ordine sono fisse e decrescenti in base all’operatività.
- 100% trading, senza compromessi
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Ma Fineco offre anche strumenti molto avanzati per investire in obbligazioni. Dall’area privata dell’utente si può infatti avere accesso ad una pagina dove è presente una panoramica completa sui mercati obbligazionari. Ecco cosa si può trovare in questa pagina:
- spread e curva dei rendimenti
- news price sensitive
- classifica obbligazioni con il più alto rendimento netto di giornata
Per approfondire si rimanda a — Fineco trading su obbligazioni e titoli di stato: come avere rendimenti costanti
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