McDonald’s ha dichiarato che venderà le sue attività in Russia, poco più di due mesi dopo aver sospeso le operazioni nel Paese a causa dell’invasione dell’Ucraina.
“La crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina e l’ambiente operativo imprevedibile che ne è derivato hanno portato McDonald’s a concludere che il mantenimento dell’attività in Russia non è più sostenibile, né coerente con i valori di McDonald’s“, ha dichiarato l’azienda in un comunicato stampa.
L’uscita di McDonald’s dalla Russia segna la fine di un’era: l’azienda è infatti tra i simboli più riconoscibili del capitalismo americano, e l’inaugurazione del primo ristorante in Russia, più di 32 anni fa, proprio mentre il regime comunista sovietico stava crollando e le imprese e le idee occidentali si infiltravano nella cortina di ferro, aveva rappresentato una notevole apertura all’estero. Il giorno dell’apertura centinaia di persone si misero in fila per avere la possibilità di assaggiare gli hamburger e le patatine di McDonald’s nella sede di Piazza Pushkin, a Mosca.
Oggi McDonald’s ha più di 800 ristoranti e 62.000 dipendenti in Russia. L’azienda ha dichiarato di essere alla ricerca di un acquirente locale.
“Abbiamo un impegno nei confronti della nostra comunità globale e dobbiamo rimanere saldi nei nostri valori“, ha dichiarato l’amministratore delegato di McDonald’s Chris Kempczinski nel comunicato. “E il nostro impegno nei confronti dei nostri valori significa che non possiamo più far brillare gli Archi in quel luogo”.
Ma quale sarà l’impatto di questa decisione sui conti di McDonald’s e sulle quotazioni delle azioni. La Russia e l’Ucraina rappresentavano circa il 2% delle vendite di McDonald’s a livello di sistema, il 9% circa dei ricavi e il 3% del reddito operativo. McDonald’s aveva dichiarato di prevedere oneri non monetari per circa 1,2-1,4 miliardi di dollari legati alla decisione di abbandonare il mercato russo. A marzo, l’azienda aveva dichiarato che la chiusura temporanea sarebbe costata circa 50 milioni di dollari al mese, ovvero 5-6 centesimi per azione.
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