La prossima settimana l’attenzione dei mercati sarà ancora concentrata sul virus, come al solito. Sebbene la variante Delta abbia in parte rovinato l’euforia da vaccino che era prevalente nel mercato diversi mesi fa, gli investitori sembrano convinti che le economie continueranno ad aprirsi gradualmente nonostante il Covid-19.
Presumibilmente, la speranza è che con la popolazione più vulnerabile vaccinata – gli anziani e quelli con condizioni patologiche preesistenti – così come una buona parte del resto della popolazione, il legame tra nuovi casi da un lato e ricoveri e morti dall’altro potrebbe essere stato attenuato. Insomma, si sta entrando in una visione di insieme per la quale il virus può pure continuare a imperversare, ma senza inondare gli ospedali e le terapie intensive, e senza uccidere migliaia di persone. Questo è evidente finora nei dati del Regno Unito, dove un’impennata di nuovi casi non ha portato a un’impennata di morti (almeno, non ancora).
Maggiore incertezza
Non sappiamo come le famiglie e le imprese reagiranno alla nuova variante. Le persone riprenderanno il loro comportamento normale di fronte al peggioramento dei numeri, o si tireranno indietro? E come reagiranno i governi e le banche centrali? Se le persone diventano più caute, aumenteranno la spesa e gli aiuti monetari, o continueranno a normalizzare la politica? Non sappiamo cosa succederà e non sappiamo quale sarà la reazione. Questo significa un maggior rischio nei mercati finanziari, che di solito significa un approccio più cauto. Buon rifugio sicuro USD, JPY e CHF.
Una riapertura più lenta dell’economia globale
Nonostante l’esempio del Regno Unito, i governi saranno probabilmente più cauti nel riaprire le loro economie (ad esempio la risposta degli Stati Uniti e della Francia). Questo è un bene in quanto renderà il ciclo più lungo e graduale piuttosto che una ripresa a forma di V. D’altra parte, quanto tempo ci vorrà per tornare al business as usual? E quante imprese falliranno e quante persone perderanno il lavoro nel frattempo?
Interruzioni della catena di approvvigionamento
La variante Delta sta colpendo particolarmente duramente alcuni paesi asiatici. Questo potrebbe pesare sulle catene di approvvigionamento globale, prolungando la perturbazione lì e mantenendo la pressione al rialzo sui prezzi.
Il ritorno a scuola
Dovremo guardare come la gente risponderà a settembre, quando il nuovo anno scolastico inizierà in Europa. Se le scuole non riaprono, molte persone non saranno in grado di tornare al lavoro e i tassi di partecipazione al lavoro non torneranno alla normalità. Questo prolungherà le strozzature dell’offerta e manterrà la pressione al rialzo su salari e prezzi. Costringerà anche la Fed a mantenere la politica allentata, dato che i funzionari hanno detto molte volte che vogliono vedere un rimbalzo “ampio e inclusivo” nel mercato del lavoro.
Una settimana intensa
La prossima settimana l’attenzione si concentrerà sulla riunione di mercoledì del Federal Open Market Committee (FOMC). Ma ci sono molti altri punti salienti, come ad esempio la pubblicazione del PIL Q2 degli Stati Uniti (giovedì), della Germania e dell’UE (venerdì).
Ancora, sono in programma le pubblicazioni dei dati dell’IPC di Australia e Canada (mercoledì), Germania (giovedì) e UE (venerdì). Inoltre, i principali deflatori delle spese per i consumi personali (PCE) degli Stati Uniti (venerdì). I dati sull’occupazione dalla Germania (giovedì) e dal Giappone (venerdì) completano il quadro.
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