Anche se spesso viene trascurato in favore del suo cugino più famoso, l’oro, in realtà il prezzo dell’argento è il vero protagonista del momento, con un balzo di oltre il 70% nel corso del solo ultimo anno, e con gli analisti delle materie prime che sono orientati ad affermare che il rally continuerà con la riapertura dell’economia globale, nei prossimi mesi.

Ma andiamo con ordine.

L’asset può vantare una domanda in costante crescita negli ultimi 12 mesi. L’argento è scambiato intorno ai 27 dollari l’oncia, con un aumento del 74% da un anno fa, quando il prezzo spot era invece di circa 15,5 dollari l’oncia. In confronto, i prezzi dell’oro sono aumentati del 6,4% anno su anno.

Comprendere per quale motivo l’argento sia sempre più richiesto non è difficile: il metallo è parte integrante di numerosi prodotti quotidiani, dall’elettronica alla fotografia, e le sue specifiche caratteristiche di alta conduttività elettrica e di durevolezza gli conferiscono applicazioni industriali e tecnologiche sempre più varie.

In aggiunta a ciò, si deve anche tenere in considerazione il peso crescente dei trader, con il 50% della domanda di argento nel 2021 che era industriale, e con l’altro 50% che arrivava proprio dagli investitori. Tuttavia, i suoi usi nell’industria sono stati uno dei motivi principali che hanno guidato il suo recente aumento di valore, unitamente al graduale passaggio alle tecnologie green, che ha stimolato un aumento della domanda di metalli industriali come l’argento, usati per i pannelli solari.

La massiccia quantità di stimoli di banche centrali e istituzioni governative ha alimentato le preoccupazioni sull’inflazione, con metalli preziosi come l’oro e, naturalmente, l’argento, che continuano ad essere visti come una copertura contro l’aumento dei prezzi e una diminuzione del valore del dollaro. Ricordiamo che appena ieri, i dati ufficiali sull’inflazione statunitense hanno riportato un incremento del 4,2% dei prezzi al consumo in aprile rispetto a un anno fa, per il record da oltre 10 anni.

Alla luce di tutto, però, in fondo i prezzi dell’argento rimangono ben al di sotto del livello record del 2011, quando il metallo raggiunse i 50 dollari per oncia.

Insomma, l’argento sembra essere ben posizionato per conquistare nuovi sviluppi di valore, e dovrebbe altresì prendere corposi vantaggi dalla riapertura dell’economia globale dopo la pandemia di coronavirus, considerato che un aumento della produzione industriale e il mantenimento della domanda di investimenti finirà con il traghettare la domanda di tale metallo.

Lo scenario principale è dunque quello di uno sviluppo ulteriore delle quotazioni del metallo. Uno scenario che potrebbe orientarsi in termini peggiorativi nel caso in cui dovesse verificarsi una terza ondata di Covid-19, favorita magari dalle varianti, che potrebbe continuare a smorzare la domanda industriale.

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