Aviva Investors, divisione globale di asset management di Aviva plc, ha diramato una nota con la quale sostiene che per il 2021 sia possibile vedere una forte combinazione di fattori economici alla base di una decisa ripresa globale, traducendosi così in prospettive di crescita superiori al consenso. Anche se le incertezze rimangono sempre ben presenti, la pandemia da Covid-19 è infatti giunta nella sua fase terminale, e il successo di alcune campagne di vaccinazione (si spera, presto, anche di quella italiana ed europea) sta consentendo alle economie di cavalcare una graduale e prudente riapertura.

Di qui, una prima riflessione: la domanda repressa, l’elevato risparmio disponibile e il continuo sostegno della politica fiscale e monetaria contribuiranno a dare impulso alla ripresa.

Le buone notizie non finiscono qui. Secondo Aviva, infatti,:

  • nonostante le preoccupazioni per le mutazioni del virus e i nuovi lockdown in alcune regioni, le imprese e le famiglie sono state resilienti e piene di risorse, tanto che le ondate successive alla prima hanno avuto un impatto minore sull’economia reale;
  • la politica monetaria dovrebbe continuare a fornire un sostegno per tutto il 2021 e il 2022, considerati i recenti cambiamenti nell’approccio al raggiungimento dell’obiettivo d’inflazione che permettono alle banche centrali di mantenere una politica espansiva più a lungo.

Come investire in questo scenario secondo Aviva

Dinanzi a ciò, Michael Grady, Head of Investment Strategy e Chief Economist di Aviva Investors, ha fornito alcuni interessanti spunti di investimento.

Date le nostre aspettative per una forte crescita, a cui affianchiamo un bilanciamento dei rischi, sovrappesiamo l’azionario globale, soprattutto nel mercato statunitense e britannico. Sottopesiamo leggermente l’azionario emergente, a causa dei previsti venti contrari derivanti dall’aumento dei rendimenti obbligazionari USA, dell’indebolimento delle valute locali e dall’irrigidimento delle politiche monetarie nazionali – ha dichiarato l’esperto della società – L’aumento dei rendimenti dei titoli sovrani riflette in larga parte le prospettive economiche più rosee, oltre ai maggiori prestiti del settore pubblico. Le banche centrali, mantenendo i tassi vicino al limite inferiore, continueranno a tenere stabile la parte a breve delle curve di rendimento, sebbene nel lungo termine vi sia spazio per un ulteriore aumento dei rendimenti. Di conseguenza, preferiamo essere leggermente sottopesati in termini di duration”.

Infine, conclude l’analista, il possibile rialzo degli spread creditizi, più contenuti, sembra essere limitato. Dunque, la società preferisce rimanere leggermente sottopesata, con posizione neutrale sul Forex, mitigando la view leggermente negativa sul dollaro USA.

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