Investire in modo sostenibile nel 2021 potrebbe essere la migliore strategia da perseguire per poter diversificare in maniera profittevole il proprio portafoglio. Ma che cosa sono esattamente gli investimenti sostenibili? E quali potrebbero essere i filoni più convenienti per il prossimo futuro?

Cerchiamo di scoprirlo insieme, procedendo per gradi in questo ambito sempre più oggetto di attenzioni da parte di investitori e analisti.

Cosa sono gli investimenti sostenibili

Cominciamo con una piccola introduzione, rammentando come oggi giorno per investimenti sostenibili ci si riferisca soprattutto agli investimenti ESG, ovvero quegli investimenti finanziari che sono ponderati sulla base della sostenibilità economica, ambientale, sociale e di governance.

L’acronimo ESG cela infatti tre differenti termini, con qui bisognerebbe cercare di prendere la giusta confidenza:

  • E (environment) – valutazioni ambientali, che fanno riferimento al cambiamento climatico e, ancora più in generale, alla conservazione della biodiversità e della prevenzione dell’inquinamento.
  • S – valutazioni sociali, che afferiscono questioni legate alla disuguaglianza, ai rapporti di lavoro, agli investimenti nelle comunità e nel capitale umano, alle questioni sui diritti umani.

G – valutazioni sulla governance, ovvero le strutture gestionali, i rapporti con i dipendenti, la remunerazione degli amministratori, e così via.

La strategia europea sulla finanza sostenibile: il Green deal

In questo scenario, l’Unione Europea si è mossa per poter stimolare la finanza sostenibile, ovvero quegli investimenti che sono finalizzati a stimolare la crescita economica con riduzione delle pressioni sull’ambiente (E), tenendo conto degli aspetti sociali (S) e di governance (G).

Formalmente, si è giunti alla realizzazione di un vero e proprio Green deal europeo, che si basa su alcuni concetti chiave:

  • decarbonizzazione, con accelerazione dei processi di abbandono dell’utilizzo di fonti da carboni fossili, grazie a investimenti per 1.800 miliardi di euro nei prossimi sette anni, di cui quasi un terzo per finanziare progetti legati al clima. Dalle energie rinnovabili ai trasporti green, dall’edilizia all’idrogeno, sono numerosi i settori che potrebbero trarre beneficio da ciò;
  • idrogeno, una delle leve su cui si punterà maggiormente per stimolare la creazione e l’utilizzo di energia pulita. I tempi per un uso di massa sono lunghi, ma si sta finalmente partendo con sempre maggiore convinzione verso questo percorso green;
  • plastica, con spinte e agevolazioni per quelle aziende europee che abbandoneranno il suo utilizzo intensivo, cercando alternative soluzioni;
  • posti di lavoro verdi, con stime di creazione di almeno un milione di nuovi occupati in virtù della riconversione dei lavoratori dai settori inquinanti a quelli più virtuosi.

Come investire sostenibile nel 2021?

Ciò premesso, rimane da comprendere, ai nostri occhi di investitori, in che modo si possa proficuamente investire ESG (Environmental, Social, Governance) nei prossimi mesi.

Nessun mistero: la soluzione non può che essere quella legata alla realizzazione di portafogli di investimento di fondi comuni e ETF che si occupino – e si preoccupino – dei rischi connessi ai temi che sono sintetizzati in ogni lettera.

Il modo più semplice per investire in ETF sostenibili è quello di operare attraverso il CFD Trading. Perchè il più semplice? Perchè solo i broker online ti permettono di investire direttamente da casa e senza dover pagare la banca. Per imparare a fare trading sugli ETF attraverso i CFD puoi aprire un conto demo con un broker autorizzato come eToro e potrai imparare ad operare senza correre il rischio di perdere soldi reali. 

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Rischi Ambientali (E)

Per quanto concerne per esempio i rischi ambientali, la mente non può che correre ai rischi ambientali che sono connessi a tematiche sempre più sentite dall’opinione pubblica e dagli stakeholders, come quelle sui rifiuti e sull’inquinamento.

Le aziende sono sempre più interessate dalle ricerche di soluzioni efficace per evitare l’esaurimento e gli sprechi di risorse naturali, contribuendo così a preservare la biodiversità e contenere le emissioni di gas serra.

I gestori di fondi non potranno che perseguire la sostenibilità dei propri investimenti riponendo grande attenzione nei confronti di alcuni settori chiave come i cambiamenti climatici, l’efficienza energetica, l’economia circolare, i rischi per aria, acqua e suolo.

Una soluzione pratica a disposizione di tutti gli investitori potrebbe essere quella legata al diversificare il proprio portafoglio puntando sui fondi e ETF tematici legati al clima oppure costruire un portafoglio che includa anche una quota non marginale di fondi specializzati sull’ecologia.

Rischi Sociali (S)

Come abbiamo già visto, la lettera S identifica i rischi sociali e, dunque, tematiche che pongono l’attenzione sul fatto che le società debbano prestare crescente attenzione a un più vasto pubblico di stakeholder che non si limiti ai soli azionisti.

Le aziende poco attente a questo tema rischiano infatti enormi danni reputazionali, che potrebbero avere gravi ripercussioni sulla prosecuzione dei propri business.

In tale scenario, il trend principale in questo scenario non può che essere il cambiamento sociodemografico, che ha l’indubbio vantaggio di essere prevedibile, per quanto su cicli molto ampi. Per esempio, il tema odierno è quello dell’invecchiamento medio della popolazione globale in molte parti del mondo (Italia inclusa), contrapposto alla crescita della classe media, digitalmente evoluta, in molti Paesi emergenti come Cina e India.

Anche in questo caso, gli investitori interessati a investire in modo sostenibile potrebbero avere convenienza a puntare su fondi tematici specializzati che investono sul trend sociodemografico.

Copiare chi investe sostenibile grazie al Copy Trading

Investire in modo sostenibile non è semplice. Gli investimenti sostenibili, infatti, sono tanto affascinanti quanto ancora poco conosciuti. E allora, cosa si può fare in questi casi? Prendiamo ad esempio il caso degli ETF sostenibili. Come si può fare per trovare i migliori? Se per alcuni investitori la ricerca potrebbe non esere un problema, per altri invece lo è. Poco tempo a disposizione e la necessità di raccogliere molte informazioni prima di investire sostenibile sono dei limiti.

Tuttavia l’errore più grande che si può fare è quello di lasciar perdere perchè scoraggiati. Una soluzione infatti c’è per investire in ETF sostenibili senza avere grandi conoscenze del settore. Grazie al broker eToro (qui il sito ufficiale) puoi copiare le strategie dei traders più bravi e quindi replicare semplicemente le loro mosse. Questo è un grande vantaggio del Copy Trading (qui la guida completa).

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Attenzione a non considerare il Copy Trading un gioco. Anche per copiare, infatti, servono metodo e strategia.

Rischi di Governance (C)

Concludiamo infine con la lettera G che, evidentemente, riguarda il rischio di governance. In particolare, i fattori di governance riguardano tutte le strutture e le strategie che concernono la guida di un’azienda: dalla remunerazione degli amministratori al gender gap, l’elenco delle determinanti è evidentemente molto ampio e diversificato.

Per correre ai ripari, è necessario che le aziende intervengano stabilendo una serie di regole o principi che definiscono diritti, responsabilità e aspettative tra le diverse parti interessate nella governance delle società, oltre che un sistema di governo societario ben definito.

Per perseguire con efficacia questo filone di investimento, potrebbe convenire sulla costruzione di un portafoglio che punta a ridurre il gender gap valorizzando le figure femminili in ambito aziendale, con fondi che investono in aziende ben posizionate su alcune metriche legate al tema.

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