Mancano due giorni a un voto un po’ particolare in ambito europeo: gli eurodeputati si riuniranno infatti per poter votare sulle regole che dovrebbero favorire la transizione verso gli investimenti sostenibili, ovvero verso l’attribuzione di quel bollino che indicherà quali attività economiche sono da considerarsi green, e quali – evidentemente – no.

Non si tratta, sottolineava il quotidiano economico finanziario Il Sole 24 Ore, di un modo per poter fronteggiare direttamente la pandemia e gli effetti negativi indotti sull’economia, ma di un riferimento decisivo, considerato che il rilancio della crescita economica del vecchio Continente non potrà che passare (anche) attraverso l’utilizzo di ingenti risorse europee in linea con gli obiettivi di transizione ecologica.

Ma in che cosa consisterà il nuovo sistema di classificazione?

In sintesi, quel che avverrà è la creazione di un sistema di classificazione UE che dovrebbe incoraggiare imprese e investitori privati a finanziare la neutralità climatica. Per poter conseguire tale obiettivo verranno evidentemente potenziate le risorse comunitarie: per poter ridurre gradualmente le emissioni di gas a effetto serra e rendere così l’UE neutrale dal punto di vista dell’impatto sul clima entro il 2050, precisa ancora il quotidiano, bisognerà investire 260 miliardi di euro all’anno in più rispetto ad oggi, per i prossimi 10 anni. Ovvero, un livello di assorbimento pari a un quarto di tutto il bilancio pluriennale dell’UE.

Sarà realmente possibile Probabilmente, già i prossimi mesi ci indicheranno se la strada assunta sia o meno in linea con questo ambizioso target. Intanto, però, il regolamento sta stabilendo sei obiettivi ambientali che le attività economiche sostenute dagli investitori dovranno necessariamente rispettare per poter ottenere il bollino verde, come:

  1. mitigazione dei cambiamenti climatici, per poter ridurre o evitare le emissioni di gas serra o migliorarne l’assorbimento;
  2. utilizzo sostenibile e protezione delle acque e delle risorse del mare;
  3. transizione verso un’economia circolare che sia centrata sul riciclo e su riutilizzo delle risorse;
  4. prevenzione e controllo dell’inquinamento;
  5. tutela e ripristino della biodiversità e degli ecosistemi.

Il bollino verde verrà attribuito a quegli operatori dei mercati che vendono prodotti finanziari, e alle grandi imprese con più di 500 dipendenti: a costoro sarà richiesto di dichiarare in che modo e in quale misura le loro attività contribuiscono a tali obiettivi.

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