Come investire nel periodo post-pandemico? Su quali asset class conviene puntare? E con quali ritorni attesi?

Le domande sono ben frequenti, le risposte sono – e non sarebbe potuto essere altrimenti – piuttosto varie.

Comprendere come investire nel periodo di lenta uscita dal picco della pandemia è infatti un’esigenza comune e ricorrente, e potrebbe non essere facile individuare una strada di uscita sostenibile, in linea con i propri rendimenti attesi.

A parlarne di tutto ciò, proponendo alcuni spunti di investimento piuttosto interessanti, è stato Robert Abad, Portfolio Strategist di Western Asset, del gruppo Legg Mason, in una recente nota.

Su quale asset class puntare nei prossimi 12 – 18 mesi

Dopo aver toccato il fondo nel mese di marzo, tutti i principali segmenti di mercato si sono resi protagonisti di un buon recupero, anche se sia le azioni che le obbligazioni mostrano evidenti e interessanti margini di crescita, soprattutto se paragonati ai livelli che entrambe le asset class erano riuscite a toccare alla fine del 2019.

Questo, tuttavia, non sta certamente a significare che il mercato tornerà su quei fasti. La crisi che stiamo attraversando è “unica” nel suo genere (almeno, in tempi recenti), e dunque non è ben chiaro se e come il mercato procederà lungo la strada della ripresa.

In tale scenario, l’esperto sottolinea quanto sia evidente guardare con particolare appetibilità le azioni, che storicamente hanno ottenuto prestazioni migliori delle obbligazioni in seguito di gravi sell-off. Tuttavia, precisa ancora Abad, non è questo il momento per prendere decisioni di investimento basate sulla convinzione che si tornerà a uno stile di vita analogo a quello pre-pandemico, perché così facendo l’investitore finirebbe con il sottovalutare la gravità delle condizioni che stiamo vivendo, e la prospettiva che, in buona sostanza, il mondo – da qui a un anno – potrebbe essere profondamente diverso.

In tal senso, l’osservazione che ci sentiamo di condividere con ancora maggiore enfasi è determinata proprio dall’anomalo rimbalzo del mercato azionario, con una correzione profonda e molto rapida. Caratteristiche che potrebbero essere figlie del fatto che la paura del Covid-19 si sia trasformata immediatamente in avidità, con ciò che potrebbe derivarne già nel breve termine.

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Cosa succederà nei prossimi mesi

Quanto sopra è, comunque, il recente passato. Il futuro è evidentemente meno prevedibile e non è certo sbagliato sostenere che è proprio ora che inizia la parte difficile, con buona parte delle economie mondiali che si stanno impegnando per alleggerire in misura controllata le misure di lockdown.

Quello che Abad si attende ora è un crollo economico più grave del 2008, quando l’economia sprofondò a causa della crisi finanziaria globale. I primi segnali di ripresa dovrebbero però giungere già nella seconda metà del 2020, anche se ci sono dei rischi legati a questa previsione: si pensi, purtroppo, al sempre esistente rischio che il virus non solo rimanga endemico nelle nostre società, quanto che diventi anche più grave, rendendo difficile la sua sconfitta, o che si vada incontro a una battuta d’arresto sul fronte dei vaccini. Inoltre, se – anche in seguito a ciò – le riaperture delle attività produttive dovessero fermarsi, la crisi finirebbe con l’aggravarsi e estendersi al 2021.

Ma come investire in questo contesto così impegnativo? La risposta è, ancora una volta, nella diversificazione del proprio portafoglio.

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Diversificare i propri investimenti

Per l’esperto, la prima preoccupazione dovrebbe essere quella di proteggere i propri portafogli dal rischio di perdita di capitale. Ecco perché potrebbe essere conveniente spingere su una buona allocazione nel settore del credito, che con le sue politiche difensive potrebbe permettere di garantire all’investitore un rendimento totale stabile nel lungo periodo.

Con il mercato azionario che potrebbe subire pesanti ripercussioni nel prossimo futuro, dunque, il mercato del credito, e soprattutto quello corporate, potrebbe offrire agli investitori ritorni interessanti, in un contesto di spread elevati e scenario di tassi bassi per lungo tempo ancora.

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