In un contesto sempre più incerto, orientare al meglio i propri investimenti nelle obbligazioni potrebbe non esser semplice ma… è pur sempre possibile trarre qualche utile indicazione per cercare di ottimizzare i propri impieghi.
In particolare, ci ricorda nota a cura di Andrzej Skiba, Head of US Credit di BlueBay Asset Management pubblicata poche ore fa, la qualità paga sempre, anche in questo scenario. E, dunque, i titoli di credito high yield sono sicuramente quelli da preferire nel contesto odierno, nonostante rischi e sfide che stanno caratterizzando questa fase. Ma per quale motivo?
Le banche centrali: azione incisiva ma non risolutoria
L’operato delle banche centrali è stato nel complesso incisivo per i mercati del credito, con gli emittenti HY di piccole e medie dimensioni che possono avere accesso a finanziamenti che sarebbero difficilmente ottenibili mediante i consueti canali degli istituti di credito commerciali. Inoltre, il programma della Fed sull’acquisto di corporate bond sul mercato primario e secondario, per complessivi 750 miliardi di dollari, ha incluso i fallen angels, tutelando pertanto gli emittenti dal declassamento sotto il rating IG.
Naturalmente, questo supporto da parte delle banche centrali non può essere considerato risolutivo. Gli emittenti HY più deboli non potranno certamente risolvere con esso tutti i loro problemi.
Quali sono i settori più in difficoltà
Tra i settori più colpiti da questa situazione c’è sicuramente quello dell’energia, le cui società stanno soffrendo a causa degli sviluppi del settore del petrolio. I tagli concordati dall’OPEC e Russia non sembrano essere sufficienti per poter controbilanciare il calo della domanda nelle ultime settimane e si ritiene che ci vorrà molto tempo prima che la domanda recuperai al punto di riassorbire tutti i surplus dell’offerta.
Un altro elemento che potrebbe nuocere all’intero comparto degli emittenti HY energetici è che la maggior parte dei fallen angels appartiene proprio a questo settore.
Previsioni incoraggianti per gli investimenti di qualità
Complessivamente, l’analista mantiene comune una view costruttiva sull’asset class degli emittenti high yield, con un outlook per i rendimenti che rimane solido, ricordando che partendo dai livelli di spread attuali non è mai accaduto in passato che si registrassero delle perdite su un orizzonte di 1 – 5 anni.
Naturalmente, in tale scenario bisogna pur sempre essere consapevoli che gli utili societari saranno posti sotto pressione nelle prossime trimestrali, e che l’economia guarirà solo gradualmente dagli effetti negativi del virus.
Proprio per questo motivo ha senso adottare un orientamento consapevole verso la qualità, favorendo emittenti non soggetti a cicli, con bilanci solidi e in grado di emergere in salute da questo periodo di difficoltà.
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