In questo articolo ragioneremo per assurdo: cosa succederebbe agli ETF DB X Trackers in caso di default della Deutsche Bank? La domanda è assurda poichè è ovvio che in caso di fallimento del colosso bancario tedesco ci sarebbe altro a cui pensare che il semplice destino di questo tipo di ETF. Per chi è solito operare nel risparmio gestito, comunque, la questione non è priva di interesse.
Iniziamo con il dire che quando parliamo di ETF DB X Trackers stiamo facendo riferimento ad un prodotto particolare in quanto a replica sintetica. Questa definizione fa quasi paura a molti investitori che guardano con il fumo negli occhi questa caratteristica. Insomma sono in tanti a pensare che è meglio stare alla larga dagli ETF a replica sintetica.
Ma cosa significa ETF a replica sintetica? Facciamo riferimento proprio al prodotto di Deutsche Bank. I DE X Trackers sintetizzano la replica del sottostante usando i soldi ottenuti in fase di raccolta per acquistare un paniere di titoli. Attenzione perchè non sta scritto da nessuna parte che i titoli comprati siano gli stessi che formano l’indice che il prodotto poi replica.
Tutto si poggia su un derivato, detto swap, grazie al quale si procede poi con la definizione di un livello di partenza dell’indice che successivamente sarà poi replicato dall’ETF. Più nel dettaglio nel momento zero, l’ETF ha in portafoglio titoli e liquidità che prendono il nome di paniere sostitutivo. In quel momento la società di gestione sigla un contratto derivato con alcune controparti.
Per farla breve in questo genere di prodotto, si viene a creare una coincidenza tra il paniere sostituto e il portafoglio indice. I due parametri hanno lo stesso valore. viene definito un livello di partenza dell’indice che l’ETF replicherà. In breve, il paniere sostitutivo e il portafoglio “indice” hanno lo stesso valore.
Dal momento successivo a quello zero, ci sarà uno scambio di flussi finanziari tra i soggetti coinvolti. Ossia l’ETF fornirà la performance del paniere sostitutivo alla controparte e quest’ultima procederà con il pagamento all’ETF stesso della performance del paniere di mercato.
ETF a replica sintetica rischi
Quello spiegato in precedenza è il meccanismo di funzionamento di un ETF a replica sintetica. In questo paragrafo cercheremo invece di capire perchè si parla di rischi quando si fa riferimento a questo prodotto. Il problema sta nel fatto che con il passare del tempo, si viene a creare una divergenza tra le performance del paniere indice e quelle del paniere sostitutivo.
Facciamo subito un esempio: ammettiamo che il paniere sostitutivo abbia una performance che passa da 100 a 105 e che il paniere indice presenti invece una performance che passa da 100 a 107. In un caso simile se la controparte del derivato dovesse andare incontro a fallimento, allora ci sarebbe solo una perdita della differenza di performance che è pari al 2 per cento.
Il capitale dell’ETF sarebbe comunque garantito dalla presenza del paniere di titoli fisici che sono presenti nel portafoglio del prodotto.
Fallimento Deutsche Bank e ETF DB X Trackers
In caso di fallimento di Deutsche Bank, i possessori di ETF DB X Trackers non devono temere nulla poichè sono al sicuro. Questo per tre buoni motivi:
- Policy Deusche Bank: poichè B X trackers limita l’esposizione al rischio controparte al 5 per cento, nel caso in cui si avesse uno scostamento tra i rendimenti dei due panieri capace di generare un credito rischioso si avrebbe subito un riallineamento. Nell’ambito della tutela dei clienti, infatti, Deutsche Bank è solita limitare la durata dei contratti swap a non oltre 1 anno.
- Protezione UCITS: in base alla normativa vigente il rischio di controparte per gli ETF sintetici non può essere superiore al 10 per cento
- Controparti variabili: anche se può sembrare assurdo, molti ETF x-trackers a replica sintetica non vedono neppure figurare Deutsche Bank come controparte del derivato
Conclusioni
Gli ETF sintetici non subirebbero alcun effetto in caso di fallimento della Deutsche Bank. Infatti poichè l’ETF DB X Trackers include in portafoglio anche titoli fisici e poichè, come detto in precedenza, il rischio controparte è limitato al 5 per cento, allora la perdita massima che si avrebbe sarebbe pari all’1,67 per cento.
Ben poca cosa rispetto a quelle che potevano essere le più fosche previsioni sugli effetti del fallimento della Deutsche Bank.
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