Secondo quanto riferiscono gli ultimi dati di Assogestioni, l’industria italiana del risparmio gestito ha chiuso il mese di giugno 2019 con un flusso netto positivo per 1,5 miliari di euro, grazie al principale contributo dei fondi aperti, che hanno chiuso con + 2,2 miliardi di euro, dopo i – 2,2 miliardi di euro del mese di maggio. Male invece le gestioni di portafoglio, con deflussi per 759 milioni di euro, anche se in contenimento rispetto ai – 759 milioni di euro di maggio.
Ricordiamo che il dato risulta essere in controtendenza con i mesi di febbraio, marzo, aprile, maggio, quando la raccolta aveva registrato flussi negativi. Il mese di gennaio si era invece chiuso in territorio ampiamente positivo, ma il dato di + 55,3 miliari di euro era stato condizionato dall’operazione straordinaria di + 53 miliardi di euro, quale acquisizione di nuovi mandati da parte di soggetti appartenenti al gruppo Poste Italiane e, in particolar modo, al conferimento alla SGR di un mandato istituzionale per la gestione del patrimonio di Banco Posta.
Per quanto riguarda le singole società, bene Intesa Sanpaolo, che con il suo gruppo ha portato in dote + 2,4 miliardi di euro. Bene anche Morgan Stanley, con + 532 milioni di euro, e Axa, con 251 milioni di euro. Saldo positivo anche per Deutsche Bank con + 161 milioni di euro, Gruppo Mediolanum con + 116 milioni di euro e Azimut, con + 82,8 milioni di euro.
Il segno meno ha invece fatto visita ad Amundi (- 707 milioni di euro), Invesco – 548 milioni, M&G Investements – 323, 3 milioni, Allianz – 221,7 milioni, Gruppo BNP PARIBAS – 202,9 milioni. Il Gruppo Generali vede deflussi per 119 milioni, 76 quelli di Anima Holding e 33,98 milioni per Poste Italiane.
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