Secondo un report di Morningstar focalizzato sul secondo trimestre 2019, l’appeal degli ETF in Europa ha subito nel periodo compreso tra marzo e giugno una leggera flessione. A dirlo sono gli stessi numeri visto e considerato che nel secondo trimestre 2019 i replicanti hanno attratto qualcosa come 10,1 miliardi di euro, valore che si raffronta con i 27,2 miliadi di euro del primo trimestre 2019. Il patrimonio ha comunque segnanto un aumento del 2,5 per cento aattestandosi a quota 785 miliardi.

Non tutte le tipologie di ETF si sono mosse allo stesso modo. Ad esempio gli ETF azionari con focus sull’Arabia Saudita, gli ETF sostenibili e gli ETF obbligazionari hanno avuto un maggiore successo nel periodo in esame.

Secondo Jose Garcia-Zarate, Associate director passive strategies research di Morningstar, tra le attività preferite dagli investitori un posto di eccezione è stato occupato dall’industria del reddito fisso. Secondo l’analista, in un contesto generale caratterizzato da rendimenti negativi per i titoli di stato di quasi tutti i paesi dall’area Euro, l’attenzione degli investitori per forza di cose è stata rivolta a quelle aree che si prendono ancora il lusso di ffrire yield superiori allo zero e quondi “i corporate bond e gli high yield“.

Gli ETF ESG ossia quelli attenti ai fattori ambientali, sociali e di governance, sono stato capaci di attrarre nell’area Euro qualcosa come 2,8 miliardi di capitali ossia il 27,5 per cento del totale. Secondo lo studio di Morningstar il patrimonio ha raggiunto quasi quota 16 miliardi e attualmente ha in mano una quota del 2 per cento degli asset complessivi. Secondo il commento di Garcia Zarate, il segmento di mercato degli investimenti sostenibili rappresenta oggi uno dei trend più caldi in assoluto. 

Gli ETF azionari con focus sull’Arabia Saudita hanno decisamente sorpreso. Secondo Morningstar la decisione di inserire Riad nell’indice Msci dedicato ai mercati emergenti si è rivelata vincente in quanto ha attratto gli investitori, che in questo moto hanno trovato negli ETF un modo facile e immediato per esporsi all’indice azionario saudita Tadawul che ad oggi presenta ritorni da dividendo decisamente maggiori rispetto a quelli di altre aree in via di sviluppo. Tra i vari ETF con focus sull’Arabia Saudita il replicante che ha raccolto di più è stato iShares Msci Saudi Arabia capped, lanciato nell’aprile scorso. Bene anche Invesco Msci Saudi Arabia. 

A prescindere dal caso specifico dell’Arabia Saudita, però, gli ETF azionari non hanno particolarmente brillato nel secondo trimestre incassando deflussi netti per 4 miliardi. Il patrimonio degli ETF azionari ha registrato un aumento passando da 504 a 509,5 miliardi. L’andamento è stato un riflesso dei dubbi crescenti sullo stato di salute dell’economia globale. Secondo l’analista di Morningstar il fatto che molte banche centrali abbiano assunto un atteggiamento da colomba è stato interpretato dagli investitori come un segnale che il ciclo espansivo potrebbe essere arrivato al suo picco massimo.

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