In una nota diffusa qualche giorno fa, Lorenzo Di Mattia, gestore del fondo HI Sibilla Macro, di Hedge Invest Sgr, afferma che lo scenario macroeconomico per i prossimi giorni è estremamente complesso.
Secondo il gestore, infatti, da una parte l’inversione di marcia effettuata dalle banche centrali sembra essere in grado di controbilanciare la sempre più debole crescita degli utili. Dall’altra parte l’incremento dell’indebitamento societario, sta creando un’economia globale che dipende dalla crescita degli utili. Se tale crescita dovesse arrestarsi o calare, i flussi di cassa potrebbero diventare insufficienti per poter sostenere gli attuali livelli di debito, conducendo quindi a una potenziale cascata di downgrade e all’inasprimento delle condizioni finanziarie, che potrebbe a sua volta costituire elemento in grado di scatenare una recessione.
Sempre secondo l’analista, valutato l’atteggiamento accomodante delle banche centrali, se la crescita dovesse persistere ancora un po’ gli investitori potrebbero essere tentati di sfruttare il ritorno di uno scenario goldilocks, favorendo così un re-test dei massimi per l’S&P 500 o un superamento di tali livelli.
Per Hedge Invest è ben possibile che entrambi gli scenari possano essere verificabili nel corso dell’anno. Ovvero, una fase goldilocks che condurrà a guadagni aggiuntivi, e una fase ribassista. Considerato che il mercato sembra essere vicino a prezzare il primo dei due scenari, significa che il re-test dei massimi dello S&P 500 potrebbe essere molto vicino e, dunque, verificarsi prima che si materializzi una correzione significativa degli asset di rischi.
Stando a quanto sopra brevemente esplicitato nella nota diffusa dalla società di gestione del risparmio, Hedge Invest si attende che la crescita degli utili si arresterà e che vi siano aspettative disattese nella seconda metà dell’anno, conducendo così a una correzione di circa il 10% – 15% a seconda di quanto saranno cresciuti nel frattempo gli asset rischiosi.
Per quanto concerne l’Europa, l’attenzione è altresì focalizzata sulle imminenti elezioni di maggio 2019, che potrebbero favorire qualche turbolenza sui mercati finanziari. Di contro, Hedge Invest ritiene che la Brexit costituirà una sola fonte di volatilità di breve termine, ma non un evento strategicamente negativo, a meno che il partito laburista guidato da Jeremy Corbyn non vinca eventuali elezioni anticipate. La posizione della società per le banche europee è long, considerato che stanno già scambiando a livelli di crisi o di recessione, e che potranno godere di sviluppi positivi come ad esempio il nuovo programma di TLTRO in arrivo, fusioni (come quella auspicata tra Deutsche Bank e Commerzbank) e la marginale ripresa in Cina. Di contro, la società afferma di essere short sui Btp italiani, che considera l’unico tail risk in Europa.
Infine, Hedge Invest ritiene che investire nei metalli preziosi rimanga uno dei migliori modi per poter affrontare la fine del quantitative tightnening e l’introduzione del nuovo price leve targeting da parte della Fed, come da attese nella parte successiva d’anno.
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