In una giornata (quella di ieri) non particolarmente brillante a Piazza Affari, a tirare il fiato sono stati anche i titoli delle società del risparmio gestito, che dopo i buoni rialzi messi a segno di recente hanno evidentemente rallentato la propria progressione.
L’unica eccezione che ieri abbiamo avuto modo di testare è quella di Azimut, che continua a salire con un vantaggio di circa un punto percentuale, mentre sono in calo, pur non grave, sia Fineco che Banca Generali. Tra i titoli con capitalizzazione minore, avanza Mediolanum, mentre Anima Holding perde mezzo punto percentuale.
Ricordiamo come Banca Generali abbia recentemente reso noto che la raccolta netta dello scorso mese sia stata positiva per 445 milioni di euro, confermando così il solido trend di crescita di inizio anno sia sul fronte dei volumi sia sul fronte della diversificazione nel mix di prodotti.
La società ha affermato che la minore volatilità riscontrata sui mercati finanziari rispetto ai picchi dei mesi precedenti, ha favorito una riduzione della liquidità su livelli più fisiologici di lungo termine, e un ritorno di interesse per il risparmio gestito da parte delle famiglie, anche se con un approccio prudente e privilegiando le soluzioni di investimento maggiormente difensive.
Per quanto attiene gli analisti, Equita SIM mantiene una view cauta su Generali, con una raccomandazione hold e target price a 24,5 euro. Per Kepler Cheuvreux si può invece acquistare il titolo, con target price a 24 euro. Positivo anche Banca Akros, che mantiene fermo il rating accumulate sul titolo, con fair valute a 23,5 euro.
Spostiamoci quindi su FinecoBank, che ha conseguito un buon risultato lo scorso mese con raccolta netta positiva per 571 milioni di euro. La società ha dichiarato in una nota che l’asset mix viene ora maggiormente orientato verso il risparmio gestito, sebbene con approccio più cauto da parte della clientela, che sceglie prodotti più conservativi, in linea con le attuali fasi di mercato. Da inizio 2019, FinecoBank ha realizzato una raccolta netta di 919 milioni di euro, con saldo positivo di 346 milioni di euro per la gestita, 167 milioni di euro per l’amministrata, 407 milioni di euro per la raccolta diretta.
Per gli analisti, Banca Akros ha confermato la raccomandazione neutral con target price a 9,6 euro. Per Banca IMI, il rating è hold, con target price di 8,7 euro. Equita SIM ha infine confermato hold, con fair value a 9,2 euro.
Tra le altre società di gestione del risparmio, Azimut ha reso noto che la raccolta netta a febbraio è stata pari a 246,8 milioni di euro, con totale da inizio anno pari a 800,7 milioni di euro. Equita SIM conferma giudizio hold ma abbassa target price da 16,9 euro a 17,3 euro, mentre Banca IMI conerma hold con target price più basso, a 12,2 euro. Migliori le visioni di Kepler Cheuvreux, con consiglio “buy” e target price a 16 euro, e di Banca Akros, con strategia di accumulo e target price a 15,5 euro.
Ancora, Anima Holding ha comunicato che il saldo positivo della raccolta a febbraio è pari a 16 miliardi di euro, con un saldo positivo da inizio anno per 159 milioni di euro e masse gestite per più di 176 miliardi di euro. Gli analisti sono abbastanza sostenuti: Equita SIM lancia un rating buy e target price di 5,6 euro, mentre Banca IMI rinnova invito all’acquisto con target price di 4,8 euro. UBS ribadisce il target buy con target price a 5,5 euro.
Chiudiamo infine con Banca Mediolanum, che ha mandato in archivio il mese di febbraio con raccolta netta positiva di 447 milioni di euro, di cui 304 milioni nel gestito. Per gli analisti di Banca Akros, il target price sale a 6,5 euro, ma con visione neutrale.
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