Negli ultimi giorni Hedge Invest SGR ha rilasciato alcune interessanti note di aggiornamento sulle proprie strategie.
Lorenzo Di Mattia, gestore del fondo HI Sibilla Macro, Hedge Invest SGR ha ad esempio condiviso che il rallentamento può essere più vicino di quanto la storia suggerisca. Il gestore ricorda come l’unico elemento che non supportava un outlook ‘bearish’ per l’economia era il credito USA, ma anche in quest’area la situazione sta iniziando a cambiare, e lo ha fatto fin dalla seconda metà di novembre, quando l’high yield statunitense e i leveraged loan sono scesi al di sotto dei minimi del mese di ottobre, senza riuscire a recuperare in modo consistente nell’ultima settimana del mese.
In questo momento – sottolinea Di Mattia – la curva dei rendimenti è praticamente piatta e non molto lontana da un’inversione. È anche vero che è bene non attendersi necessariamente un’evoluzione bearish di mercato, considerato che in passato la curva ha dimostrato di poter rimasta invertita per più di un anno prima che si entrasse effettivamente in un regime di bear market.
Tuttavia, bisogna anche tenere in considerazione il fatto che la curva dei rendimenti è profondamente influenzata dalla politica monetaria della Fed. “Solitamente in passato la banca centrale iniziava l’inasprimento monetario molto prima nel corso del ciclo economico, interrompendo il tightening ben prima che l’economia incominciasse ad indebolirsi. Di conseguenza, la spinta all’inversione della curva si verificava in anticipo rispetto all’inizio del bear market” – rammenta Di Mattia.
Di contro, oggi il rallentamento potrebbe essere molto più vicino di quanto la storia suggerisca. Se fosse vero, vorrebbe dire che la Fed ha alzato i tassi e implementato il quantitative tightening quando era già iniziata la fase di slowdown dell’economia, contribuendo così ad aggravarla nei prossimi mesi.
Il gestore ha poi confermato di attendersi che l’S&P500 testi nuovamente i minimi di ottobre, con una possibile discesa del 3%-4% al di sotto di quei livelli. In seguito, potrebbe però esserci lo spazio per un rally più sostenibile, considerato che la Fed sarà probabilmente forzata a mettere in pausa i rialzi e ad adottare una retorica molto accomodante, mentre le aspettative sugli utili saranno state ridotte abbastanza da poter essere raggiunte e battute.
Alle valutazioni di Di Mattia si accompagnano quelle di Alessandro Barison, co-gestore del fondo HI QuantWave, Hedge Invest SGR, secondo cui i mercati sembrano essere vicini ad un punto di flessione.
La retorica ‘dovish’ da parte della Federal Reserve alla fine di novembre ha consentito unbuon rally settimanale, a conferma che la banca centrale aiuterà il Presidente Trump a portare avanti una linea dura nella guerra commerciale con la Cina, se ve ne sarà bisogno. “L’inversione della curva dei rendimenti negli Stati Uniti potrebbe determinare un altro esteso sell-off, dato che storicamente ha sempre rappresentato un indicatore affidabile di instabilità del mercato” – ha elaborato Barison, aggiungendo che “l’incertezza politica pone un cap ai prezzi degli asset e queste settimane saranno particolarmente calde per l’Europa, con il proseguire degli sviluppi della Brexit, la negoziazione sulla legge di bilancio italiana e il tail risk rappresentato dal possibile cambiamento ai vertici del potere in Arabia Saudita”.
Questa situazione, caratterizzata da una crescita minore, banche centrali meno aggressive e un’inflazione vicina ai livelli target per via della guerra commerciale, potrebbero favorire la comparsa di uno scenario di stagflazione, che sarebbe piuttosto difficile da gestire con trade strutturali di lungo termine, che renderà fondamentale un approccio tattico. “Un potenziale ciclo di liquidazione sui fondi potrebbe distruggere anni di performance dell’area long-only; di conseguenza, le forze portanti di questo regime di mercato saranno liquidità, funding e hedging” – conclude il gestore.
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