scritta Brics con parte della bandiera di ciascun Paese membro nella lettera corrispondente
Brics - Borsainside

Scegliere la giusta tipologia di obbligazioni è fondamentale per avere una buona diversificazione del proprio portafoglio di investimento. Secondo molti analisti ora è il momento di investire in bond dei paesi emergenti. Tale “suggerimento” non è campato in aria ma è frutto di alcuni dati oggettivi. Primo su tutti il fatto che il debito emergente abbia performato decisamente bene da inizio anno.

L’importante indice JPMorgan Government Bond Index-Emerging Markets da gennaio e luglio ha reso quasi il 9 per cento. Nello stesso arco temporale, il titolo di stato americano a 10 anni ha invece avuto un rendimento del 2,5% più basso. E allora perchè sbilanciare i portafogli sui bond sovrani Usa quando quelli dei paesi emergenti rendono di più?

Gli analisti di i J.P. Morgan Asset Management e Amchor son riusciti ad individuare ben 5 motivi per cui oggi conviene investire in obbligazioni dei paesi emergenti. Si tratta di 5 fattori che spaziano dalla macroeconomica fino al contesto di politica monetaria.

Cinque elementi che, fino a quando resteranno validi, renderanno molto conveniente investire in bond dei paesi emergenti.

Vediamoli assieme.

Le 6 ragioni per cui investire ora in bond emergenti

Ecco le 5 ragioni che i J.P. Morgan Asset Management e Amchor cita nel suo report sull’obbligazionario:

  • discesa dell’inflazione: a seguito di rialzi ripetuti dei tassi di riferimento, l’inflazione ora sembra essere sottocontrollo. Le stime dicono che entro fine anno, i prezzi al consumo dovrebbero attestarsi su un valore medio del 5 per cento (erano al 9,6 per cento ad inizio anno)
  • crescita economica: nonostante i venti di recessione globale, le economie emergenti hanno rilevato maggiore resilienza grazie anche alla ripresa dei consumi cinesi e agli aumenti delle materie prime che hanno impattato sui bilanci degli stati emergenti
  • diversificazione: c’è la Cina (che resta il top dei paesi emergenti) ma ci sono anche altri mercati molto interessanti. La crescita cinese si dovrebbe attestare attorno al 5,5% nel 2023 ma anche gli altri paesi asiatici non saranno da meno
  • politica monetaria: interessante evidenziare che le banche dei paesi emergenti sono state le prime a scendere in campo per contrastare l’inflazione. I primi istituti dei paesi emergenti hanno iniziato ad alzare il costo del denaro già nel 2021 quando la maggior parte delle banche centrali occidentali affermava che l’inflazione fosse transitoria (celebre quanto della BCE su questo punto)
  • andamento dei tassi: è l’andamento dei tassi a sostenere la domanda dei bond emergenti. Questo trend potrebbe proseguire ancora a lungo.

Per tutti questi e 5 fattori, gli esperti sono convinti che le obbligazioni dei paesi emergenti possano continuare ad offrire alti rendimenti nel 2023.

Come investire in obbligazioni dei paesi emergenti

azioni FinecoBank

Non ci sono tanti broker che permettono di investire in obbligazioni ma la notizia positiva è che c’è una banca che permette di farlo. Si tratta di Fineco (qui la recensione). Contrariamente a quello che si pensa, Fineco è anche trading su tantissimi asset tra cui le obbligazioni.

Fineco offre una vasta gamma di emissioni con caratteristiche diverse. Per operare è necessario seguire i seguenti passaggi.

  • Selezionare il mercato su cui operare: si può scegliere tra tra MOT ed EuroMOT, comparti telematici di Borsa Italiana dedicati agli strumenti obbligazionari, EuroTLX, mercato gestito direttamente da TLX S.p.A. e Hi-mtf, mercato organizzato da Hi-mtf S.p.A.
  • Procedere con la verifica della scheda prodotto dopo ci sono le info salienti a partire dai prezzi.
  • Inserire l’ordine indicando solo l’ammontare (valore nominale) che si intende acquistare o vendere ed eventualmente il limite di prezzi
  • Controllare che i dati sia corretti
  • Dare conferma dell’operazione

–SCEGLI FINECO PER COMPRARE I BOND DEI PAESI EMERGENTI>>

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