L’Ucraina ha tutte le carte in regola per entrare a far parte dell’Unione Europea. È stata la stessa presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, a rilasciare la dichiarazione ufficiale in questi giorni, e lo ha fatto indossando i colori della bandiera ucraina, un blazer giallo su una camicia blu.
Non solo l’Ucraina però, ma anche la vicina Moldavia, entrambe hanno ricevuto la benedizione da Bruxelles per diventare Paesi membri dell’Unione Europea. Entrambe erano parte dell’ex Urss, insieme alla Georgia che pure ha fatto formalmente richiesta per avviare il percorso per diventare un Paese membro Ue.
“L’Ucraina ha dimostrato chiaramente l’aspirazione e la determinazione a vivere nel rispetto dei valori e degli standard europei” è arrivata a dire a Bruxelles la presidente della Commissione europea. Verrebbe da domandarsi a tal proposito da quando forze politiche che inglobano al proprio interno formazioni dichiaratamente neonaziste rispettano valori e standard europei, un dettaglio che si cerca sempre di tenere da parte, lontano dai riflettori.
Il governo di Volodymyr Zelensky, che ha spinto il proprio Paese in una guerra senza speranza contro la Russia di Vladimir Putin, dovrebbe ricevere l’approvazione ufficiale di tutti gli Stati membri Ue nel corso di un vertice che si terrà la prossima settimana.
Ma per i big dell’Ue, vale a dire Germania, Francia e Italia, il parere è assolutamente positivo, così pure quello espresso dal presidente della vicina Romania. “L’Ucraina appartiene alla famiglia europea” ha infatti affermato il cancelliere tedesco Olaf Scholz dopo l’incontro con il presidente ucraino.
Ucraina e Moldavia soddisfano tutte le condizioni per entrare nell’Ue
E come dicevamo in apertura, ha tutte le carte in regola l’Ucraina per diventare uno dei Paesi membri dell’Ue, e lo stesso vale per la Moldavia. Discorso a parte invece la Georgia che, nonostante abbia espresso chiaramente la volontà di aderire, deve ancora soddisfare alcune condizioni.
La presidente Ursula von der Leyen, a proposito della Georgia ha infatti tenuto a precisare che il Paese ha una candidatura forte, ma prima è necessario che si rafforzi politicamente. E se per la lontana Georgia la strada è ancora lunga, per l’Ucraina (e la Moldavia) non è certo breve.
Il processo per entrare a far parte dell’Unione Europea è infatti ancora lungo, in quanto è necessario raggiungere gli standard richiesti per l’adesione e non è detto che ciò sia fattibile nel giro di una manciata di anni, e ancor meno di mesi. Basti pensare alla Turchia, che è ufficialmente candidata dal 1999, eppure dopo oltre 20 anni è ancora fuori dall’Ue.
Ma tornando all’Ucraina, ci sono tutte le migliori premesse a quanto pare, sebbene dal punto di vista economico appaia evidente che il Paese ha un passo completamente fuori scala rispetto ai Paesi Ue.
L’Ucraina sarebbe il più grande Paese dell’Unione Europea come estensione, e il quinto come popolazione, ma ha un PIL che si aggira intorno alla metà di quello della Bulgaria.
Non dimentichiamo che quando parliamo dell’Ucraina stiamo parlando di un Paese in cui dal 2014 si consuma una sanguinosa guerra civile, e che in questo momento si trova in guerra con una delle più grandi potenze mondiali, la Russia, con circa il 20% del territorio sotto il controllo di Mosca, con un governo, quello di Volodymyr Zelenski, che ha stretti rapporti con formazioni neonaziste regolarmente inquadrate nell’esercito con il nome di battaglione Azov.
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