cortile interno del Quirinale con torre dell'orologio e bandiere

Le consultazioni elettorali di ieri, domenica 25 settembre, hanno portato ad un risultato netto, una schiacciante vittoria del centrodestra, con il partito di Giorgia Meloni come primo partito con oltre il 15% di consensi in più del secondo partito della coalizione.

Vince Fratelli d’Italia con oltre il 25% dei consensi, mentre Lega e Forza Italia si fermano sotto il 10%. Fa parte della stessa coalizione anche Noi Moderati, che però si ferma intorno al 2% di consensi e resta fuori dal Parlamento.

Complessivamente la coalizione di centrodestra ottiene la maggioranza sia alla Camera che al Senato, con FdI che si afferma abbondantemente primo partito dell’area e la leader Giorgia Meloni che si appresta a ricoprire il ruolo di primo premier donna in Italia.

Giorgia Meloni premier, quali sono le prossime tappe per la formazione del governo

Con la preannunciata vittoria schiacciante del centrodestra nei prossimi giorni assiteremo alla formazione del governo guidato da Giorgia Meloni, vediamo quindi quali sono i vari passaggi che porteranno alla nascita del nuovo esecutivo.

Prima di tutto, una volta ratificati i risultati delle consultazioni elettorali, vengono convalidati i nuovi eletti, cioè i 400 deputati e i 200 senatori. Sulla base delle regole su cui l’intera coalizione ha concordato, sarà Giorgia Meloni ad essere indicata al Capo dello Stato come presidente del Consiglio.

Starà a Sergio Mattarella quindi affidare l’incarico per la formazione del nuovo governo nelle mani della leader di Fratelli d’Italia, ma naturalmente il processo richiede dei tempi tecnici e non può certo essere immediato.

In queste ore vengono assegnati i collegi agli eletti, con la prima seduta delle Camere che è già stata programmata per il 13 ottobre, salvo imprevisti. Sarà la prima seduta del Parlamento con numero ridotto di Deputati e Senatori, come previsto dalla recente riforma costituzionale.

Sarà in occasione della prima seduta del nuovo Parlamento che saranno eletti i successori alla presidenza delle Camere, di Roberto Fico a Montecitorio e di Maria Elisabetta Alberti Casellati a Palazzo Madama.

I termini entro i quali tutti i parlamentari devono comunicare il proprio gruppo di appartenenza scadono invece il 15 ottobre.

Si formano così i vari gruppi parlamentari, quindi viene avviato il processo per mezzo del quale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affiderà l’incarico per la formazione della squadra di governo a Giorgia Meloni. Questo passaggio dovrebbe avere inizio a partire da lunedì 17 ottobre.

Il Capo dello Stato non può dare il via a questa fase prima del 17 ottobre in quanto è tenuto ad ascoltare il parere non solo degli ex presidenti della Repubblica, ma anche quello dei presidenti neo eletti delle due Camere, e solo in seguito può procedere affidando l’incarico per la formazione del nuovo governo alla persona indicata dalla coalizione che ha vinto le elezioni.

Inoltre, vista la drammatica situazione economica in cui il Paese versa per via delle scelte politiche operate negli ultimi anni in particolare nell’ambito dell’emergenza Coronavirus e della crisi ucraina, si tenterà di stringere il più possibile i tempi per la redazione della nuova manovra economica.

Il governo di Giorgia Meloni potrebbe quindi iniziare a lavorare alla Legge di Bilancio 2023 in tempi particolarmente brevi, infatti a pochissimo tempo dall’insediamento dei nuovi presidenti delle Camere il presidente della Repubblica avvierà le consultazioni e conferirà l’incarico alla leader di FdI per la formazione del nuovo governo.

Quando verrà assegnato l’incarico di presidente del Consiglio a Giorgia Meloni?

Se dalle consultazioni elettorali del 2018 venne fuori una situazione particolarmente complessa con un chiaro vincitore, il Movimento 5 Stelle, ma una percentuale di consensi non sufficientemente ampia da consentire governabilità, da queste elezioni non solo viene fuori un chiaro vincitore, il centro destra e in particolare Fratelli d’Italia, ma anche una maggioranza abbastanza ampia da garantire che il governo duri fino alla fine naturale della legislatura.

Questo risultato facilita il compito di Sergio Mattarella, che non avrà difficoltà ad assegnare l’incarico a Giorgia Meloni e all’ampia maggioranza su cui può già contare.

Il turno delle consultazioni del presidente della Repubblica quindi dovrebbe essere piuttosto rapido. L’incarico assegnato da Sergio Mattarella a Giorgia Meloni può essere esplorativo o pieno, a seconda di come andranno le consultazioni. La leader di FdI poi accetterà “con riserva” e avvierà le trattative con gli alleati sugli incarichi ministeriali e sul programma.

A questo punto Giorgia Meloni non dovrà far altro che tornare al Quirinale con la lista dei ministri, quindi sciogliere la riserva per poi prestare giuramento insieme alla squadra di governo davanti al presidente della Repubblica. Subito dopo si terrà il primo consiglio dei ministri, preceduto dal rito del passaggio della campanella, il che dovrebbe accadere entro la fine del mese di ottobre.

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