Le elezioni primarie del Partito Democratico si svolgeranno in data 26 febbraio 2023, ma la prima fase dell’iter che porterà alla scelta del nuovo segretario del partito in realtà è già iniziata nei vari circoli dem.
I candidati in corsa per la carica di segretario del Pd sono in tutto quattro:
- Stefano Bonaccini
- Gianni Cuperlo
- Paola De Micheli
- Elly Schlein
Sarà attraverso questa prima fase delle primarie che si stabilirà quali sono i due sfidanti che saranno proposti all’elettorato per la carica di segretario del partito.
Prima delle primarie comunque ci sarà un altro importante banco di prova che è quello delle elezioni regionali del Lazio, in occasione delle quali il Pd correrà insieme ad Azione e Italia Viva, e delle elezioni regionali in Lombardia, dove i dem saranno alleati con i 5 Stelle.
Gli ultimi sondaggi danno in vantaggio il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, seguito da Elly Schlein, mentre gli altri due candidati sarebbero più distaccati. Si prevede quindi che il nuovo segretario del Pd sarà uno dei due, e con ogni probabilità si tratterà di Bonaccini.
Date primarie Pd 2023, prima fase
La prima fase delle primarie, quella che prevede la possibilità per gli iscritti di indicare la propria preferenza tra i quattro candidati attualmente in corsa, si svolge dal 3 al 12 febbraio 2023, ma l’esito sembra già essere abbastanza scontato visto il grosso distacco tra i primi due candidati e gli altri.
Il voto in questa fase si svolge all’interno dei circoli del partito e riguarda solo i tesserati. Poi nella seconda fase delle primarie il voto sarà aperto a tutti, tesserati e non.
Sulla base dei risultati parziali di questa prima fase (dopo lo spoglio di 16.676 voti) abbiamo un’evidente preferenza per Stefano Bonaccini che da solo si aggiudica quasi metà dei voti (49,4%), seguito a oltre 10 punti percentuale da Elly Schlein (36,8%).
Gli altri due candidati sono nettamente distaccati, infatti Gianni Cuperlo ha raccolto solo un 8,7% delle preferenze, e Paola De Micheli il 5,2%.
Chiaramente il risultato dovrà essere confermato anche dai circoli che ancora non hanno completato le operazioni di voto, e se così fosse è chiaro che la sfida per la posizione di segretario del Pd sarà tra Bonaccini e Schlein.
Date primarie Pd 2023, fase finale
La seconda fase delle primarie del Pd, cioè la fase finale che porterà all’elezione del nuovo segretario del partito, si svolgerà nella giornata di domenica 26 febbraio.
La data inizialmente era stata fissata al 19 febbraio, ma in seguito si è preferito farla slittare di una settimana per la troppa vicinanza con le elezioni regionali in Lazio e Lombardia.
Una volta terminato lo spoglio e stabilito il vincitore delle primarie, i delegati proclameranno il nuovo segretario del Partito Democratico durante il Congresso conclusivo.
Qual è il regolamento delle primarie del Partito Democratico
Il regolamento delle primarie del Pd ricalca quello delle primarie del partito democratico Usa, quindi il meccanismo prevede che le preferenze dei votanti, iscritti e non, servano ad eleggere i delegati e non il segretario direttamente. Saranno poi i delegati, entro dieci giorni, a riunirsi nel corso dell’assemblea nazionale per esprimere il proprio voto sulla base dei voti presi.
Abbiamo visto che la prima fase prevede la possibilità di votare solo per gli iscritti al Partito Democratico, mentre nella seconda fase tutti i cittadini maggiori di 16 anni potranno esprimere la propria preferenza, con o senza tessera del partito.
Sarà anche possibile votare direttamente online, cosa su cui inizialmente c’erano state forti polemiche. Alla fine si è deciso che si potrà utilizzare il sistema di autenticazione tramite Spid, e che sarà necessario effettuare una pre-registrazione.
Questa procedura potrà essere usata anche da chi vive all’estero, dagli studenti fuori sede, da anziani e disabili e da chi abita in zone in cui è difficile raggiungere il gazebo più vicino per esprimere la propria preferenza.
Enrico Letta ha spiegato che “i cittadini che affermano la volontà di partecipare al processo costituente, sottoscrivono l’appello alla partecipazione con una adesione certificata, anche nella modalità on-line, che può prevedere la raccolta di un contributo volontario a partire dall’importo di 1 euro”.
Quali sono i candidati delle primarie del partito democratico
Come abbiamo visto in apertura i candidati alla segreteria del Partito Democratico sono in tutto quattro: Stefano Bonaccini, Elly Schlein, Gianni Cuperlo e Paola De Micheli.
Ad annunciare la sua corsa per prima è stata l’ex ministro Paola De Micheli, che dichiarò: “voglio puntare sui militanti, troppo spesso dimenticati, quando non umiliati, esulla definizione della nostra identità”.
Le probabilità che la De Micheli possa aggiudicarsi le primarie tuttavia sembrano essersi ormai ridotte drasticamente. Nel frattempo la sfida assume sempre più le tinte di un derby dal momento che i candidati con maggiori probabilità di vedersi assegnato l’incarico sono il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, e la sua ex vice, Elly Schlein.
L’ultimo a decidere di candidarsi è stato Gianni Cuperlo, che aveva sfidato Matteo Renzi alle primarie del Pd di qualche anno fa. Non è riuscito a candidarsi invece l’ex banchiere Antonio Guizzetti, che avrebbe dovuto raccogliere 4.000 firme entro il 27 gennaio.
Cosa dicono i sondaggi sulle primarie del Pd
La partita non è ancora chiusa, anche se a meno di clamorosi colpi di scena il prossimo segretario del Partito Democratico sembra destinato ad essere il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.
Ad ogni modo è interessante notare come i sondaggi fatti nei mesi scorsi abbiano mostrato scenari spesso ampiamente diversi gli uni dagli altri ma con una costante che è il vantaggio di Stefano Bonaccini.
Il sondaggio più recente comunque confermerebbe la vittoria di Stefano Bonaccini. Stiamo parlando del sondaggio realizzato da Index per la trasmissione Porta a Porta da cui emerge questo quadro:
- Stefano Bonaccini 54%
- Elly Schlein 18,1%
- Gianni Cuperlo 7,8%
- Paola De Micheli 6,3%.
A queste si aggiunge una percentuale del 13,8% che si dichiara ancora indeciso. In questo caso comunque appare chiaro che la seconda fase delle primiarie vedrebbe contrapposti Stefano Bonaccini appunto ed Elly Schlein, ma sarebbe comunque il governatore dell’Emilia Romagna il grande favorito.
Un sondaggio del 23 gennaio, quindi di un paio di giorni prima, realizzato da Emg per la trasmissione Agorà, indicava un quadro simile ma con un minor distacco tra Bonaccini e Schlein. Il primo veniva indicato intorno al 44%, mentre la sua ex vice intorno al 24%. Le percentuali assegnate a Cuperlo e De Micheli invece risultavano invertite, con un leggero vantaggio della seconda.
Ma come accennato i sondaggi sulle primarie del Pd che sono stati fatti nei mesi scorsi indicano scenari spesso molto differenti, come quello di Winpoll del 19 gennaio in cui tra Bonaccini e Schlein c’era un distacco di pochi punti percentuale. Bonaccini veniva indicato intorno al 46% e Schlein al 41%.
Davano in testa Stefano Bonaccini anche tutti gli altri sondaggi realizzati, come quello di Izi per La Repubblica del 16 dicembre, che dava il governatore dell’Emilia Romagna al 41% e Schlein al 30%.
Risultato simile anche nel sondaggio di Bidimedia del 15 dicembre, in cui Bonaccini viene dato al 57% e Schlein al 39%. Così pure il sondaggio di SWG per il Tg di La7 del 12 dicembre, in cui abbiamo Bonaccini al 52%, Schlein al 46% e De Micheli al 31%.
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