La data della fase finale delle primarie del Pd è stata fissata al 26 febbraio prossimo, il che significa che sarà intorno a quella data che conosceremo il nome del nuovo segretario del partito.
Chiamati ad esprimere la propria preferenza non saranno solo i tesserati del Partito Democratico, bensì qualunque cittadino italiano che abbia raggiunto la maggiore età. Vi sono però altri aspetti che si devono considerare per quel che riguarda le condizioni per votare alle primarie del Pd, e li vedremo più avanti.
Primarie del Pd, quando si vota
La data per la fase finale delle primarie del Pd era stata fissata inizialmente al giorno 11 gennaio, ma in seguito si decise di spostarla al 19 febbraio. Alla fine si è deciso di posticipare ancora il voto e si è giunti così al 26 febbraio, cioè domenica prossima.
Si vota dalle ore 8 alle 20 e la scelta sarà tra Stefano Bonaccini, attuale governatore dell’Emilia Romagna, e la deputata Elly Schlein sua ex vice.
Il voto nei circoli che si è tenuto nella prima fase delle primarie ha escluso gli altri due candidati, cioè Gianni Cuperlo, ex presidente del partito, e Paola De Micheli, ex ministro dei Trasporti.
Primarie del Pd, quali sono le condizioni per votare
Per prendere parte alle primarie del Partito Democratico, ed esprimere così la propria preferenza in merito al nuovo segretario, non bisogna necessariamente essere in possesso della tessera del partito.
Anche i non iscritti, infatti, possono votare alle primarie dem, ma ad alcune condizioni. Prima di tutto è necessario aver compiuto i 18 anni ed essere cittadini italiani, oppure di altri Paesi dell’Unione Europea ma residenti in Italia, o anche di Stati fuori dall’Ue ma “in possesso di permesso di soggiorno”. Ma non è tutto, infatti il regolamento delle primarie fissa alcuni paletti.
Per essere ammessi a votare alle primarie del Pd è necessario che le persone “dichiarino di riconoscersi nella proposta politica del Partito, di sostenerlo alle elezioni, e accettino di essere registrate nell’Albo pubblico delle elettrici e degli elettori”.
Primarie del Pd, dove si vota
Dove si vota per le primarie del Pd? Vi è stato un acceso dibattito circa la possibilità di consentire anche il voto online, ma alla fine ha prevalso l’opzione del voto in presenza presso i vari gazebo.
Sono tuttavia ammesse alcune eccezioni e quindi il voto online resta possibile solo al sussistere di determinate condizioni. Per votare online alle primarie del Pd bisogna dimostrare, attraverso apposita autocertificazione, di essere impossibilitati “ad andare ai seggi per condizioni di disabilità, malattia o altri impedimenti definiti dalla Commissione nazionale per il Congresso”.
Non si tratta comunque dell’unica eccezione prevista al voto in presenza presso i gazebo del Pd, infatti possono votare online anche i sostenitori che risiedono “in località la cui distanza dai seggi renda particolarmente difficoltoso l’esercizio del voto, sulla base di criteri determinati dalla Commissione nazionale per il Congresso” nonché “le persone residenti e/o domiciliate all’estero”.
Ad ogni modo per poter votare alle primarie il 26 febbraio, i non tesserati devono aver fatto la pre-registrazione entro il 12 febbraio sull’apposita piattaforma e compilare il modulo con tutti i dati richiesti. Inoltre al momento del voto dovranno versare il contributo di 2 euro previsto.
I tesserati del Pd invece non devono fare la pre-registrazione per poter votare alle primarie, e non saranno tenuti a versare il contributo di 2 euro.
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