Alla fine non ci sarà alcun obbligo di indossare la mascherina per esercitare il proprio diritto di voto in occasione del referendum sulla riforma della Giustizia. Se nei giorni scorsi si parlava di mascherina chirurgica obbligatoria, ed era stato anche dettagliato un rituale piuttosto articolato da seguire per poter votare, adesso ci si limita alla mera raccomandazione di indossare il ‘coprivolto’.
Così, improvvisamente, i cittadini che vorranno esprimere il proprio parere in merito ai cinque quesiti referendari, non saranno costretti a seguire regole imposte senza la minima base logica o empirica, ma potranno decidere se indossare o meno la mascherina in base al proprio senso di responsabilità e alle informazioni che hanno acquisito ed elaborato nel corso di questi lunghi mesi di ’emergenza Covid-19′.
Niente obbligo di mascherina per andare a votare, la decisione del Viminale
La decisione è stata presa dal ministero dell’Interno nelle scorse ore in seguito alla polemica sorta nei giorni scorsi. Secondo alcune forze politiche infatti imporre l’obbligo di indossare la mascherina (chirurgica) per esercitare il proprio diritto di voto sarebbe stato un modo per evitare che cittadini con determinate idee e convinzioni (collocabili generalmente all’interno di una ben precisa area politica) potessero esprimere il proprio voto.
Tra l’altro non dimentichiamo che insieme ai cinque referendum l’appuntamento con le urne riguarderà anche i cittadini di diversi Comuni che saranno chiamati a rinnovare le rispettive amministrazioni locali.
Ironia vuole che nello stesso giorno in cui il ministero dell’Interno ha deciso di non imporre l’obbligo di indossare la mascherina per recarsi alle urne, il Tar del Lazio ha confermato la validità dell’obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie in occasione degli esami di terza media e di maturità.
Le polemiche sull’obbligo di mascherina per andare a votare
La decisione del Viminale arriva a pochi giorni dal voto, visto che i cittadini saranno chiamati alle urne già domenica 12 giugno, e sembra direttamente collegata a forti polemiche arrivate nei giorni scorsi, nonché al timore che questa imposizione potesse ostacolare il raggiungimento del quorum del 50% di votanti per i cinque referendum sulla giustizia.
Di questo parere in particolare il leghista Roberto Calderoli, che è entrato in sciopero della fame insieme ai radicali per chiedere maggiore attenzione al voto referendario.
Da Italexit, il partito di Gianluigi Paragone che continua a crescere insieme al sempre più diffuso malcontento, arriva invece l’accusa di voler escludere dal voto, proprio attraverso l’obbligo di indossare la mascherina, quell’elettorato più critico rispetto alle posizioni del governo di Mario Draghi.
Secondo Paragone infatti, imporre la mascherina per andare a votare dimostrerebbe “la volontà di far votare domenica 12 giugno solo l’élite che appoggia la gestione di questo governo”.
Per andare a votare nessun obbligo, solo una raccomandazione
Non sarà obbligatorio quindi indossare la mascherina per recarsi alle urne. La circolare diramata dal ministero dell’Interno è molto chiara in merito, e ricorda che la mascherina sarà solo raccomandata.
La circolare è stata diramata solo dopo la sottoscrizione da parte del ministro della Salute, Roberto Speranza, e del ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese “dell’addendum al protocollo sanitario e di sicurezza dell’11 maggio 2022 per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie dell’anno 2022”.
Il Viminale ha comunicato che le nuove misure “in considerazione del mutato quadro epidemiologico” prevedono “l’uso fortemente raccomandato della mascherina chirurgica per l’accesso degli elettori ai seggi, per il solo esercizio del diritto di voto”.
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