La prossima ratifica delle modifiche previste al Meccanismo Europeo di Stabilità (Mes) da parte dell’Italia è un argomento che ha riacceso il dibattito su questo strumento così controverso negli ultimi mesi. Nonostante questo, come era facile immaginare, sembra che il governo di Giorgia Meloni abbia intenzione di procedere con la ratifica nei prossimi giorni.
Ma vediamo quali saranno le conseguenze per famiglie e imprese italiane, derivanti da questa decisione che riguarda sia l’Italia che l’Europa nel loro insieme, e quali sono i pareri che alcuni esperti hanno espresso nel merito.
Quali sarebbero le conseguenze della ratifica del Mes da parte dell’Italia?
La ratifica delle modifiche proposte per il Mes comporterebbe l’approvazione di tali modifiche e, di conseguenza, l’Italia dovrebbe attenersi alle nuove regole e procedure nel caso in cui avesse bisogno di richiedere assistenza finanziaria attraverso il Mes.
Il Mes è un meccanismo di aiuto destinato agli Stati europei che si trovano in una situazione economica particolarmente difficile, che può essere sia grave (come nel caso della Grecia dopo la crisi del 2008) che temporanea ma con effetti significativi. Nel primo caso, con il vecchio Mes, si richiedevano ingenti prestiti accompagnati da una serie di condizioni da rispettare; nel secondo caso, le misure precauzionali erano meno rigide.
Con le nuove riforme, sono stati parzialmente modificati i criteri per accedere ai finanziamenti del Mes e sono state eliminate alcune delle restrizioni e delle controversie precedenti.
Tuttavia, in alcuni casi potrebbe essere richiesta una ristrutturazione del debito, il che comporterebbe il rischio che l’Italia non sia in grado di ripagare tutti i suoi creditori, rendendo il Paese meno affidabile e potenzialmente aumentando i tassi di interesse sui titoli di Stato.
È importante sottolineare che questa clausola non sarebbe automatica, ma verrebbe valutata caso per caso. Inoltre, va considerato che l’Italia detiene il 17% dei voti nel tavolo decisionale del Mes, il che significa che, a meno che questa clausola non sia inserita in un memorandum d’intesa solido, può bloccare le decisioni a discrezione (è necessario almeno l’85% dei voti per le decisioni di emergenza e l’unanimità per tutte le altre decisioni).
È interessante notare che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha espresso un parere favorevole al Mes, basandosi sui risultati delle agenzie di rating internazionali. Molti di questi rating, come Moody’s, Fitch e S&P Global Ratings, attribuiscono al nuovo Mes una tripla A, il punteggio più alto in termini di affidabilità ed efficacia, mentre, ad esempio, attribuiscono solo una tripla B ai titoli di Stato italiani.
L’idea che le agenzie di rating vogliono far passare naturalmente è che aderire al Mes sarebbe positivo per l’Italia anche dal punto di vista economico.
È importante considerare anche l’aspetto politico di questa decisione. Bloccare il Mes significherebbe alienarsi una parte significativa dei seggi a Bruxelles, in un momento in cui l’Italia non può permettersi alcuna autonomia decisionale, avendo svenduto da tempo la propria sovranità a poteri economici sovrannazionali. Inoltre, bisogna considerare che l’Italia ha firmato le nuove riforme nel 2021, il che aggiunge ulteriore rilevanza a questa decisione.
In conclusione, la ratifica del Mes da parte dell’Italia comporterebbe l’accettazione delle modifiche proposte per il Meccanismo e avrebbe conseguenze sia economiche che politiche. Mentre alcuni sostengono che aderire al Mes sarebbe vantaggioso per l’Italia, è importante prendere in considerazione tutti gli aspetti e le implicazioni di questa decisione prima di procedere.
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