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Manovra economica 2025: le novità al vaglio del Governo - BorsaInside.com

Un ruolo centrale, nell’ambito delle scelte che il governo guidato da Giorgia Meloni si troverà ad operare nell’ambito della Legge di Bilancio 2025, lo ricoprono il debito pubblico in netto aumento, e le nuove regole del Patto di Stabilità europeo, che prevedono l’obbligo di presentare un piano pluriennale di spesa entro il 20 settembre.

Questi sono i cardini su cui andrà a strutturarsi la nuova manovra economica, che prevede interventi strategici su diverse misure già in vigore, alcune delle quali in scadenza proprio a fine anno. Tra queste ricordiamo il taglio del cuneo fiscale, l’accorpamento delle aliquote Irpef e il bonus per madri lavoratrici, misure per le quali eventuali proroghe richiederanno ingenti risorse economiche.

Quali sono le misure a rischio nella nuova manovra economica

Il taglio del cuneo fiscale è una delle misure che potrebbero non essere prorogate con la nuova manovra economica. Si tratta di una misura nata a beneficio dei lavoratori dipendenti con redditi medio-bassi, che aumenta il loro potere d’acquisto, ma il costo di un eventuale rinnovo per il 2025 comporterebbe una spesa di circa 9,4 miliardi di euro.

A rischio, con la Legge di Bilancio 2025, è anche l’accorpamento delle aliquote Irpef, un intervento che serve a ridurre la pressione fiscale per il ceto medio tramite la semplificazione degli scaglioni fiscali, ma il costo di questa misura per il 2025 potrebbe aggirarsi intorno ai 4 miliardi di euro. Il viceministro dell’Economia ha già fatto sapere che si potrebbe optare invece per una riduzione ulteriore dell’Irpef per dipendenti e pensionati.

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Nodo pensioni, sgravi fiscali e altre misure in Legge di Bilancio

Per quanto riguarda le pensioni, il governo sta valutando proposte talvolta contrastanti per riformare il sistema pensionistico. Da una parte vi è la necessità di adeguarsi alle nuove regole del Patto di Stabilità europeo, che come accennato prevede un piano pluriennale di spesa, e dall’altra le difficoltà di risolvere le criticità del sistema pensionistico attuale far quadrare i conti.

Poi ci sono gli aiuti per lavoratori e imprese, con la possibilità che nella nuova manovra economica trovino posto gli sgravi contributivi per le lavoratrici madri con due o più figli il cui costo per il 2024 è stato di circa 500 milioni di euro.

Per il 2025 però il governo potrebbe decidere di ridurre la platea dei beneficiari, e in questo caso gli sgravi potrebbero essere destinati solo alle madri lavoratrici con tre o più figli. Non si esclude comunque che il governo possa decidere di cancellare completamente l’agevolazione.

Tra le misure al vaglio dell’esecutivo ci sono anche quelle per la decontribuzione per il Sud Italia, che consiste di uno sgravio contributivo per tutte le aziende del Mezzogiorno. Si tratta di una misura che ha rappresentato un valido strumento per sostenere l’occupazione nelle Regoni del Sud, ma che per il 2025 richiederà un aumento del bilancio di 2,9 miliardi di euro, e non è detto che siano disponibili le risorse necessarie.

Social Card e Canone Rai

Infine, tra le misure che il governo potrebbe prorogare con la nuova manovra economica, troviamo la social card “dedicata a te”. Si tratta di un sussidio di 500 euro destinato alle famiglie con ISEE basso. Per questa misura servono circa 600 milioni di euro per il 2025.

Un’altra misura che potrebbe essere prorogata in Legge di Bilancio è la riduzione del Canone Rai, passato da 90 a 70 euro. Questa misura nel 2024 è stata finanziata con 430 milioni di euro, e la sua eventuale prorogra avrebbe un costo simile anche per quest’anno.

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