L’Euro Digitale rappresenta una deviazione dai tradizionali prodotti finanziari e strumenti d’investimento. Si configura come una svolta non solo per quanto riguarda l’utilizzo rispetto alla moneta fisica ma anche per l’immunità dalle fluttuazioni associate alle criptovalute.
Questa iniziativa consentirebbe ai cittadini europei di depositare direttamente i propri fondi nella Banca Centrale Europea, bypassando le istituzioni bancarie commerciali. È importante sottolineare che l’obiettivo principale dell’Euro Digitale non è sostituire la valuta fisica, ma integrarla nel panorama finanziario digitale.
La tecnologia alla base dell’Euro digitale
L’Euro Digitale opererebbe su una piattaforma basata sulla tecnologia blockchain, simile a quella dei Bitcoin. Tuttavia, a differenza delle criptovalute tradizionali, verrebbe emesso e gestito in modo centralizzato attraverso database controllati dalla Banca Centrale Europea, dal governo o da società terze autorizzate.
Questi dati sarebbero registrati su registri blockchain pubblici, garantendo trasparenza e sicurezza. A differenza delle valute digitali emesse dalle banche centrali, le criptovalute sono soggette a fluttuazioni imprevedibili, mentre l’Euro Digitale mira a fornire stabilità.
Un aspetto critico da considerare riguarda la governance delle blockchain. Queste tecnologie rappresentano la forma più avanzata di intelligenza distribuita e saranno fondamentali per il futuro, noto come “metaverso“.
La questione riguardante chi debba avere il controllo e la supervisione delle blockchain è complessa e coinvolge tutti e nessuno allo stesso tempo. Tuttavia, è chiaro che la Banca Centrale Europea intende garantire la sicurezza e la stabilità dell’Euro Digitale attraverso una regolamentazione rigorosa.
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Quali cambiamenti comporta la svolta di ottobre
L’Euro Digitale sta per compiere un passo avanti significativo nel suo sviluppo. Fabio Panetta, membro del Comitato Esecutivo della Banca Centrale Europea, ha dichiarato davanti alla Commissione per i Problemi Economici e Monetari del Parlamento Europeo che siamo prossimi alla conclusione della fase di analisi e studio.
Ha sottolineato che ci sono stati progressi dallo scorso ottobre 2020 e che tra un mese si prevede di definire il percorso futuro. L’obiettivo è creare un solido quadro regolamentare e legislativo che protegga il progetto da possibili attacchi.
In un’epoca di crescente frammentazione economica e disintegrazione diplomatica, la nuova valuta digitale europea potrebbe diventare un rifugio sicuro per numerosi investitori globali.
L’Euro Digitale potrebbe posizionare l’Europa in prima linea nel dibattito internazionale sulla moneta emessa dalla banca centrale (CBDC), prestando particolare attenzione alla privacy e alla preservazione della sovranità monetaria nell’era digitale.
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