Manca ormai meno di una settimana alle elezioni politiche che dovrebbero portare ad un cambio di governo in Italia. La data fissata è quella del 25 settembre 2022, giorno in cui i cittadini sono chiamati a rinnovare i propri rappresentanti di Camera e Senato.
Ogni cittadino avente diritto al voto che si recherà presso il proprio seggio elettorale riceverà due schede per esprimere le sue preferenze. Una scheda serve per votare i propri rappresentanti alla Camera dei Deputati, mentre l’altra serve per il Senato.
Ci sono diverse novità che riguardano queste elezioni politiche decretate dalla crisi del governo di Mario Draghi, a cominciare dal numero dei Parlamentari che come sappiamo è stato drasticamente ridimensionato.
Con il sistema misto previsto dalla legge Rosatellum i cittadini andranno infatti ad eleggere in tutto 400 deputati e 200 senatori. Ma vediamo esattamente come si vota, come sono fatte le schede elettorali, e a cosa fare attenzione per non rischiare l’annullamento della propria scheda.
Elezioni politiche settembre 2022, chi ha diritto a votare
Per quanto riguarda l’ormai imminente consultazione elettorale ricordiamo che hanno diritto a votare, secondo quanto espressamente enunciato dall’articolo n. 48 della Costituzione, “tutti i cittadini, uomini e donne, che hanno raggiunto la maggiore età”.
La riforma elettorale approvata di recente ha anche modificato il limite minimo di età per eleggere i propri rappresentanti al Senato, che infatti passa da 25 a 18 anni. Possono quindi votare sia per la Camera che per il Senato tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni.
Sempre l’articolo n. 48 della Costituzione spiega anche che hanno diritto al voto anche i cittadini italiani che risiedono all’estero. “A tal fine è istituita una circoscrizione Estero per l’elezione delle Camere, alla quale sono assegnati seggi nel numero stabilito da norma costituzionale e secondo criteri determinati dalla legge”.
È inoltre previsto che chi si trova fuori sede e vuole tornare a casa per esercitare il proprio diritto al voto, abbia la possibilità di godere di alcune agevolazioni per facilitare lo spostamento. Sono infatti previsti degli sconti per l’acquisto di biglietti di treni, autobus, aerei e navi.
Elezioni politiche 2022, fac simile della scheda elettorale
Abbiamo visto a chi spetta il diritto di voto in Italia, ora vediamo quindi come fare ad esercitarlo. Prima di andare a votare non è una cattiva idea dare un’occhiata al fac simile della scheda elettorale, in questo modo ci si fa un’idea più precisa di come è fatta una scheda delle elezioni politiche 2022 e al momento del voto sarà più facile completare l’operazione di voto rapidamente e senza commettere errori.
Il fac simile delle schede elettorali per le elezioni del 25 settembre 2022 è reso disponibile a questo link del sito ufficiale del ministero dell’Interno. Si tratta per l’esattezza del Dipartimento per gli affari interni e territoriali del Viminale.
Non ci sono grandi novità per quel che riguarda la struttura della scheda elettorale, che di fatto risulta la stessa delle politiche di quasi 5 anni fa. Cambiano solo i colori scelti per le elezioni, senza contare le modifiche che riguardano la legge elettorale e la riduzione del numero dei parlamentari.
Ciascuna delle due schede, quella per i rappresentanti della Camera e quella per i rappresentanti del Senato, riporta l’elenco in ordine casuale, deciso tramite sorteggio, dei nomi dei candidati nei collegi uninominali all’interno di appositi riquadri in cui compare anche il simbolo del partito della coalizione cui appartengono.
A fianco vengono poi riportati fino a quattro nomi di candidati bloccati dei collegi plurinominali. Non vi saranno differenze tra le schede elettorali per l’elezione di Camera e Senato, se non per i nomi dei candidati, per il frontespizio e per il colore.
Elezioni politiche 2022, come si vota
Vediamo quindi come si fa a votare e quali sono i punti di attenzione da non trascurare. Il sistema non cambia: bisogna apporre una croce per esprimere la propria preferenza. Il cittadino quindi può votare in tre modi diversi:
- tracciando una X sul simbolo del partito, indicando così la preferenza per il proporzionale, con il voto che andrà automaticamente anche al candidato per l’uninominale
- tracciando una X sul nome del candidato del collegio uninominale, e in questo modo il voto varrà anche per il partito al quale il candidato è collegato. Se il candidato appartiene a più liste i voti vengono ripartiti in modo proporzionale
- tracciando una X sul simbolo del partito prescelto e sul nome del candidato nel riquadro in alto. In questo modo il cittadino vota il candidato e indica in partico a cui indirizzare il voto proporzionale.
Ogni candidato nei collegi uninominali viene eletto con il sistema maggioritario, quindi vince chi ottiene più voti, mentre per quel che riguarda i partiti e i collegi plurinominali vengono eletti in misura proporzionale al numero di voti ottenuti.
Elezioni politiche 2022, quando una scheda elettorale viene annullata
Se il voto non viene espresso nel pieno rispetto delle regole sopra citate la scheda viene annullata, mentre se sulla scheda non viene apposto alcun segno parliamo di scheda bianca, che comunque non va ad incidere sul risultato finale dello spoglio.
Sia la scheda nulla che la scheda bianca possono essere intenzionali, il che significa che l’elettore lo fa di proposito ad esempio per esprimere una qualche forma di dissenso, Le percentuali verranno però calcolate sul totale dei voti validi, senza tener conto del numero totale degli aventi diritto al voto, delle schede nulla o delle schede bianche.
Saranno considerate nulle tutte le schede in cui risulteranno presenti dei segni di riconoscimento, ad esempio la firma del votante, o altri segni che rendono riconoscibile in qualche modo una specifica scheda elettorale. Anche esprimendo più di una preferenza la scheda viene classificata come nulla.
Il voto inoltre deve essere necessariamente espresso a matita, altrimenti la scheda viene annullata. Infine ricordiamo che alle elezioni poltiche 2022 non è possibile fare il voto disgiunto, cioè votare il nome di un candidato appartenente a una data formazione politica e poi crociare il simbolo di un partito diverso.
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