Se guardiamo i sondaggi delle ultime settimane il quadro appare chiaro fin da subito: i Repubblicani sono in netto vantaggio alla Camera e rischiano di ottenere la maggioranza anche al Senato.
Le elezioni di midterm che si tengono oggi, 8 novembre 2022, negli Stati Uniti, rischiano di paralizzare l’azione di governo di Joe Biden. Il risicato vantaggio che aveva conquistato alle elezioni presidenziali del 2020, peraltro con una lunga serie di perplessità riguardanti presunte irregolarità nelle operazioni di voto, potrebbe andare in fumo in entrambi i rami del Parlamento.
Alla Camera a quanto pare i Repubblicani riusciranno a strappare la maggioranza ai Democratici, e già questo basterebbe a creare un bel po’ di problemi all’amministrazione Biden. In più esiste il concreto rischio che anche il Senato cada in mano repubblicana, e in quel caso le cose si complicherebbero notevolmente.
Se la Camera dovesse ritrovarsi con una maggioranza repubblicana, senza dubbio partiranno varie indagini parlamentari su diversi temi, a cominciare con la gestione della pandemia, ma anche nel merito della gestione Merrick Garland del Dipartimento di Giustizia.
Se anche il Senato dovesse andare ai Repubblicani, allora Biden avrà serie difficoltà nel far passare le sue nomine per le corti federali. E in entrambi i casi l’azione di governo risulterà notevolmente rallentata, e questa per ora sembra essere l’unica certezza.
Elezioni midterm Usa, la situazione al Senato
Prevedere l’esito delle elezioni midterm al Senato è molto difficile, perché ci sono diverse sfide che vedono i due candidati separati da una manciata di voti stando a quanto si evince dai vari sondaggi.
Nevada: per i democratici una delle sfide più complicate è quella nello Stato del Nevada, dove la governatrice uscente Catherine Cortez Masto ha bisogno che gli ispanici si convincano a darle i propri voti in massa, convinti dal fatto che si tratta della prima senatrice latina nella storia degli Stati Uniti. I Repubblicani si presentano con Adam Laxalt, trumpiano convinto, che potrebbe far leva soprattutto sul drastico calo delle entrate nel settore del turismo determinato dalla gestione democratica dell’emergenza Covid-19.
Georgia: anche nello Stato della Georgia la vittoria rischia di essere sul filo di lana, con il senatore democratico uscente, e primo nero a rappresentare lo Stato, il reverendo Raphael Warnock da una parte, e la ex star del football Herschel Walker. Quest’ultimo, convinto anti-abortista, potrebbe pagare il prezzo delle parole della ex fidanzata, che ha dichiarato che in passato proprio lui le avrebbe pagato un aborto.
Arizona e New Hempshire: nello Stato dell’Arizona e in quello del New Hempshire i senatori democratici uscenti, Mark Kelly e MAggie Hassan, si trovano secondo i sondaggi in difficoltà contro i rispettivi sfidanti repubblicani.
Ohio: nello Stato dell’Ohio invece è il senatore Repubblicano uscente, J.D.Vence ad essere in difficoltà contro lo sfidante Democratico, Tim Ryan, che nel frattempo ha coniato per il suo avversario politico il termine: “baciaculo di Trump”.
Wisconsin: nello Stato del Wisconsin rischia di vincere il candidato democratico, infatti il senatore repubblicano uscente, Ron Johnson, è dato con un vantaggio modesto dai sondaggisti, in parte anche per via di una proposta di legge che non ha riscosso molto successo nemmeno tra i suoi elettori. Il candidato democratico è l’afro-americano Mandela Barnes, che paga per essersi dimostrato troppo “debole sul crimine”, e si tratta di un’accusa che rischia di avere un certo peso in questo periodo.
Pennsylvania: qui i partiti hanno investito oltre 300 milioni di dollari, e ad affrontarsi sono per il partito Repubblicano il dottor Mehmet Oz, e per il partito Democratico John Fetterman, recentemente colpito da un infarto. Si tratta di uno swing state, vale a dire uno di quegli Stati che hanno finito per giocare un ruolo determinante alle elezioni presidenziali del 2020, assegnato alla fine del riconteggio delle schede ai democratici.
Elezioni midterm Usa: la situazione alla Camera
Se al Senato la partita è ancora tutta da giocare, alla Camera sembra che vi siano chiari segnali di una vittoria dei Repubblicani. I Democratici si trovano a difendere 39 seggi, e appaiono in difficoltà proprio in quegli Stati che da sempre sono stati baluardi progressisti, come lo Stato di New York, la California, Oregon, Connecticut, Rhode Island.
Per quanto riguarda lo Stato di New York, lo storico collaboratore di Bill Clinton, Sean Patrick Maloney rischia di essere sconfitto, e si tratta di uno dei democratici più influenti del Congresso. In California a rischiare è Julia Brownley, e pensare che nel suo collegio Biden aveva vinto con 10 punti di vantaggio.
A finire in mano dei Repubblicani potrebbe essere persino il Quinto Distretto del Connecticut, con uno svantaggio per i Democratici che sembra avere proporzioni storiche.
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