Potrebbe ancora essere Mario Draghi a prendere il posto dell’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella, infatti stando ai retroscena emersi in questi giorni ed in particolare nelle scorse ore, l’ex presidente della Bce starebbe lavorando alacremente per assicurarsi l’ascesa al Colle.
La partita che il premier sta giocando non si svolge sotto la luce dei riflettori, ma sarebbe un errore pensare che Mario Draghi abbia rinunciato alla poltrona di Capo dello Stato. Secondo diversi quotidiani autorevoli infatti l’ex governatore di Bankitalia Spa, ed ex uomo di Goldman Sachs sta continuando a sistemare i pezzi sulla scacchiera.
La parte più complicata potrebbe essere quella di trovare un successore che prenda in mano le redini di questa maggioranza così variegata se non altro nel modo in cui ciascuna forza politica si presenta al proprio elettorato.
Le distanze sul piano politico sono state infatti abilmente azzerate sotto la guida di Mario Draghi che, in sostanza, si è limitato nella sua azione di governo a chiedere di volta in volta la fiducia delle due Camere senza perdere troppo tempo nel dibattito per ogni provvedimento, quale che fosse il peso del suo impatto per la popolazione.
Qualcuno insomma deve ereditare non solo l’incarico di premier, ma dovrà anche giocare in quel ruolo allo stesso modo. Mario Draghi potrebbe effettivamente salire al Colle, d’altra parte si era autocandidato e non ha mai dato ad intendere di aver rinunciato all’idea. Inoltre secondo quanto si legge sui vari media, da giorni incontra ministri e personalità politiche evidentemente anche per predisporre la sua ascesa.
Ascesa che, come è facile intuire vista la situazione, dovrebbe essere decisa alla quarta chiamata, non prima, serve infatti che non sia più necessario raggiungere la maggioranza qualificata.
Chi potrebbe essere il prossimo presidente del Consiglio? Ecco i tre nomi
Se Mario Draghi dovesse effettivamente prendere il posto di Sergio Mattarella, allora l’incarico di presidente del Consiglio a chi andrà? I nomi dei suoi possibili successori sono tre: Vittorio Colao, dirigente d’azienda (ex Ad di Vodafone) ed attuale ministro per la transizione digitale; Daniele Franco, attuale ministro dell’Economia e della Finanza; Marta Cartabia, attuale ministro di Grazia e Giustizia.
Il timore dei partiti politici che sostengono l’attuale maggioranza, in particolare di quelli di centro sinistra, incluso il Movimento 5 Stelle, è che con l’insediamento dell’ennesimo governo tecnico il centro destra inizi a fare campagna elettorale.
Non si può escludere nemmeno lo scenario delle elezioni anticipate, che tra le altre cose segnerebbe la fine dell’esperienza politica per tantissimi parlamentari viste le novità sulla riduzione del numero di deputati e senatori che entrerebbero in vigore.
Con un nuovo governo tecnico, secondo il centro sinistra, le forze di centro destra potrebbero acquisire un ulteriore vantaggio in termini di consenso, e potrebbero ben presto capitalizzare questo vantaggio conquistando un’ampia fetta del Parlamento.
Il grande sconfitto alle prossime elezioni politiche sarà prima di tutto il M5s, ridotto ad appendice pressoché insignificante del centro sinistra. Lo stesso Pd difficilmente otterrà grandi risultati, mentre per l’unico partito che ha mantenuto le distanze dall’attuale esecutivo, cioè Fratelli d’Italia, sarà probabilmente facile raccogliere i frutti derivanti dalla posizione avvantaggiata garantita dal ruolo assegnato all’interno del teatrino.
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