Intervistato da Concita De Gregorio, conduttrice del programma In Onda su La7, il ministro della Salute Roberto Speranza ha illustrato le intenzioni dell’esecutivo rispetto all’introduzione dell’obbligo vaccinale e alla somministrazione della terza dose di vaccino.
“Faremo tutte le valutazioni” ha detto Speranza rispondendo alla domanda sulla possibilità che il governo guidato da Mario Draghi decida di imporre l’obbligo vaccinale anche per altre categorie di lavoratori e per determinate fasce di età della popolazione.
Nel corso della trasmissione si affrontano i vari temi caldi di queste ultime settimane, come la progressiva estensione del Green Pass e la conseguente discriminazione per legge cui stiamo assistendo.
Un tema molto delicato in quanto a rifiutare il vaccino, lo ricordiamo, sono oltre 12 milioni di italiani al momento, senza contare naturalmente tutti coloro che hanno fatto il vaccino solo perché messi alle strette dall’esecutivo attraverso i vari obblighi. Una fetta della popolazione molto ampia composta da milioni di cittadini che pagano le tasse e si vedono negato il diritto di prendere un treno o di andare al cinema.
Milioni di cittadini ignorati dalle autorità, stigmatizzati e additati come irresponsabili solo perché per la propria salute hanno operato scelte diverse da quelle indicate dall’esecutivo, seguendo invece i pareri di quella parte del mondo scientifico che propone una lettura diversa della situazione sanitaria e quindi soluzioni diverse.
Speranza: “finora abbiamo usato l’arma della persuasione”
“Finora noi abbiamo usato l’arma della persuasione, fatta eccezione per gli operatori sanitari” spiega il ministro Speranza “oggi l’obbligo di vaccinazione esiste soltanto per il personale sanitario, poi c’è un utilizzo significativo ed estensivo del Green Pass”
“Il governo farà le sue valutazioni, ci diamo ancora un margine di tempo per poter vedere quanto cresce la curva, dove arriviamo, che area residua di resistenza alla vaccinazione può permanere e poi faremo tutte le valutazioni del caso” ha detto ancora Roberto Speranza.
L’obiettivo è ancora quello dell’80% entro fine settembre
Il 30 settembre termina la campagna di vaccinazione di massa in Italia, ed è entro questa data che le autorità contano di raggiungere con il vaccino l’obiettivo dell’80% della popolazione.
Lo conferma nel corso della sua intervista lo stesso ministro della Salute. “La nostra curva prevede che l’80% venga raggiunto alla fine del mese di settembre. Poi vedremo se con le sole armi della persuasione del Green Pass ci saranno le condizioni per crescere ancora e metterci in sicurezza contro il Covid bene, altrimenti faremo tutte le altre valutazioni” annuncia infatti Speranza.
Lega vota contro il Green Pass e infastidisce Letta
Non è servito a nulla il no al Green Pass della Lega pronunciato in Commissione insieme agli ex 5 Stelle e Fratelli d’Italia. Il governo può andare avanti per la sua strada anche senza il consenso del partito di Matteo Salvini che, se volesse realmente opporsi potrebbe dare un segnale ben più forte togliendo il proprio appoggio a questa maggioranza, cosa che invece si guarda bene dal fare.
In Commissione la Lega di Salvini vota per cancellare l’obbligo di certificato verde del decreto di fine luglio, e anche se ciò non ha prodotto alcun risultato concreto, il comportamento dei leghisti ha infastidito non poco il segretario del Pd Enrico Letta, che sembra mal sopportare i pareri contrastanti all’interno della maggioranza.
La Lega chiede tamponi gratis per tutti. No di Speranza
Dal Carroccio arriva anche la proposta di rendere gratuiti i tamponi e rendere più agevole il riconoscimento del Green Pass in considerazione della sua ormai così ampia estensione.
“Se lo Stato impone il Green Pass per lavorare, viaggiare, studiare, fare sport, volontariato e cultura, deve anche garantire tamponi rapidi e gratuiti per tutti. Sono certificati, funzionano, costano poco e possono essere usati da tutti” spiega Salvini “ci sono milioni di italiani che non possono spendere altre centinaia di euro ogni settimana, in un momento già economicamente difficile”.
Per il ministro Speranza però chi vuole fare il tampone lo deve pagare, seppur a prezzo scontato. Insomma chi non ha il green pass dovrà tirar fuori un bel po’ di soldi se non intende sottoporsi alla sperimentazione della terapia genica.
“La linea che abbiamo scelto di abbassare il prezzo del tampone è corretta” dice infatti Speranza “noi dobbiamo giocare tutte le nostre carte per incentivare non disincentivare la vaccinazione. La linea del governo deve essere confermata e quanto alla Lega risponde delle proprie azioni di fronte agli italiani, di fronte al Parlamento e anche in governo”.
Speranza sulla terza dose, prima fragili e anziani e poi anche gli altri
Nel corso della puntata di In Onda il ministro della Salute è stato interpellato anche sulla questione terza dose e stando a quanto afferma si procederà per gradi partendo da fragili e anziani, per poi raggiungere chi ha fatto il vaccino all’inizio dell’anno.
La terza dose quindi “sarà probabile a chi ha problemi di risposta immunitaria non adeguata” spiega Speranza “penso alle persone che hanno maggiori problemi di salute e poi naturalmente a quelli che sono stati vaccinati in un tempo molto anteriore quindi poi ci sarà anche la questione della tempistiche dall’ultima dose”.
Quanto ai soggetti che ancora godono di buona salute, per quel che riguarda la somministrazione della terza dose del vaccino il ministro ha risposto che si tratta di una “valutazione da farsi per tutti anche per i più giovani, valuteremo in base alla risposta anticorpale”.
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