A partire dalla giornata di domani 6 agosto entra in vigore l’obbligo del Green pass per tutta una serie di attività e luoghi pubblici come previsto dall’ultimo decreto Covid emanato dal governo di Mario Draghi.
Si dovrà essere in possesso del lasciapassare verde per accedere a bar e ristoranti al chiuso, per andare in discoteca (qualora dovessero davvero riaprire prima o poi) per iscriversi in palestra o in piscina, per frequentare centri termali, massaggi e benessere, per accedere a musei e luoghi della cultura, per prendere parte a concorsi pubblici e naturalmente per eventi sportivi e concerti dal vivo ma non solo.
Il Green pass potrebbe essere presto esteso anche all’intero ambiente scolastico, con obbligo di Green pass per docenti e personale Ata, ma anche con l’esclusione (che si legge discriminazione) di quegli studenti dai 12 anni in su che dovranno accontentarsi della didattica a distanza.
Fico garantisce “Green pass entrerà in vigore anche per Montecitorio”
E per i Parlamentari? Aveva fatto discutere, ma nemmeno poi tanto, il fatto che i Parlamentari potessero accedere alla Camera o al Senato o comunque in tutte le sedi della democrazia anche senza essere in possesso del Green pass. D’altra parte si tratta di luoghi chiusi in cui accedono molte persone, molte più di quelle che accedono ad un qualsiasi ristorante in un banale martedì sera.
Ma a fare chiarezza ci pensa Roberto Fico dall’alto della sua carica istituzionale. “Dal 6 agosto l’obbligo di esibizione del Green pass entrerà in vigore anche per Montecitorio” dichiara il presidente della Camera “i deputati rispettano le regole che valgono per tutti, come è sempre stato durante la mia presidenza”.
Quindi green pass per entrare in Aula? Assolutamente no, quanto meno stando alle precisazioni di Roberto Fico. “A partire da venerdì dunque per accedere a eventi, conferenze stampa, concorsi, alla Biblioteca Iotti e all’Archivio sarà necessario avere la certificazione, che si ottiene con vaccino, tampone negativo nelle ore precedenti o con la guarigione dal Covid” ha spiegato infatti Fico.
In altre parole i Parlamentari non vaccinati dovranno ridurre la propria attività ed evitare di prendere parte a conferenze stampa, eventi e quant’altro. Il loro lavoro all’interno delle sedi istituzionali si ridurrà alla sola presenza in Parlamento, quando strettamente necessario, e poi a casa.
Non si parla ancora di sospensione dello stipendio né di altre misure prese invece in considerazione per medici, docenti, personale Ata e semplici lavoratori. Ci dovremo accontentare delle parole di Fico “i deputati rispettano le regole che valgono per tutti”, che non si abbia a pensare che sono in atto delle discriminazioni.
E per i Parlamentari c’è anche il rischio di non poter accedere alla mensa. Lo ha comunicato sempre il presidente della Camera sui social. “Abbiamo deciso d’intesa con il Collegio dei Questori di richiederla anche per la mensa, dunque per i servizi di ristorazione con consumazione al tavolo” ha fatto presente Roberto Fico.
“Lo avevamo comunicato nei giorni scorsi: la Camera adotta le misure per contrastare la diffusione dell’epidemia in linea con quanto stabilito dalle autorità sanitarie nazionali. Vale per queste nuove misure così come per le precedenti adottate in oltre un anno di gestione della pandemia”.
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