Non era mai andato molto a genio a Matteo Salvini il Reddito di Cittadinanza così fortemente voluto invece dall’altra componente del primo governo Conte, vale a dire il Movimento 5 Stelle.
Il governo giallo-verde giunse alla fine ad un accordo, i grillini avrebbero votato la riforma delle pensioni proposta dalla Lega, che ha poi portato all’introduzione della misura sperimentale di Quota 100 in scadenza a fine 2021, e dal Carroccio sarebbe arrivato il via libera all’introduzione del Reddito di Cittadinanza.
Quando il primo esecutivo guidato da Giuseppe Conte cadde, Salvini non esitò a criticare la misura del Reddito di Cittadinanza, ed ora che si trova nuovamente in maggioranza il leader della Lega sa di avere delle buona probabilità di riuscire nell’impresa di riformare o comunque rivedere forse radicalmente la più efficace misura di contrasto alla povertà che lo Stato italiano abbia mai introdotto.
Per Salvini riformare il reddito di cittadinanza è “un’urgenza per il Paese”
Dopo aver ottenuto il via libera ai licenziamenti, e la sospensione del Cashback, a Matteo Salvini non resta che mettere mano anche al Reddito di Cittadinanza. La sua opinione è che riformare la misura cavallo di battaglia del Movimento 5 Stelle è “un’urgenza per il Paese” il che significa che non intende lasciar passare ancora molto tempo.
“Il reddito va rivisto, ripensato e ricalibrato perché non crea lavoro ma lo allontana” ha detto Matteo Salvini annunciando di averne già parlato con lo stesso presidente del Consiglio Mario Draghi.
Il RdC insomma potrebbe essere riformato proprio per iniziativa dello stesso partito che ne ha resa possibile l’introduzione ormai tre anni fa. La linea sostenuta dalla Lega è quella di una misura che non è in grado di avvicinare i disoccupati al mondo del lavoro, ma nella particolare congiuntura socio-economica in cui ci troviamo per via della crisi prodotta dalle restrizioni in chiave anti-Covid, dare la colpa al RdC è un po’ una forzatura.
Ed è sempre al RdC che molti imprenditori, in particolare del settore turistico e alberghiero, danno la colpa delle difficoltà che riscontrano nel reperire manodopera stagionale. Un problema quest’ultimo approfondito di recente da diversi quotidiani anche attraverso alcune interessanti inchieste che hanno rivelato come la causa sia invece da ricercarsi nelle pessime condizioni di lavoro offerte ai candidati.
Come risollevare il mercato del lavoro? Ecco la proposta di Salvini
Che il Reddito di Cittadinanza necessiti di qualche miglioramento non lo negano neppure gli stessi esponenti del Movimento 5 Stelle i quali, tuttavia, non hanno ovviamente difficoltà a riconoscerne la grande utilità specialmente in questo particolare contesto di crisi economica senza precedenti.
Da parte di Matteo Salvini arrivano quindi critiche al RdC ma ben poche proposte circa il modo in cui si dovrebbe intervenire per risollevare un mercato del lavoro completamente disastrato da questa gestione della pandemia.
Di proposte concrete, da parte del leader della Lega, ne sono arrivate ben poche ed ancora non si capisce in che modo intenda contrastare il precariato del lavoro che priva in particolare le giovani generazioni di qualsivoglia prospettiva futura.
Tra le proposte avanzate da Matteo Salvini troviamo anche la reintroduzione di una misura che in passato ha contribuito a incentivare il cosiddetto lavoro ‘grigio’, vale a dire i voucher.
“Io reintrodurrei anche i voucher” ha infatti dichiarato il leader leghista “meglio un lavoro pagato e a tempo che un non lavoro”. La sensazione tuttavia è che non sia esattamente in questo modo che si otterrà finalmente una svolta nel mercato del lavoro.
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