La Flat Tax era il cavallo di battaglia della Lega di Salvini durante la campagna elettorale che ha poi portato il Movimento 5 Stelle alla vittoria e quindi alla formazione del primo governo Conte con l’appoggio proprio del Carroccio.

Ma se il Reddito di Cittadinanza, punto forte del programma del M5s, è diventato poi realtà, per la flat tax di Matteo Salvini alla fine non c’è stato nulla da fare. Ora però della flat tax si torna a parlare nell’ambito della riforma fiscale che il governo guidato dall’ex presidente della Bce dovrebbe mettere a punto.

Non è il leader leghista però a pungolare il presidente del Consiglio sul tema flat tax questa volta, bensì il leader di Forza Italia, che in una lettera a Il Giornale si è rivolto alla squadra di Mario Draghi chiedendo che si proceda con la riforma fiscale.

La riforma fiscale uno degli obiettivi per cui Forza Italia appoggia il governo

Silvio Berlusconi ha infatti ricordato che la riforma fiscale è “uno degli obbiettivi con i quali partecipiamo al Governo Draghi”. Un tema sul quale Forza Italia ha naturalmente le idee chiare, e ribadisce la sua proposta fondata su “una no tax area per i primi 12.000 euro di reddito e solo tre aliquote, molto più basse (non oltre il 23%) per i successivi scaglioni di reddito”.

Ed è sempre da Forza Italia che arriva la proposta di “introdurre in Costituzione un tetto massimo all’imposizione fiscale”.

Il cavaliere ha poi spiegato nella lettera inviata a Il Giornale: “la riforma fiscale, insieme ad un uso accorto delle risorse del Recovery Plan e ad altre riforme essenziali come quelle della pubblica amministrazione e della giustizia è la condizione assolutamente necessaria perché le aziende possano tornare a fare utili e a creare occupazione, perché le famiglie possano riprendere a consumare e a risparmiare”.

La flat tax di Berlusconi: no tax area fino a 12mila euro e tre scaglioni soltanto

Dalla Flat Tax si Salvini quindi si passa alla proposta di Flat Tax di Berlusconi, ma come funzionerà esattamente? Su Il Giornale il Cav aggiunge qualche dettaglio che riguarda questo progetto spiegando che “quella della flat tax, la realizzerà il futuro governo di centro-destra, ma fin d’ora è indispensabile un robusto taglio delle imposte”.

“Per questo Forza Italia ha elaborato una proposta di riforma fiscale realisticamente praticabile con il governo in carica” ha aggiunto ancora Berlusconi nella sua lettera “la nostra proposta si fonda su una no tax area per i primi 12.000 euro di reddito e solo tre aliquote, molto più basse (non oltre il 23%) per i successivi scaglioni di reddito, che abbiamo rivisto e razionalizzato”.

Forza Italia dice “no assoluto a qualsiasi patrimoniale o tassa di successione”

Uno dei temi che Berlusconi ha toccato nella sua lettera a Il Giornale è quello molto caldo della tassa patrimoniale e della possibile introduzione di nuove tasse di successione. Non solo riforma fiscale e flat tax quindi, perché il cavaliere ha ricordato che “a questo naturalmente si accompagna il nostro no assoluto a qualsiasi forma di patrimoniale o di tassa di successione“.

“Per eliminare una volta per tutte la tentazione del governo di turno di usare la lega delle tasse in modo eccessivo, chiediamo di introdurre in Costituzione, così da non poterlo più mutare, un tetto massimo alla imposizione fiscale” aggiunge Silvio Berlusconi.

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