Sull’ultimo decreto Covid la Lega di Salvini ha deciso di astenersi, e lo stesso leader del Carroccio ha spiegato che dal suo punto di vista la norma del coprifuoco, così pure quella che impone ai ristoratori il servizio solo ai tavoli all’aperto, sostanzialmente non hanno alcun senso.
E per quanto strano possa sembrare ai detrattori della Lega, le critiche mosse da Matteo Salvini trovano conferma nelle evidenze scientifiche, mentre le decisioni prese dall’esecutivo guidato da Mario Draghi assolutamente no.
Tuttavia è impossibile non notare che se da una parte il leader leghista si esprime con toni apertamente critici nei confronti delle decisioni prese dall’esecutivo, dall’altra continua a sostenere il governo, e quanto al decreto la Lega si è limitata ad astenersi quando, per coerenza, avrebbe potuto votare apertamente contro.
Conte: “intollerabile fingere di essere all’opposizione per cavalcare il mancontento”
La decisione della Lega di astenersi sul nuovo decreto non è piaciuta alle altre forze politiche che hanno deciso di sostenere il governo dell’ex presidente della Bce, Mario Draghi. Critiche sono state mosse nei suoi confronti prima di tutta dal segretario del Pd, Enrico Letta, ed ora anche dal capo politico del M5s, Giuseppe Conte.
“Intollerabile in piena pandemia fingere di essere all’opposizione per cavalcare il malcontento dei cittadini e al tempo stesso assestarsi comodamente al vertice dei ministeri importanti e sedersi tra i banchi della maggioranza per lucrare vantaggi” ha scritto Conte via social.
Le parole di Giuseppe Conte sono arrivate all’indomani dell’iniziativa del leader leghista che il 25 aprile ha lanciato una raccolta firme per dire no all’insensata misura del coprifuoco dalle 22 fino a fine maggio contenuta nel nuovo decreto entrato in vigore il 26 aprile.
Letta: “può succedere una volta, ma non deve succedere più”
Il nuovo segretario del Partito Democratico, Enrico Letta, ha criticato aspramente la decisione della Lega di astenersi sul voto per il nuovo decreto Covid. “Draghi ha tenuto il punto nonostante l’astensione dei ministri” ha detto Letta “io suggerisco sommessamente di considerare che può succedere una volta, ma non deve succedere più. Se un partito di maggioranza non vuole satare al governo non ci deve stare”.
Il segretario dem ha quindi espresso tutto il suo disappunto in merito all’operato della Lega, e nel corso della trasmissione condotta da Lucia Annunziata, Mezz’ora in più, ha poi fugato ogni possibile dubbio sul fatto che il governo presieduto da Mario Draghi rischi di cadere.
Alla domanda della conduttrice se il governo rischi di cadere Letta ha infatti risposto: “spero di no. Mi stupisce Salvini che partecipa a una raccolta firme contro il coprifuoco deciso dal governo dove siede“.
Letta: “se le riaperture sono una falsa partenza è un disastro”
Una decisione, quella di mantenere il coprifuoco, che il governo evidentemente non aveva difficoltà a prendere con o senza il consenso della Lega, ma che effettivamente non è supportata da alcuna base scientifica.
Abbiamo visto che il Cts non è stato consultato, e abbiamo ascoltato i pareri di vari esperti che si sono espressi tutti contro la misura del coprifuoco, per non parlare dei vari studi secondo i quali i contagi all’aperto sono una rara eccezione. E allora per quale motivo il governo si ostina ad andare in una direzione che dal punto di vista del contenimento del contagio non può portare nessun risultato?
Per difendere l’operato del governo Letta non poteva tirare in ballo la scienza, anche perché a scaricare la responsabilità sugli esperti del Cts ci avevano già provato un paio di ministri salvo poi essere smentiti.
Ecco che Enrico Letta si trova quindi costretto a rinunciare a chiamare in causa la scienza e a cercare invece una linea difensiva improvvisata e male arrangiata. “Se le riaperture sono una falsa partenza è un disastro” inizia il segretario dem “basta guardare la Sardegna. Immaginate cosa succederebbe con i comportamenti sbagliati, saremmo costretti a richiudere tutto e l’estate salterebbe”.
“Non ci sono i buoni e cattivi, aperturisti e chiusuristi” dice ancora Letta “dobbiamo fare riaperture in sicurezza e irreversibili” chiosa, senza ovviamente entrare nel merito di quale sia il senso del coprifuoco alle 22 visto che stando alle evidenze scientifiche non incide sull’andamento del contagio.
La replica di Salvini: “il segretario del Pd non si fida degli Italiani”
Alle accuse mosse dal segretario dem, Matteo Salvini ha risposto nella serata facendo notare che evidentemente “il segretario del Pd Letta non si fida degli Italiani e li vuole tenere ancora chiusi in casa. Io mi fido degli Italiani e vorrei che tornassero a vivere, lavorare, sorridere”.
E per quel che riguarda le azioni intraprese in tal senso, non solo c’è stata l’astensione sul voto per il nuovo decreto Covid del governo Draghi, ma sulla scia di quel dissenso timidamente espresso in Cdm, il leader leghista ha lanciato una raccolta firme.
Sulle misure contenute nel nuovo decreto, ed in particolare in riferimento alle decisioni di mantenere la norma del coprifuoco e di limitare i servizi di ristorazione agli spazi aperti, il leader leghista ha espresso tutto il suo disappunto.
“È ancora troppo poco. Gli italiani hanno dimostrato enorme pazienza ma adesso penso sia giusto restituire questa fiducia” ha detto il leader del Carroccio in un diretta via social “le aperture di lunedì 26 aprile non bastano, non sono sufficienti, gli italiani chiedono di tornare al lavoro, con prudenza però tornare al lavoro”.
La Lega raccoglie 3 mila firme contro il coprifuoco in meno di un’ora
A lanciare una raccolta firme contro il coprifuoco ci aveva già pensato il governatore del Trentino, anch’egli leghista, che ha spiegato quanto questa norma possa penalizzare il Paese dal momento che influisce inevitabilmente sulla decisione dei turisti di venire in Italia per le proprie vacanze.
Il leader della Lega ha deciso di seguire la stessa strada condividendo con i suoi follower il link per potersi unire alla protesta. “Combattiamo questo pregiudizio per cui qualcuno vede solo rosso, per ideologia vede solo rosso. Oggi è il 25 aprile: parliamo di libertà” aveva scritto Matteo Salvini.
Per firmare bisogna andare sul sito “No Coprifuoco” dove in meno di un’ora sono state raccolte almeno 3 mila firme. “Almeno in quelle città dove la situazione è sotto controllo, diciamo no coprifuoco, no vincoli, no chiusure, no restrizioni. Nome, cognome e un click per dire no al coprifuoco” ha spiegato il leader leghista nel presentare la raccolta firme.
“Il coprifuoco fino a luglio non ha senso, nemmeno fino a maggio” ha detto ancora Salvini che ha auspicato un pronto ritorno ad essere liberi. “Speriamo inizi il conto alla rovescia per tornare a vivere” ha detto infatti il leader leghista “le battaglie si vincono dentro il governo e non scappando, cercando di limitare la prepotenza di chi vede solo rosso o chiusure”.
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